Harry Potter e la Camera dei Segreti 2002 |
Cinema |
|
Harry
Potter, mago dodicenne uscito dalla penna della scrittrice inglese J. K.
Rowling, torna alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts per il suo
secondo anno scolastico. Ma oscure presenze ostacolano il suo cammino: la
Camera dei Segreti è stata aperta di nuovo e l’orribile mostro che vi
era rinchiuso minaccia la vita degli apprendisti maghi… Sulla
stessa falsariga del primo, ma più veloce e più cupo (molto
più cupo), il secondo episodio della ‘saga’ di Harry Potter è
un’avventura dark ricca di effetti speciali, forse troppo: dal Quidditch
(lo sport dei maghi) ai mostri che Harry deve affrontare, dal pestifero
elfo Dobby alla favolosa corsa sull’auto volante, ogni immagine deve
qualcosa alla tecnologia digitale. Sicuramente il film non possederebbe il
sapore fantastico che lo pervade senza gli effetti speciali, tuttavia
tanta magnificenza non basta a far dimenticare il libro, di fronte al
quale il film perde dei punti nonostante l’impegno tecnico. Questo per
due motivi: primo, rispetto al libro mancano un paio di avventure minori e
soprattutto certi ‘agganci’, certi passaggi che sono stati risolti in
fretta e furia e che danno l’impressione che chi non ha letto il libro
faccia fatica a seguire la vicenda; secondo, la magia che pervade il
libro, la sua delicatezza e la sua avventura si trasformano nel film in
missioni particolarmente cupe e pericolose, in cui Harry rischia la vita
in scenari particolarmente orrorifici e paurosi. Nonostante
questo, è comunque un film piacevole per chi ama l’avventura e per i
fan del maghetto più famoso di tutti i tempi (se riescono a passare sopra
ai tagli; cosa peraltro non eccessivamente difficile, con un po’ di
elasticità). Due ore e quarantuno minuti scorrono più velocemente che
nel primo episodio: trama più concisa e veloce e profluvio di effetti
fantasmagorici tengono viva l’attenzione dello spettatore, meglio se già
inserito nell’ambiente per aver visto il primo film (ma se non è così,
non importa: basta che si faccia trasportare dalla storia). Perfetti come
al solito gli attori: Daniel Radcliffe ci regala un dolcissimo e pacato
Harry, forse più nobile di quello del libro, ma adatto al sorriso
lentigginoso del suo sfortunato e simpatico amico Ron (Rupert Grint) e
alla fierezza e intelligenza dell’amica Hermione, interpretata da una
Emma Watson sempre più simpatica e carina (forse troppo). Tra gli
insegnanti, notevole l’interpretazione di Richard Harris (per il quale
questo è stato l’ultimo film) nei panni del saggio preside Albus
Silente; da segnalare anche il ruolo di Kenneth Branagh nei panni
dell’insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, Gilderoy Allock: anche
qui, i numerosi tagli hanno impedito che il personaggio venisse fuori
nella sua interezza, tuttavia Branagh se la cava egregiamente, anche se
non si sa se la vanità che spande a fiumi venga dal personaggio o
dall’attore (a proposito, alla fine di titoli dei coda c’è una
‘sorpresa’ che riguarda proprio lui: ma non è strettamente necessario
vederla). Perché
vederlo: è uno dei film blockbuster delle feste, è un film sulla
magia e l’avventura, è un film che è una gioia per gli occhi di chi
ama gli effetti speciali. Perché
non vederlo (o almeno non vederlo a cuor leggero): è un film cupo e i
mostri sono davvero spaventosi: non portateci bambini troppo piccoli,
rischiano di non dormire la notte. E se vi siete spaventati con Jurassic Park, non andateci neanche voi. 22/12/2002 M. N. |
Regia: Chris ColumbusCon:
Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson Anno:
2002 Uscita:
6 dicembre
|