cover

THREE IMAGINARY BOYS, 1979

CURE: OPERA PRIMA

10:15 saturday night

Accuracy

Grinding halt

Another day

Object

Subway song

Foxy lady

Meat hook

So what?

Fire in Cairo

It's not you

Three imaginary

boys

Grandioso disco di esordio per i Cure,diventato quasi una rarita' per collezionisti.
Il disco contiene ballate splendide (cosidette curesque), come "Another day", "3 imaginary boys", e canzoni punk, rinnegate dallo stesso Smith, che non le inserira' nella versione americana di questo album ("Boys don't cry"), come "So what?" e "It's not you".
La voce di Rob e' quasi irriconoscibile..aveva solo 21 anni!
Il suono e' molto curato, soprattutto se lo si ascolta con le cuffie.
Sonorita' stupende ed eterogenee.
Un esordio alla grande!
L'album contiene una cover di Hendrix ("Foxy lady") e si nota la mancanza del primo singolo "Killing an arab".
La copertina rappresenta una lampada,un frigo ed un aspirapolvere, e c'e' da notare che sul retro non appaiono i titoli delle canzoni, ma immagini sostitutive.
Da avere assolutamente.. e se trovate la prima stampa su vinile... vale un  sacco di soldi.
cover

BOYS DON'T CRY, 1980-1983

PERCHE' I RAGAZZI NON PIANGONO

Jumping someone

else's train

Boys don't cry

Plastic passion

10:15 saturday night

Accuracy

Object

Subway song

Killing an arab

Fire in Cairo

Another day

Grinding halt

World war

Three imaginary boys

Si presenta così, al grande pubblico americano, il primo cd dei Cure. Un "Three imaginary boys" spurgato dalle rinnegate "So what?", "Meat hook" e "It's not you". In aggiunta, invece, il singolo "Boys don't cry" (utilizzato ultimamente come colonna sonora dell'omonimo film), il singolo "Jumping someone else's train", "Plastic passion" e "World war". La copertina, una sorta di paesaggio egiziano, e' una delle immagini che si ritrova nella copertina di "Three...". Un bel cd, che manca forse dell'aggressivita' delle canzoni eliminate, ma compensata dalla perla "Boys don't cry". Da notare che qui è stato aggiunto il primo singolo dei Cure, "Killing an arab" che non era stato inserito nel cd d'esordio.
cover

SEVENTEEN SECONDS, 1980

17 SECONDI ALL'INIZIO DEL SUCCESSO

A reflection

Play for today

Secrets

In your House

Three

The final sound

A forest

M

At night

Seventeen seconds

Decisamente uno dei cd piu' belli dei Cure, che contiene classici come "A forest", "Play for today", "M". Spurgati i residui post-punk di "3 imaginary boys", questo cd e' forse il piu' dark. Toni ad acquerello, morbidi, sfumati (guardate la copertina!), ma anche incalzanti. Carine le 2 "interruzioni musicali" all'interno del cd. Le persone che si erano innamorate dei Cure, x alcune canzoni contenute in "3 imaginary..", tipo "It's not you" e "Object", odieranno questo disco, che contiene le perfette Cure-song, realizzate con quello stile che poi li ha resi famosi in tutto il mondo.
Stupende "Secrets" e "Tree", e naturalmente "A forest", immancabile in ogni live.
Un cd da avere assolutamente. E si scpre, dal primo ascolto, che dopo 20 anni dall'uscita, quei piccoli 17 secondi, sono diventati una fetta di vita.
Curiosita': nei live, la canzone "Play for today" e' quella con la piu' alta partecipazione del pubblico, e nel live "Show" in VHS, c'e' una versione di "A forest" che dura 15 minuti (da orgasmo!), dove Rob ha aggiunto delle nuove parti cantate.
cover

FAITH, 1981

UNA QUESTIONE DI FEDE

The holy hour

Primary

Other voices

All cats are grey

The funeral party

Doubt

The drowning man

Faith

Uscito nel 1981, questo cd e' sicuramente il piu' drammatico e triste della produzione dei cure.
Tastiere a tappeto e titoli via via sempre piu' disperati.
Da "L'ora santa", "Altre voci", "Tutti i gatti sono grigi", "Il funerale", "Dubbio", "Il morto affogato".. la disperazione si alza..
Potrebbe sembrare un album pessimista, ma alla fine, quando tutto sembra perduto, arriva LA FEDE.
"Me ne sono andato... con nient'altro che la fede", si conclude cosi' quest'album.
Il singolo "Primary", si distacca molto dal resto del cd. E' piu' incalzante.. Come la stessa "Doubt", che e' impregnata dei residui post-punk.
"The funeral party" e "The drowning man", sono semplicemente magnifiche, con due versioni magistrali nel live dell'84.
Un bellissimo cd, piu' rilassato, piu' disperato... questi suoni non torneranno piu'.
Curiosita', nella versione originale su cassetta, nel B side, c'e' "Carnage visors", la colonna sonora di un cortometraggio girato dai Cure. Oggi quasi introvabile.
cover

PORNOGRAPHY, 1982

UN MASSO NELLO STOMACO

One hundred years

A short term effect

The hanging garden

Siamese twins

The figurehead

A strange day

Cold

Pornography

Questo cd, chiude la "trilogia della morte", iniziata con "17 seconds" e "Faith"... Ascoltare questo cd, mette in agitazione, angosciante.. come un martello che pian piano ti buca il cervello... E alla fine del cd, ci si sente come se si avesse un masso nello stomaco. Ritmi martellanti, ripetitivi, che scandiscono la monotonia della vita quotidiana: con le sue fobie, con le sue paranoie... Non mancano ballate ipnotizzanti e circolari (Siamese Twins), e pezzi ormai diventati "dogmi" per i fans dei Cure, come "The figurehead" e "A strange day".. Un cd non rappresentativo degli "ultimi" Cure, ma che, a distanza di quasi 20 anni, ancora incanta.. e fa sognare. Assolutamente da avere, se amate i Cure. Se non li amate, e avete tendenze suicide.. non compratelo!
cover

JAPANESE WHISPERS, 1983

CURE O NON CURE?

Let's go to bed

The dream

Just one kiss

The upstairs room

The walk

Speak my language

La ment

The lovecats

Questo cd contiene i singoli pubblicati tra l'82 e l'83. In questo periodo i Cure sembrano un po' smarriti..
Onde evitare catalogazioni ed etichettamenti (gruppo depresso,misterioso), pubblicano delle cose che vanno veramente in direzione opposta al loro stile.
Si dedicano ad un pop leggerissimo, molto piu' elettronico.
Si ascoltano canzoni famose come "The walk", filastrocca maniacale...
"The lovecats", molto frivola e allegra, accompagnata da un video con tanti micini...
"Let's go to bad", che non doveva uscire sotto il nome Cure, ma ai tempi c'erano troppi casini... La canzone piu' stupidamente pop che i Cure abbiano mai composto.
E poi ci sono delle "canzoncine" niente male, ma tutte sulla stessa scia pop, come "La ment", "Just one kiss" e la bella "The dream".
Un cd che fa subito presa (e' pop!), ma che alla fine ti lascia insoddisfatto...
(questi non sono i CURE!!!).
Se volete, compratelo, ma e' solo un piccolo "sussurro" dei Cure.
cover

THE TOP, 1984

ACIDITA' AL TOP

Shake dog shake

Bird mad girl

Wailing wall

Give me it

Dressing up

The caterpillar

Piggy in the mirror

The empty world

Bananafishbones

The top

Con questo disco, i Cure danno una svolta al loro sound. Chiusa ormai la "trilogia della morte", e' tempo di rinnovamenti e bilanci (dopo quest'opera verra' pubblicato il primo live ufficiale). Qui il suono diventa piu' acido (e si vede gia' dalla copertina!) e si nota un netto distacco musicale dai precedenti e successivi cd. Come se fosse un disco a parte, una sorta di collegamento tra cio' che i Cure erano prima dell'84 e cio' che saranno dopo. Accanto alle sonorita' acide, che pervadono tutto l'album, ci sono residui punk (Give me it), rock (Shake dog shake) e cure-songs (Dressing up). Il primo singolo e' "The caterpillar", struggente e graffiante.
Una nota autobiografica sta in "Piggy in the mirror", scritta da Rob in un periodo in cui si sentiva ingrassato.
Un buon cd, di transizione, che si ascolta non facilmente...
Il disco si chiude con un rumore di ferraglia, non definito, forse a rappresentare la non definibile collocazione di suono del cd.
cover

CONCERT THE CURE LIVE, 1984

LE CURIOSITA' ANOMALE DEI CURE

Shake dog shake

Primary

Charlotte sometimes

The hanging garden

Give me it

The walk

One hundred years

A forest

10:15 saturday night

Killing an arab

Heroin face*

Boys don't cry*

Subway song*

At night*

In your house*

The drowning man*

Other voices*

The funeral party*

All mine*

Forever*

 

 

*solo su cassetta

Primo cd live (ufficiale) dei Cure, e un progetto: Curiosity Cure Anomalies. Uscito in cassetta doppia, conteneva nel lato B delle vere e proprie prodezze. Ora, sia vinile che cd, mancano del "vecchio lato B". Magistrali sono le interpretazioni di "The drowning man" e "The funeral party". Bellissima versione di "Charlotte saometimes", che ora dal vivo perde parecchio, anche se la versione migliore è, e rimane, quella in studio. Due canzoni strane e mai più eseguite dai Cure: "All mine" e la disperata "Forever". Il cd si apre con la graffiante "Shake dog shake". Un live molto cupo, tirato, fatta eccezione per l'unica canzone pop, ovvero "The walk". Copertina e interno in bianco e nero, per uno dei live più belli.
cover

THE HEAD ON THE DOOR, 1985

ORIGLIANDO QUA E LA'

In between days

Kyoto song

The blood

Six different ways

Push

The baby screams

Close to me

A night like this

Screw

Sinking

"Close to me" e' forse una delle canzoni piu' conosciute del gruppo, e fa parte proprio di questo disco.
E qui i Cure cambiano ancora direzione, dopo la pubblicazione di "The top".
Qui si respira un'aria meno acida, piu' leggera, ma allo stesso tempo piu' impegnata.
Si ascoltano stupende cure-songs come "Kyoto song" e "Sinking", e canzoni piu' rockeggianti come "Push" e "Inbetween days".
E inoltre la stupenda "A night like this"... che non ha bisogno di commenti.
I Cure diventano famosi con questo album, molto eterogeneo.
E' inutile stare a dire che e' completamente diverso dai primi 3 cd, perche' quei tempi non torneranno piu'...
Nel complesso un bel cd, che fa subito presa.
cover

STANDING ON A BEACH, 1986

SINGLES... DA SPIAGGIA!

Killing an arab

Boys don't cry

Jumping someone

else's train

A forest

Primary

Charlotte sometimes

The hanging garden

Let's go to bed

The walk

The lovecats

The caterpillar

In between days

Close to me

I'm cold*

Another journey

by train*

Descent*

Splintered in

her head*

Mr. pink eyes*

Happy the man*

Throw your foot*

The exploding boy*

A few hours of this*

A man inside

my mouth*

Stop dead*

New day*

10:15 saturday night°

Play for today°

Other voices°

A night like this°

 

 

*solo su cassetta

°solo su cd

Prima raccolta del gruppo, uscita dopo aver raggiunto abbastanza notorieta'. Il cd si apre con "killing an arab", loro primo singolo (pubblicato per la prima volta,sotto altra etichetta, nel lontano 1978), graffiante e ...arabeggiante,immancabile in ogni concerto.
E via via in rassegna canzoni stranote ai fans, ma praticamente sconosciute al grande pubblico (unica eccezione, "Close to me"). Si riascoltano "A forest" (chissa' perche' la versione originale e' la migliore di tutte!!), "The walk" (filastrocca maniacale, x la quale i Cure sono stati accusati di plagio), "Charlotte sometimes" (l'unico cd in cui appare questa stupenda preghiera, una delle canzoni piu' belle in assoluto), "Let's go to bed" e "The lovecats" (del periodo "sperimentale").
Un disco gustoso, piu' rappresentativo del loro stile rispetto a "Galore", anche se i cambiamenti di registro sono parecchi.
Nella versione su cd sono presenti pezzi in piu' rispetto al vinile, e in quella su cassetta ci sono i B-sides.

cover

KISS ME KISS ME KISS ME, 1987

BACIAMI BACIAMI BACIAMI

The kiss

Catch

Torture

If only tonight we

could sleep

Why can't I be you?

How beautiful you are

The snakepit

Hey you

Just like heaven

All I want

Hot hot hot!!!

One more time

Like cockatoos

Icing sugar

The perfect girl

A thousand hours

Shiver and shake

Fight

Opera massiccia, con ben 18 canzoni inedite. Si presenta cosi' l'album forse piu' conosciuto dei Cure. (2.000.000 di copie vendute solo in Europa!!). Iniziando dalla copertina, con delle labbra rosse e un occhio... (chissa'   di chi sono!).
Suoni eterogenei, i Cure si sono sbizzarriti in piu' stili.
Dalle perfette Cure-song, come "A thousand hours" e "One more time", a spunti funky "Hot hot hot!!!", a sonorita' piu' dure "All I want", "Fight", "Shiver & shake".
Rimangono mitiche e straconosciute, "Why can't I be you?", accompagnata da un video esilarante, dove Bob veste i panni di un ipotetico "Tenerone" allucinato, e "Just like heaven", immancabile in ogni serata ispirata agli anni'80.
Bella anche "Catch", il cui video e' stato girato in una villa di Parigi (Bob ama Parigi, tanto da avergli dedicato il titolo di un live!!).
Intensa ma stucchevole, "How beautiful you are", magica e orientale "If only tonight...".
Un opera sontuosa,completa. L'album che ha segnato la notorieta' dei Cure. Un disco che si ascolta facilmente, che fa subito presa... Distante anni luce dai precedenti. I B sides dei singoli sono molto ben riusciti.
cover

DISINTEGRATION, 1989

ARIA DI DISINTEGRAZIONE

Plainsong

Pictures of you

Closedown

Lovesong

Last dance*

Lullaby

Fascination street

Prayers for rain

The same deep

water as you

Disintegration

Homesick*

Untitled

 

 

*non appare su vinile

Questo cd doveva annunciare la definitiva rottura del gruppo. Infatti il titolo non e' stato scelto a caso. Comunque, titolo e rottura a parte, "Disintegration" e' uno dei cd piu' riusciti dei Cure. Tornati al dark, diciamo per i 2/3 (raggiungere i livelli di "Pornography" e "Faith" sarebbe stato impossibile!!), questo cd e' ricco di melodie, graffiante,romantico,disperato...
Sicuramente il loro disco piu' conosciuto (e venduto!), che contiene le loro hit piu' grandi.
Da "Lullaby", inquietante ninna-nanna, accompagnata da un video (pluripremiato) claustrofobico e aracnofobico... peccato che questa song perda un po' dal vivo, forse perche' eseguita piu' velocemente... comunque una perla nella loro discografia...
"Lovesong", che ha sbancato la chart in Inghilterra... romantica canzone d'amore...
E in piu' una serie di ballate, da "The same deep water as you...", a "Closedown" (non assomiglia a Bloodflowers?"),a "Prayer for rain",
alle graffianti "Fascination street" e "Disintegration"..
Un cd molto omogeneo, che non si comprende al primo ascolto,
impregnato com'e' di angoscia e di molte parti musicali.
Non deve mancare nella discografia, assolutamente.
La disintegrazione, fortunatamente, non e' avvenuta con questo cd...
dico la disintegrazione del gruppo.... quella musicale, forse si.
ps. Il vinile e' uscito in vari colori diversi, e la versione su cassetta contiene un pezzo in piu' rispetto a vinile e cd.
cover

MIXED UP, 1990

FRITTO MISTO

Lullaby-extended mix

Close to me-closer mix

Fascination street

-extended mix

The walk

-everything mix

Lovesong-ext mix

A forest-tree mix

Pictures of you

-extended dub mix

Hot hot hot!!!-ext mix

Why can't I be you?

-extended mix*

The caterpillar

-flicker mix

Inbetween days

-shiver mix

Never enough-big mix

 

 

*solo su cassetta

Progetto che forse si poteva risparmiare. Raccogliere in un unico cd tutti i mix dei Cure. Canzoni stravolte, allungate e annacquate. Unico inedito "Never enough" che nella versione originale è molto bella, accompagnata da un bel video. Anche il remix di "Close to me" viene pubblicato come singolo (la canzone originale si presta ad un remix), e addirittura viene realizzato un nuovo video, che comincia dove quello della versione originale finisce: un armadio che cade in un burrone. Se "Close to me" originale era claustrofobico, girato in un armadio, il video del remix è girato in fondo al mare. Le versioni extended tolgono o aggiungono poi poco, alle versioni originali, tranne per "Lullaby", che perde la sua magia. "Inbetween days" è stata resa più lenta, e la voce di Robert è stata rallentata: appare cosi' distorta. La versione scandalosa di "A forest", non la commento neanche. Unica nota, vari produttori e arrangiatori, tra i quali spicca William Orbit.

ENTREAT, 1991

"DISINTEGRATION" DISINTEGRATO

Pictures of you

Closedown

Last dance

Fascination street

Prayers for rain

Disintegration

Homesick

Untitled

Ricetta: prendete il live dei Cure all'Arena di Wembley (Londra), del 1989. Stralciate otto dei pezzi contenuti in "Disintegration", senza agitare, perche' i brani appaiano nello stesso ordine. Racchiudete tutto in una copertina fatta con la prima foto a caso di Robert (bruttissima), e ne uscira' "Entreat", il secondo live ufficiale dei Cure. Mossa discografica per evitare i bootleg. Molto belle alcune versioni, dove Robert addirittura si sgola. Unico neo? Appunto, canzoni tratte solo da un album.
cover

WISH, 1992

DESIDERA!

Open

High

Apart

From the edge of

the deep green sea

Wendy time

Doing the unstuck

Friday I'm in love

Trust

A letter to Elise

Cut

To wish impossible

things

End

Si presenta in sontuosa veste grafica, l'album dei Cure datato 1992.
Dopo 3 anni da "Disintegration" ecco che Bob & co. cambiano ancora registro. Il suono di questo album (un doppio lp), appare piu' "chitarroso", infatti abbiamo ben 3 chitarre...
Atmosfere dolci ("Apart" e "Trust") e atmosfere piu' acide ("Cut" e "Open"), fanno di questo cd, un prodotto molto eterogeneo.
Uso molto parsimonioso delle tastiere.
Un album che ha dato il via ad uno dei tour live piu' belli dei Cure.
Rimangono mitiche le versioni dal vivo di "Open" e "From the edge...", diventate ormai immancabili in ogni loro concerto.
Bella la versione di "Doing the unstuck", uscita come singolo e come video, per trainare il live "Show".
I 2 singoli usciti, sono i piu' radiofonici, e sinceramente "Friday I'm in love", non e' tutto questo splendore!
Ottime anche le copertine dei singoli, tutte con la stessa grafica.
Il terzo singolo, "A letter to Elise", ballata romantica, molto bella nell'Unplugged.
Della canzone "Wendy time", e' stata scelta la versione piu' rockeggiante, ma in partenza era stata pensata come ballata.
Tutto sommato un bel cd, con titoli brevi, bei suoni e bei testi.
Curiosita', l'album e' uscito nel '92, il 21 aprile, giorno del compleanno di Robert.

SHOW, 1993

UN VERO SHOW

Tape

Open

High

Pictures of you

Lullaby

Just like heaven

Fascination street

A night like this

Trust

Doing the unstuck

The walk

Let's go to bed

Friday I'm in love

Inbetween days

From the edge of

the deep green sea

Never enough

Cut

End

 

 

anche qui differenze

tra cd e cassetta

Bellissimo e suggestivo live dei Cure, dove "Show" rappresenta la prima parte non gotica di "Paris". Un tour che ha toccato tutto il mondo, reso ancor più suggestivo dalla scenografia. Il cd è lanciato con la rotazione in tv di "Doing the unstuck", bellissima. Si apre con un inedito, "Tape", che è solo musicale, ma da solo costituisce un valido motivo per avere questo cd. E in rotazione, brani famosi, soprattutto dall'ultimo "Wish", messi addirittura nello stesso ordine. Un cd che incarna l'essenza dei live dei Cure, e nel VHS, che contiene alcuni brani in più, la magia è ancor più lampante. Un doppio cd live, bello, da sogno e con una veste grafica bellissima. Il live dei Cure per antonomasia.
cover

PARIS, 1993

PARIS, JE T'AIME...

The figurehead

One hundred years

At night

Play for today

Apart

In your house

Lovesong

Catch

A letter to Elise

Dressing up

Charlotte sometimes

Close to me

Registrato a "Le Zenith", a Parigi, questo live e' parte integrante di "Show".
Robert ha sempre amato Parigi ("Do you remember that day in Paris?),tanto da dedicargli un disco. Questo e' sicuramente piu' "gotico", rispetto a "Show", anche se meno articolato.
Che dire, belle canzoni, prime tra tutte "The figurehead", "Apart" e "Charlotte sometimes" (quest'ultima non splendente come nella versione originale).
Bella versione di "Dressing up" e di "Play for today" (sentite il pubblico come canta!!).
Un bel live, da avere, ma se avete gia' gli altri.
Ottima e curiosa la veste grafica
cover

WILD MOOD SWINGS, 1996

SELVAGGI CAMBIAMENTI... DI STILE!

Want

Club america

This is a lie

The 13th

Strange attraction

Mint car

Jupiter crash

Round & round

& round

Gone!

Numb

Return

Trap

Treasure

Bare

L'album piu' bistrattato dai veri fans dei Cure. Un album decisamente brutto, ma non per il fatto di esserlo in se stesso...
Avete presente il gioco della torre? Ecco, questo cd verrebbe buttato giu' per primo. Ovviamente, tolta la loro produzione come termine di paragone, questo disco puo' sembrare anche carino.
Pare che Bob & soci si siano divertiti molto nella realizzazione di quest'opera, e cio' si riscontra nelle melodie dei brani.
Dalla sconvolgente e spiazzante "The 13th" (i fans dei Cure non avrebbero mai scommesso una lira, che un giorno sarebbe uscita una loro canzone con queste musicalita'!), dai ritmi quasi latini, a "Strange attraction" a "Gone!"... i Cure hanno praticamente preso il loro "stile" e strapazzato. Ne e' uscito un disco strano, fatto di alti e bassi, con tante canzoni, ma spesso non di ottima qualita'.
Belle "Want", "Bare" e "Jupiter crash".. le meglio riuscite.
Potete anche non averlo nella loro discografia!
Ad iniziare dalla copertina: semplicemente orribile.. e gialla!!
PS, i B sides dei singoli sono MOLTO migliori di alcune canzoni del cd.
cover

GALORE, 1997

10 ANNI DI POP

Why can't I be you?

Catch

Just like heaven

Hot hot hot!!!

Lullaby

Fascination street

Lovesong

Pictures of you

Never enough

Close to me

High

Friday I'm in love

A letter to Elise

The 13th

Mint car

Strange attraction

Gone!

Wrong number

Un unico inedito, per la seconda raccolta di singoli del gruppo. Singoli che vanno dal 1987 al 1997. 10 anni di storia dei Cure, giusto la meta' della loro carriera artistica. E qui si passano in rassegna brani fra i piu' noti del gruppo, da "Why can't I be you?" a "Lullaby" a "High", e in piu' una versione Remix di "Close to me", uscita come singolo nel cd "Mixed up". All'inizio doveva essere un semplice Greatest hits, ma che, nel caso dei Cure, semplice non era. Troppe canzoni.... e cosi' si e' deciso di affiancare alla prima raccolta di singoli (79-85), un'altra raccolta che includesse i seguenti 10 anni. Che dire? Iniziamo dalla copertina, guarda caso, ancora con una spiaggia, ma al posto del "vecchietto" troviamo un allegro bimbo col gelato (come segno di buon auspicio?).
Diciamo che questo cd e' molto poco rappresentativo dei Cure, anche perche', per mosse discografiche, i singoli estratti sono i piu' commerciali e radiofonici, basti pensare agli estratti da "Wild mood swings"...
L'inedito, accompagnato da un video particolare, viaggia sulla scia pop anni 80, e cio' ha messo in allarme i fans, su una ipotetica virata di stile del gruppo (smentita poi, menomale, con l'uscita di "Bloodflowers").
Tutto sommato un cd piacevole,commerciale, ma poco rappresentativo della produzione dei Cure.
Un buon motivo x comprarlo?
Se siete fans dei Cure, e' obbligatorio.
Se non lo siete, prendete qualsiasi altro loro cd.... vi andra' sicuramente meglio.
cover

BLOODFLOWERS, 2000

QUESTI FIORI NON MORIRANNO MAI

Out of this world

Watching me fall

Where the birds

always sing

Maybe someday

The last day

of summer

There is no if...

The loudest sound

39

Bloodflowers

Esce nel 2000, l'ultimo capitolo (forse)della Cure-story.Un cd che sarebbe dovuto uscire alla fine del millennio, con tutte le paure e angosce legato ad esso. Ed e' Bloodflowers, un disco cupo, malinconico, che chiude la trilogia iniziata con Pornography e Disintegration. Ballate agrodolci, suoni graffianti, e qualcosa di personale in piu' (si veda il testo di "39" ).E il vecchio Bob ci spiazza ancora,anche se i Cure sono diventati "prevedibilmente imprevedibili".. Dopo la raccolta e il singolo "wrong number", ci si aspettava che i Cure si muovessero verso sonorita' pop-elettroniche... Niente di piu' sbagliato. Dal cilindro di Mr. Smith e' uscito il loro album piu' bello degli ultimi 10 anni. Via il pop,via le chitarrine rampanti... per fare spazio a lunghe agonie (come "vedersi cadere"!!) di suoni... E, per concludere, "bloodflowers", una delle canzoni piu' belle mai uscite dalla penna di Bob. E' proprio vero, questi Fiori, non moriranno mai....
cover

GREATEST HITS, 2001

ROB? "CUT HERE"... PLEASE!

  Esce l’ennesima antologia-raccolta (ora sono ben 5) degli (ex) monellacci notturni. Uscita il 12 novembre in quasi tutto il mondo. Un’antologia che, per me che sono un “vero” fan, non ha senso di esistere. I Cure gia nel 1997 pubblicarono “Galore”, raccolta di singoli ’87-97…infatti in questo nuovo Greatest Hits, ritroviamo ben 8 tracce gia contenute in “Galore”. Sostengo che non ha senso… perche’? Per me i Cure hanno gia’ dato… dato e dato anche tanto… Da “Wish” del ’92 i Cure potevano anche smettere… L’album del ’96 “Wild mood swings” non doveva assolutamente uscire… quelli non sono i Cure! Tranne la parentesi di “Bloodflowers” del 2000. I Cure ora che fanno? Tirano fuori un “Greatest Hits” per niente rappresentativo… Con due inediti… uno e’ “Just say yes” insieme a Saffron, cantante dei Republica; l’altro, uscito come primo singolo e’ “Cut Here”, anagramma di “The Cure”… i soliti 4 accordi… e decisamente pop. Apprezzato forse da chi ha conosciuto i Cure negli anni ’90. Ma a me non fregano… canzone piatta, moscia, che stenta a decollare… Accompagnata da un video “tagliato” ai margini… Come a dire: ora Rob, e’ meglio che tagli qui. I Cure, e lo dico col cuore che mi si spezza, non hanno piu’ senso di esistere… Non accetto cose del genere: non da loro. Il cd si apre con “Boys don’t cry” del 1980, contenuto in “Boys don’t cry”, versione americana di “3 imaginary boys”, il loro primo cd. Unico episodio degno di nota e’ la mitica “A forest”, estratta dal bellissimo “17 seconds”, sempre del 1980. Poi via, con canzoni radiofoniche tipo “Let’s go to bed”, “The walk” e “The lovecats”, estratte dalla collezione di singoli ’82-’83 “Japanese whispers”. Saltati a pie’ pari sono gli album: “Faith” del 1981, il monolitico “Pornography” del 1982 e l’acido “The top” del 1984. Si passa direttamente al 1985 con “Inbetween days” e la conosciutissima “Close to me”, estratte dall’album della svolta: “The head on the door”. Estratte dal doppio (e vendutissimo) “Kiss me kiss me kiss me” dell’87 sono “Why can’t I be you?” e “Just like heaven”. Del fortunato e stupendo “Disintegration”, datato 1989, sono le pluripremiate “Lullaby” e “Lovesong”. Della (poco utile) collezione di mix del 1990, “Mixed up”, c’e’ la tosta “Never enough”, ma in versione originale. Dal caraibico-trash “Wild mood swings” si e’ scelto “Mint car”… vorrei sapere perche’. Dal <<chitarroso>> “Wish” del ’92 abbiamo le solite “High” e “Friday I’m in love” (poco rappresentative anche dell’album originale!!). L’inedito di “Galore” e’ stato inserito anche qui, vale a dire “Wrong number”… Di “Bloodflowers” non c’e’ niente, visto che per questo cd non sono stati pubblicati singoli. Che dire? 18 canzoni, che non fanno la differenza. Gia dalla copertina… un’improponibile Robert Smith con tanto di stelline…. Io il disco l’ho comprato, ma solo perche’ dei Cure ho tutto: e voglio avere tutto fino alla fine. Ma come valore musicale e’ decisamente nullo, almeno rispetto alla loro discografia. Era molto meglio un live (anche se tra quelli autorizzati e i bootleg, se ne contano a decine). Chi comprerà questo cd? Bhe, chi ha tutto dei Cure, e chi li conosce da poco… ma avranno un’idea distorta: ragazzi, questi non sono i Cure! Nel singolo di “Cut here”, c’e’ un inedito: “Signal to noise” ed una traccia ROM. Il greatest e’ uscito in 2 versioni: una normale e l’altra “Acustica” in edizione limitata. Penso che stavolta siamo proprio arrivati al capolinea, anche se ho gia sentito che si lavora ad un disco inedito. Staremo a vedere, o meglio, a sentire. Dobbiamo aspettarci l’uscita di una collezione di figurine? Passo… e taglio qui.

Ilario Pisanu

In aggiunta ai cd ufficiali, ci sono altre pubblicazioni che vale la pena di ricordare.

Il singolo "I'm a cult hero/I dig you", pubblicato nel 1979 sotto lo pesudonimo Cult Hero. (35.000 copie in Canada!).

Un cd, nel 1983, "Blue sunshine", dei The Glove, dove Robert suona la chitarra e canta un paio di (belle) canzoni.

Una manciata di album di Siouxie & the banshees, dove Robert Smith suona la chitarra.

Varie cover in alcuni tributi a Jimi Hendrix, Beatles, Depeche mode, e il brano inedito "Burn" nella colonna sonora del film "Il corvo".

Ancora, centinaia e centinaia di bootleg...                        

...E LA STORIA SEMBRA VOLER ANDARE AVANTI.....      torna a BLOODFLOWERS ZONE