ROBBIE WILLIAMS |
ESCAPOLOGY |
track-list 1.How peculiar 2.Feel 3.Something Stupid 4.Monsoon 5.Sexed up 6.Love somebody 7.Revolution 8.Handsome man 9.Come undone 10.Me and my monkey 11.Song 3 12.Hot fudge 13.Cursed 14.Nan's song
torna a
|
Genere:
brit-pop Miglior brano: Love Somebody Assomiglia a: Oasis, Beatles, Elton John, Blur, Nirvana Voto (0-10): 7.0++ Recensione del: 18/03/2003 Eccolo, l'ex Take That, che cacciato dal gruppo ha avuto la sua bella rivincita. (Se ci pensate anche Geri Halliwell, andata via per prima dalle Spice, è quella che è diventata più famosa...). Dopo il contratto multimiliardario con la EMI, ci si aspettava una ovvia caduta "di stile". Ma il bel Robbie ha sorpreso, pubblicando un cd decisamente bello, anche se non propriamente originale. Le avvisaglie di "How peculiar" fanno pensare male, facendoci tremare al solo pensiero di un intero cd tutto su questa scia. Ci ricrediamo immediatamente ascoltando la traccia n°2, la tanto famosa "Feel", uscita come primo singolo. Robbie ci aveva abituati a ballate del genere, che però erano uscite come secondo, terzo singolo. Stavolta pare che Robbie abbia voluto anticipare i tempi: una ballata come primo singolo. Un dolce ritmo su una melodia che fa subito presa: ed è subito boom. "Something beautiful" sa quasi di parodia di "Something stupid", duettato con la Kidman, che si muove su sonorità swing. "Monsoon" è la classica canzone "on the road", mentre "Sexed up" è quasi un tributo ai Beatles, impregnata com'è di sonorità che ricordano fin troppo i fab4, e la loro "Free as a bird". La traccia n°6 "Love somebody", tocca l'apice, facendoci prendere coscienza che il Williams è a tutti gli effetti l'unico erede di Elton John (I Blue non fanno testo). Meravigliosa, dal finale gospel. "Revolution" (un duetto) fa molto Charles & Eddie, seguita dal secondo singolo, ora in rotazione, "Come undone" (che mi ricorda tanto i Duran Duran). Il singolo, che si muove sempre su una linea morbida e melodica, è accompagnato da un video-scandalo con gay, bisex e trans. La prolissa traccia n°10 (oltre 7 minuti...), "Me and my monkey" sostituisce agli ormai inflazionati ritmi latini, un ritmo messicano, che si insinua comunque su una linea melodica: ottimo esperimento, dal sapore malinconico-western. "Song 3" fa fin troppo Blur, anche dal titolo, e, volendo azzardare, fa anche troppo Nirvana. Spensierata è "Hot fudge", che riprende la filosofia del 'drinking to L.A.", "Cursed" gioca troppo col fuoco, toccando gli intoccabili Smashing Pumpinks... Chiude il cd un'altra ballata "Nan's song". In più, una gost-track. In conclusione un cd dove l'originalità non è la caratteristica "peculiare", dove forse mancano perle come "Eternity" e "Angels". E, aspettando a breve tempo, un live o un greatest hits (d'obbligo), innalziamo il buon vecchio (e miliardario) Robbie come unico erede di George Michael ed Elton John. Unica pecca? Quel mercato americano, che sembra ancora così lontano... Ilario Pisanu |