Intervista agli E102

 

Roma, 12 maggio 2003 

Abbiamo intervistato gli E102 (si pronuncia E-centodue), gruppo veronese con dichiarate contaminazioni jazz/pop/trip-hop. Lo show case è avvenuto nella suggestiva cornice dell'Alexanderplaz, uno dei più rinomati Jazz Club della capitale. Gli E102 hanno presentato, tra l'altro, i brani del loro cd "Piuma" pubblicato dalla S3L. Atmosfere rarefatte, rese ancor più suggestive dalla bella voce di Claudia, che dal vivo accompagna l'esecuzione con movimenti leggeri, introducendo le canzoni con una piccola descrizione personale.

L'intervista

Com'è nato il progetto E102?
E' nato dalle esperienze precedenti di ognuno di noi. Suonavamo tutti in altri gruppi, e pian piano ci siamo conosciuti e apprezzati come musicisti. Federico (il chitarrista) è stato l'elemento catalizzatore ed ha raccolto attorno a sé tutti noi... ed eccoci qua!

Il nome E102?
E' un colorante. E' nato durante una serata alla ricerca del nome giusto. Volevamo un nome che fosse anche 'esportabile'. Abbiamo fatto varie proposte, e alla fine abbiamo scelto. L'E102 è un colorante che ha una sua storia: è nocivo se preso in grandi quantitativi, ma non lo è se preso a piccole dosi. E' un colore giallo-acido, perché noi all'inizio eravamo abbastanza acidi, molto elettronici. Abbiamo poi raggiunto una saturazione del suono, che ci ha portato a vestire le sonorità acustiche che sono presenti nel cd. Caratteristiche acustiche per ovviare al rischio di essere confusi con i gruppi 'meteore' che girano in Italia e che puntano solo sul suono, sull'effetto speciale, senza una sostanza. Di conseguenza abbiamo 'svestito' il tutto, ed è questa la cosa che ci caratterizza.

Uno dei brani più emozionanti del vostro cd è "Mille Spine": com'è nato?
E' nato in sala prove da un giro di basso di Marcello, poi armonizzato da una chitarra in maniera diversa. E' un 'gioco' inaspettato. Poi Claudia ci ha costruito la melodia e abbiamo modificato di conseguenza la struttura. 

Da dove traete l'ispirazione per i testi?
(Risponde Claudia, autrice dei testi). Nasce prima la melodia e poi cerco di costruire il testo nel modo più musicale possibile...

 

...C'è qualcosa di autobiografico?

Sicuramente parte da un'esperienza personale. Se vogliamo anche la musica si fonda su un'esperienza personale, inevitabilmente.

 

A Verona stanno nascendo dei bei progetti musicali, utilizzando anche spazi come l'Arena.
In realtà c'è solo quello. Verona ha tante iniziative, ma sono rivolte più al teatro che alla musica. Nel campo musicale si tende a creare il 'grande evento', poi finisce tutto lì. Locali per suonare non ce ne sono tanti, bisogna uscire fuori: non per niente siamo qui a Roma! E' una città decentrata; gia a Milano c'è più interesse per la musica, e c'è anche più mercato. Verona da questo punto di vista è un po' 'la bella addormentata'.

Credete che la sperimentazione possa essere la forma musicale del futuro?
Con la sperimentazione si arriva ad un punto diverso da quello da cui si è partiti. Di conseguenza è un percorso, lungo il quale si possono trovare idee interessanti da utilizzare per il percorso successivo. 

I vostri punti di riferimento musicali?
Tanti! Da Tom Waits a Nick Cave fino alla new-wave: nasciamo con la new-wave infondo, anche se facciamo musica acustica. Claudia: io ho ascoltato tanta musica inglese anni ottanta: Smiths, Cure. Poi adoro Mina anni '70, i grandi interpreti del Jazz e i grandi gruppi anni '60/'70 come i Doors. Recentemente mi sono piaciuti tanto Portishead, Radiohead, Coldplay. E poi mi piace tanto Madonna.

"Barco Negro" è l'unica cover presente nel cd. Come mai questa scelta?
C'è una vena malinconica in questo fado portoghese, che lo accomuna alla vena malinconica degli E102. E poi io (Claudia) canto con un altro combo che canta appunto il fado. Era una cosa interessante da fare e non tanto distante dalle nostre idee. Togliendo la melodia, ad esempio, potrebbe sembrare un pezzo nostro. Lo abbiamo riarmonizzato e ne è uscita una cosa molto diversa dall'originale. Anche perché non amiamo fare le cover, e ci vengono solo se si cancella tutto (o quasi) e la rifacciamo. Se poi ci pensiamo, fare una cover è molto difficile, perché bisogna comunque rispettare dei parametri.

La copertina del cd rappresenta una piuma che affonda. Qual'è la metafora?
E' la piuma degli E102: è una contraddizione in termini, perché è una piuma che affonda. Le piume non affondano, quella degli E102 si. E' stato ripreso il senso della canzone "Piuma", che dà il titolo all'intero cd. 

Quali sono le difficoltà che un gruppo incontra nell'emergere?
(Ridono). Bhe, le difficoltà sono tante, e non te le possiamo dire! Per ora siamo un po' sommersi... come la nostra piuma!

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Il cd "Piuma"

1.Musa perfetta

2.Un cuore a sorpresa

3.Mille spine

4.Barco negro

5.In treno da te

6.Ninna nanna

7.Senza parole

8.TT

9.Piuma

10.Bianco

11.Chi porteresti via

12.Peso minimo

 

Gli E102 sono:

Claudia Bidoli: 

cantante

Federico Mosconi:

chitarre

Luca Pighi: batteria

Marcello Adami: 

basso

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Intervista di: Ilario Pisanu

Data: 14/05/2003

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Grazie a: Marco Testoni e agli E102.

Note:

Sito ufficiale: www.e102.net     www.3lunerecords.it      www.sferamusic.it