Instant Love, il
romanzo d'esordio di Luca Biachini è una storia d'amore costruita attorno
alla mutevolezza dei sentimenti e ad una serie di rapporti che cambiano,
si dissolvono e si ricompongono. Il tutto inizia durante un viaggio in
treno, dall'incontro tra Rocco, uno dei protagonisti e Viola e Daniele.
Questa nuova amicizia sarà destinata a minare e mettere in discussione il
rapporto tra Viola e Daniele. Perché? in che modo? Cosa avrà di
particolare questa amicizia? Luca Bianchini ce lo racconta con leggerezza,
senza annoiare, presentandoci con altrettanta simpatia gli amici ed i
"mondi variopinti" che ruotano attorno ai protagonisti.
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INTERVISTA
ALL'AUTORE |
Prima di Instant
love, il tuo romanzo d'esordio, cosa hai fatto?
Cosa faccio! Perché in realtà continuo a lavorare; faccio il copywriter
in una agenzia di pubblicità da un po' di anni. Prima ho fatto il
redattore per una rivista e alcuni lavoretti classici da studente
universitario.
Come è nata l'idea di scrivere questo romanzo, soprattutto quella
di toccare il tema dell'omosessualità?
L'idea di scrivere è venuta leggendo la sceneggiatura di Santamaradona,
scritta da Marco Ponti, un mio amico da tanti anni. Questo mi ha svelato
un meccanismo che ti permette di trasformare le tue esperienze nella
finzione, anche se poi di lì a dire che uno scritto è autobiografico ce
ne passa! Comunque, mi è servito per acquisire questa tecnica. Ho pensato
anch'io di scrivere qualcosa. In realtà, quella di scrivere, è una cosa
che mi sarebbe sempre piaciuta fare, ma non sapevo che storia scrivere e
in una settimana-dieci giorni mi è venuta in mente questa storia, che in
parte mi avevano raccontato.
Quanto c'è' quindi di autobiografico?
E' ovvio che poi uno mette il "condimento", ad esempio i
lavori che fanno i protagonisti, gli metti le battute che tu vuoi dire;
certo, l'esperienza che loro vivono, è un'esperienza che io ho solo
immaginato, non ho mai vissuto.
C'è un personaggio nel quale ti ritrovi?
Io mi ritrovo dal punto di vista professionale nei tre protagonisti,
perché fanno i lavori che io ho fatto: Rocco fa il redattore filatelico e
io l'ho fatto; Daniele, lavora nel campo pubblicitario, il mestiere che
comunque faccio io. Come modo di sentire invece, sono più vicino ai
personaggio secondari: Marina, Carlo G., che sono la voce della coscienza
e dell'incoscienza, sono i miei amici o l'amico che vorrei essere.
La scelta di Daniele, può essere considerata un "ritorno alla
normalità" oppure è solo un modo per mettersi a posto la coscienza?
La scelta di Daniele è una scelta apparente, perché in realtà è
l'unico che non sceglie; la sua scelta finale non è una scelta matura. A
me piaceva che fosse libero e in realtà è l'unico che non matura. Magari
alla fine ci pensa e qualcosa capisce di questa storia. Ma nel libro non
si rende conto di quello che accade. Viola invece alla fine è quella che
vince più di tutti, perché è una ragazza che non ha paura e ribalta il
cliché che una donna tradita è una donna perdente. Lei in fin dei conti
dimostra di essere sportiva perché accetta il "colpo basso", la
sfida.
Anche Rocco si rende conto della situazione e capisce che certe condizioni
per lui sono inaccettabili. Mi piace che corra nel libro il tema
dell'assenza di paura nei protagonisti e che in ogni momento si rimettano
in gioco.
So che hai già scritto la sceneggiatura di questo romanzo: quando
pensi che inizieranno le riprese?
Si, l'ho scritta assieme a Marco Ponti. Il film invece sarà diretto da un
regista romano, Franco Angeli, che in questo momento sta facendo il
casting... Speriamo bene!
Penso che si inizierà a girare non prima dell'anno prossimo, perché i tempi del cinema sono sempre più lunghi. Per me va comunque
bene: è tutto talmente grande che anche se diluisco le emozioni, sono
solo contento. Magari ci sono momenti nei quali tutto procede normalmente
e non succede mai niente, poi la vita ti riserva tante sorprese, tutte
assieme. |