Intervista a Scialpi

Gufetto.it

Abbiamo intervistato Scialpi, che proprio quest'anno festeggia i 20 anni di carriera. La celebrazione, avvenuta con l'uscita del nuovo cd "Spingi, Invoca, Ali" vedrà l'avvicendarsi di feste-evento in tutta la penisola. Dopo l'uscita del singolo "Pregherò Imparerò Salverò", fra poco sarà on air il secondo singolo "Sono un ragazzo".

L'intervista.

Festeggi quest'anno i 20 anni di carriera. In cosa sei cambiato e in cosa sei rimasto lo stesso, rispetto a venti anni fa?
Nello spirito sono rimasto lo stesso. Anche l'energia è la stessa, ma se 20 anni fa era dispersiva, perché quando sei giovane non hai delle finalità, ora è concentrata tutta solo su alcune cose. Sono cambiato nell'esperienza: l'esperienza ti cambia! Fa in modo che affronti la vita e il tuo mestiere in modo diverso. Mi ricordo che ero irruento e focoso: ora medito di più.

Quando un'artista musicale raggiunge una tappa importante, come il ventennio di carriera, di solito pubblica un best. Tu hai pubblicato, invece, un cd di inediti, come a voler aprire una porta...
Diciamo che era 'fisiologico', visto che il best l'ho pubblicato nel 2001. Diciamo che ho voltato pagina prima e ora vado verso i 30 anni di carriera! (ride)

Parliamo del disco: come ti è venuta l'idea dell'anagramma?
L'idea è venuta ad un giornalista: mentre mi faceva un'intervista ha anagrammato il mio nome e cognome ed ha 'tirato fuori' queste tre parole. Questo è successo tre anni fa, e io dal quel giorno ho pensato fosse un titolo bellissimo per un album. Così anche se non avevo il cd pronto, avevo già il titolo! Poi le tre parole hanno una logica anche per le canzoni che ho scritto.

In questo disco ti sei messo a nudo, sei più intimista. L'anagramma è una sorta di compensazione per celarti oppure sottolinea ancor di più il mettersi a nudo comparendo anche nel titolo?
Questo ragionamento psicologico è carino! In realtà la mia è una sfida, perché i discografici (con i quali ho pochissimi rapporti e spero di averne ancora di meno nel prossimo futuro) quando gli ho fatto sentire canzoni autobiografiche come "Sono quel ragazzo" e "Tempesta", mi hanno detto che non avrebbero funzionato, che non era di moda e che la storia personale non avrebbe interessato nessuno. Tutta una serie di illazioni stupide che mi hanno fatto riflettere: la mia storia può essere comune a quella di qualcun'altro. Infondo siamo esseri umani e le esperienze possono essere simili oppure avere una parte in comune. 

Mi dicevi che "Sono un ragazzo" è autobiografica....
Stiamo provinando i ragazzi per il video, nel quale ci sarà un ragazzo che canterà la canzone. E' arrivato un ragazzo, che non conosceva le parole, appena ha letto il testo ha detto: "Questa è la mia storia! Io ho lasciato delle cose a casa, e per inseguire un sogno sono andato via. Ma queste cose le voglio mantenere perché mi appartengono". Quindi, a proposito dei discografici...

Nel cd si respira aria di fede. Cos'è per te la fede?
E' il 'motore di ricerca', per utilizzare un linguaggio moderno. Oggi per cercare di andare avanti bisogna partire da un credo: che non è per forza una divinità, ma è un ideale. La fede è importante, perché nei momenti di sconforto e di solitudine, se hai un credo riesci a superare quel momento. Altrimenti finisci come alcuni miei colleghi: con gli antidepressivi. 

Anche il tema del futuro è presente. E' un esorcizzare la paura del futuro o è il guardarlo in maniera positiva?
E' la voglia di viverlo. Non facevo così distinzione tra passato, presente e futuro come adesso: ora ho 40 anni ed è importante avere ben chiaro cos'é il presente, cos'è il futuro e cos'é stato il passato. Per fare un punto della situazione e per andare avanti. Al passato ci ho parlato tre anni fa, con il greatest hits, e da lì ho iniziato a parlare del futuro.

Rhonda duetta con te in "E' una lacrima che cade". Come l'hai conosciuta e perché hai scelto lei?
Devo dire che il talento che fa sentire nel disco é il 10% rispetto a quello vero! Ha una notevole capacità vocale e interpretativa. L'ho conosciuta nello studio di registrazione dei fratelli La Bionda. Io avevo come provino "E' una lacrima che cade", non progettata come duetto, e del materiale con me. Gli ho proposto un duetto e facendogli ascoltare la musica della canzone ci siamo dati le parti! E' una persona disponibilissima, e nel nostro ambiente è difficile incontrarne. Poi, infatuato da questo incontro, ho scritto il testo e lei si è commossa. Abbiamo trovato la giusta interpretazione subito, alla prima: è un vero talento!

Il suono dell'album è diverso rispetto ai precedenti, c'è anche un po' di r'nb. Sei stato influenzato da qualche artista o è una tua evoluzione? 
E' più pop! A differenza delle altre volte, che volevo essere più 'alla moda', ho messo melodicamente le canzoni. Oggi le canzoni non si fanno più, si mettono solo dei 'riffettini' (scimmiotta un famoso ritornello! ndr) che vendono milioni di dischi, ma è uno sforzo da dementi! Che poi diventi un successo mondiale, beati gli 'sciocchi' che se li comprano e dicono che la musica è bella. Alla fine uno ci mette la ricerca, la ricerca delle proprie radici melodiche e musicali: "pregherò imparerò salverò" se la metti in mano a Celentano con una chitarra...

...in effetti le tue nuove canzoni sono molto acustiche.
Questo è importante! Perché oggi le canzoni acustiche non si fanno più. Poi anche io ci ho messo le mie 'alchimie', perché se faccio un disco di sola voce, chitarra e pianoforte, sicuramente la critica lo snobba. Volete dell'altro? (ri-scimmiotta una base martellante, ndr) Bene, ed ho messo insieme le cose. Forse è un ibrido che andrebbe esasperato, perché il connubio è buono, e in alcuni casi, come in "Mi libererò", si poteva aumentare questa esasperazione. Non è detto che uscirà un remix di "Mi libererò", suonato in quel modo. Anche se per me l'uscita di un disco è un evento importante, che crea attenzione, e faccio fatica a creare altri 'supporti', anche se il commercio va in quella direzione. Basta pensare che di un singolo si trovano innumerevoli versioni e remix. Non è detto che, guardando al futuro, possa fare anche io così per una canzone del mio album.

Progetti?
Termino il tour l'11 e poi voglio fare una serie di concerti-eventi. Ormai la musica non è più una cosa a se stante, ma è stata messa sulla stessa barca delle veline, calciatori e spettacolo. Io non vorrei, ma visto che ci siamo, per ogni concerto vorrei creare un evento. In tutta Italia, al chiuso. Così chi è per metà soddisfatto per la mia musica, ma forse non verrebbe, vede che c'é la 'letteronza' e allora cambia idea... E' una 'cena completa', non gli serviamo solo il primo piatto!

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Spingi, Invoca, Ali

Il cd 

"Spingi, Invoca, Ali"

 

Intervista di: Ilario Pisanu

Data: 07/10/2003

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Grazie a: Scialpi, Daniele Mignardi Promo Press Agency (sito)

Note: Foto © Gufetto.it

Sito ufficiale: www.scialpi.net