TUTTO O NIENTE di Mike Leigh |
Cinema | |
Londra:
quartiere popolare. Penny fa la cassiera in un supermercato, Phil, suo
partner, il tassista. I due possiedono due figli: Rachel, dolcissima come la
madre, che lavora in un ospizio e Rory, frustrato, che non fa “niente”.
Le due donne portano avanti l’economia finanziaria della casa, mentre gli
uomini vivono una vita abbandonata a sé. Phil, che è molto buono,
purtroppo, incontra sempre gente sbagliata. Ma cosa succederà quando Rory
si sentirà male? Sarà lui, involontariamente, a riunire i due genitori?
Bella ed emozionante è la scena della loro riunione in cui cercano di
chiarire il loro sentimento d’amore primordiale, che sembrava congelatosi.
Il regista inglese Leigh, Premio Oscar per “Segreti
e bugie(1996)”, affronta temi universali: la natura dei rapporti, i
sentimenti, la sopravvivenza. Presentato al Festival di Cannes, “Tutto
o niente” descrive un frammento dei rapporti e relazioni tra persone
in un mondo corale drammatico. Phil ritrova, grazie alla comprensione della
moglie, un incentivo in più, la forza, il coraggio di continuare a vivere.
Alla fine i loro volti sono più solari, più gioiosi. Leigh dà anche una
visione di come la gente comune ha la capacità di raggiungere un altro
livello dell’essere fino ad arrivare alla tragicità. Infatti Phil, che di
solito non esprime le proprie idee, nel taxi con una sofisticata donna
francese afferma che: “L’amore è un rubinetto che perde! Un bicchiere o
è vuoto o è pieno”. E l’amore riaffiorato è questo: un paradiso
artificiale, un sentimento sottile, delicato capace di far superare ogni
difficoltà, ogni avversità, ostacolo con lealtà e verità.
|
Titolo
originale: All or nothing | |
Recensione di: Grazia Monteleone Data: 13/05/2003 Thanks To: Sito: www.luckyred.it Pagina vista [contatore visite] volte |