IL RITORNO DI CAGLIOSTRO |
Cinema | |
Sicilia, fine degli anni
'40. I Fratelli La Marca ( Franco Scaldati e Luigi Maria Burruano) sono i
proprietari di un laboratorio di statue e immagini sacre, ma il loro sogno
è quello di fare il cinema. Un giorno vengono convocati dal Cardinale
Sucato (Pietro Giordano), che li incarica di portare avanti la "Trinacria
Cinematografica" grazie al sostegno economico di alcuni
"amici". Finalmente si realizza il sogno dei due fratelli che
però porteranno a casa soltanto un fallimento dopo l'altro. Nonostante ciò
vengono incaricati da un eclettico barone, che li finanzierà, di realizzare
un film, "Il Ritorno di Cagliostro" dove loro faranno da
produttori e a fare da regista sarà Pino Grisanti (sempre Pietro Giordano).
Viene addirittura ingaggiato un divo di Hollywood, Errol Douglas (Robert
Englund) ormai giunto al termine della sua carriera per problemi di
alcoolismo. Ne combineranno di tutti i colori. Dopo "Lo zio di Brooklyn"
e "Totò che visse due volte", la premiata ditta Ciprì e Maresco
torna sul grande schermo con un film che si distacca per certi versi dai due
precedenti, oggetto di forti critiche. In "Il ritorno di Cagliostro"
viene dato lo stampo del film - documentario (con tanto di interventi di
critici cinematografici) sulla nascita del cinema in Sicilia. In questa
pellicola, per la prima volta, si vedono spezzoni a colori (anche se il B/N
resta predominante) e come ambientazioni non abbiamo soltanto le solite case
diroccate dei primi due film e dei vari sketch. Altra novità: per la prima
volta gli attori non sono esclusivamente "presi dalla strada", ma
ci sono dei veri e propri professionisti a partire da Luigi Maria Burruano
(I Cento Passi) fino al grande Robert Englund, indimenticato protagonista
della serie Nightmare. Nonostante le varie novità, resta lo stretto
dialetto siciliano (rigorosamente sottotitolato in italiano) e la presenza
della mafia, questa volta quella riconducibile a Lucky Luciano. Assenti
infine le scene di sesso con gli animali (presenti nei primi due film) e il
linguaggio pare più moderato del solito. |
Regia
Daniele
Ciprì e Franco Maresco E con: Luigi Maria Burruano, Franco Scaldati, Robert Englund, Pietro Giordano, Davide Marotta Durata: 1 h. 45 m | |
Recensione di: Fabio Marchese Ragona Data: 6/10/2003 |