NOVO | |
REGIA:Jean-Pierre
Limosin CON: Eduardo Noriega, Anna Mouglalis, Nathalie Richard, Eric Caravaca, Paz Vega, Julie Gayet. DURATA: 98 m. DALL'11 APRILE 2003 |
Perché vederlo: dà
un'immagine nuova di come potremmo relazionarci con noi stessi e gli
altri. Graham lavora come addetto alle fotocopie, il suo capo, Sabine, abusa del suo potere per soddisfare la sua libido su di lui. Ciò avviene perché Graham ha un disturbo della memoria a breve termine, dimentica la maggior parte delle cose dopo pochi minuti. Per ricordare alcuni semplici dettagli della sua vita, arrivare a lavoro o rientrare a casa, si affida ad un taccuino che porta sempre legato al polso. Un giorno conosce Irène, la segretaria in prova, che non potrà fare a meno di innamorarsi di lui, della sua spontaneità. Iréne decide di essere la memoria di entrambi. Per Graham ogni giorno è un nuovo giorno, le persone che ha conosciuto ieri, sono estranei oggi, potrà realmente innamorarsi di lei nonostante tutto? Non riconosce né sua moglie né il figlio, non li ricorda. Tutti, per ragioni diverse, vogliono che Graham ricordi, o non ricordi. Le prime sequenze
catapultano lo spettatore dentro il mondo di Graham, danno l'idea del
fulcro da cui si espande l'intero film, l'erotismo vissuto sempre in modo
nuovo, come fosse la prima volta, senza cadere nella ripetizione, e nella
noia. Il sesso così acquista un piacere nuovo, che soddisfa il desiderio.
Il regista afferma "Volevo davvero sottolineare il piacere carnale,
così che non fosse più direttamente legato alla colpa, alla morte, o ad
un'infelice provocazione". La perdita di memoria è un'occasione per
parlare d'amore, di un amore non ristretto più nella solita quotidianità
che tutti prima o poi raggiungiamo, la routine d'ogni giorno che ci fa
perdere il desiderio, la ricerca del partner, il nuovo, dare tutto per
scontato. Tenere acceso il fuoco della passione non è facile, i problemi
d'ogni giorno possono spegnere il desiderio e la voglia di voler essere
nuovi. Potremmo prendere spunto dal modo di vivere di Graham, il quale non
soffre molto per la sua perdita temporanea di memoria perché "E'
come se avesse una specie di rinascita ogni volta, molte nuove albe ogni
giorno. Vive nell'immediato. Reinventa le sue mosse", questa perdita
" lo rende più istintivo" dichiara il regista. di Francesca Caruso
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