U2 |
THE BEST OF 1990-2000 |
1. Even better than the real thing B-sides torna a
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Genere:
Pop-Rock Miglior brano: One Assomiglia a: nessuno Voto (0-10): 6 Recensione del: 25/11/2002 Dopo "the best of 1980-1990" ecco il nuovo doppio volume che copre la carriera degli U2 dal 1990 al 2000, prodotto in serie limitata, contenente, come il primo, un cd di b-sides e caratterizzato dall'inserimento di due brani inediti: "Electrical storm" e "The hands that built America". Sono cinque i pezzi tratti da "Achtung baby", tre da "Zooropa", tre da "Pop", due da "All that you can't leave behind" e uno da "Passengers". "The best of 1990-2000" è senza dubbio una raccolta emblematica, una raccolta che esclude con coraggio alcuni importanti pezzi che hanno fatto la storia della band nell'arco di quei dieci anni ricchi di nuove sperimentazioni. Dentro troviamo pezzi come "Miss SArajevo" dei Passengers+Pavarotti, o come "Staring at the sun", fuori "Please" e la la bellissima "Ultraviolet (Light my way)". Che senso ha avuto poi escludere "Elevation" o "So cruel"? Se paragonato alla prima grande raccolta il volume appare quasi banale per l'incomprensibile criterio di scelta utilizzato: come poter mettere sullo stesso piano due canzoni come "With or without you", contenuta nel primo album, e "Stuck in a moment you can't get out of"? Certo, è presente "One", pezzo apprezzato e amato da chiunque, ma i posti vuoti sono troppi, come troppe sono anche le incertezze che accompagnano questo nuovo lavoro, che appare quasi privo di un filo conduttore. Negli anni che vanno dal 1990 al 2000 gli U2 hanno sperimentato nuovi suoni, nuove melodie e, avvalendosi soprattutto dell'elettronica, hanno cercato di sorprendere e di innovarsi: è certo però che si guarda al loro passato con nostalgica ammirazione, perchè il loro era rock puro, impegnato ideologicamente e politicamente, ma senza troppe pretese. Federica Cardia |