da'namaste

priva di rilievo

track-list

1.Racconta una fine

2.Campi

3.Ozi

4.Un grido

5.E' l'ora della settimana

creativa

6.Un altro vuoto

7.La lista nera

I da'namaste sono:

Francesco Tedesco:

chitarre e voci

Rita Marchitiello: batteria

Giulio Citarella: basso

Teresa Tedesco:

chitarre e voci

 

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Genere: rock
Miglior brano: Un grido
Assomiglia a: Quarta Parete, Afterhours, Metallica
Voto (0-10): 7.0                                                              Recensione del: 03/06/2003

Gufetto vi presenta il cd di un gruppo di Salerno, i da'namaste (scritto, come vogliono loro, rigorosamente in minuscolo). 7 tracce che scavano nell'anima e uniscono ritmi caldi e mediterranei con audaci 'cavalcate' rock che sconfinano nel crossover. Ciò che colpisce è la durata dei 7 pezzi: lunghe agonie della durata media di 6 minuti, con picchi di 8'38" ("Un'altro vuoto"). E, grazie alla lunghezza delle tracce, il cambio di registro all'interno dei brani è repentino, e quasi d'obbligo. Come i Metallica di vecchia data, insomma. Il cd inizia con... "Racconta una fine", agrodolce e malinconica, caratterizzata da chitarre in primo piano: "Nessuno mi guarda nessuno mi sente.... M'ammazzo, soltanto stavolta m'ammazzo.". E le voci di Teresa e Francesco si sovrappongono in un "dolcissimo canto convulso" trasmettendo inquietudine e senso di inadeguatezza. Dall'intro 'potente' è "Campi", che con i suoi 7 minuti, si concede una introduzione musicale, acida, e frenetica, di quasi tre minuti. La parte cantata, è come sempre tetra: una discordanza tra suoni calcati e la voce quasi stanca, stanca di vivere. Vagamente arabeggiante e circolare è "Ozi", che contiene al suo interno il titolo del cd: "La devozione, in parte scialba, inespressiva, bianca, smorta, pallida, slavata e priva di rilievo, pallida, slavata e degna di potere". E non si cambia registro con "Un grido", che sa di sapori del Sud, di lamenti e di strazianti grida. Il Sud che incontra il rock. Anche qui le parole, come lame, tagliano la musica: "Ma a chi vuoi parlare se non prima a te? Ma a chi vuoi odiare se non prima te?". Ottima. Dal titolo curioso (ma come non poteva esserlo!) è "E' l'ora della settimana creativa", uno strumentale che lascia spazio ad "Un altro vuoto", lunga agonia di 8'38" che si arrampica su una parte musicale iniziale di ben 5 minuti. Le acque si calmano con la parte cantata: "Io cerco tra eventuali possibilità energia che ispira corrode e muore e si erge fonte di terrore e culla me...". Anche qui funziona bene l'alternanza delle voci maschile e femminile. Incantevole. Chiude il cd "La lista nera", che con i suoi 'appena' 6 minuti, è più rampante e... sovversiva: "Cattivo il sovversivo, al rogo il sovversivo".

Un cd che avvolge, da ascoltare al buio, da ascoltare di notte, da ascoltare da soli. L'alternanza di voci maschili e femminili (che ricorda i Quarta Parete) funziona bene, e cio' che lascia sbigottiti è l'intensità della musica: lunghe agonie che trascinano in basso. Un bel progetto, anche se forse qualche traccia si sarebbe potuta 'scorporare' in due; ma il fatto di essere prolissi credo sia una delle caratteristiche primarie dei da'namaste. Un gruppo che ha collaborato con Quarta Parete e 24 grana: e se questo non vi basta come garanzia, allora ascoltate il cd, che a dispetto del titolo ha uno spessore non indifferente.

Recensione di: Ilario Pisanu

Thanks to: da'namaste

Note: -

Sito Ufficiale: www.danamaste.com