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Gli incontri della Machiavelli

Diritti fondamentali

di Umberto Cerroni

    I diritti fondamentali sono sempre più diritti-doveri o diritti che impongono obblighi: allo Stato oppure ai familiari. Essendo fondamentali debbono essere garantiti e qualcuno deve azionarli per il debole. Qualcuno ha detto che nella democrazia i ricchi posseggono i diritti che sono riconosciuti anche ai poveri. Ma finché i poveri non fruiranno effettivamente di quei diritti, questi resteranno sostanzialmente dei privilegi. Mancherà un universo effettivo dei fondamenti del genere umano sviluppato e sarà debole, quindi, la struttura universale dell'uomo moderno.    

    Ora i diritti fondamentali si dicono tali sia perché definiscono teoricamente i caratteri e le dignità degli individui membri del genere, sia perché fondano l'ordine giuridico della comunità organizzata come ordine democratico. Fondano sia l'obbligo politico del cittadino, sia il limite invalicabile dell'attività dello Stato ma al tempo stesso fissano l'eguaglianza giuridico-politica di tutti gli uomini e le donne e indicano il programma operativo che gli Stati debbono perseguire. I DF, insomma, sono lo strumento complesso di quella che ben possiamo chiamare la globalizzazione giuridico-politica, la democrazia internazionale postmoderna. I DF sono fissati nella Costituzione ma anche nella Carta costitutiva della UE, nello Statuto dell'ONU e nella Dichiarazione universale del 1948. Dunque sono il Fondamento legittimo della Legalità, la struttura portante del sistema legale moderno e la matrice della sua legittimità. È legittimo ogni Stato che legalizza i DF. È legale ogni sistema che rispetta i DF. Legittimità e legalità si annodano sui DF. Così si eliminano sia il giusnaturalismo come struttura teorico-giuridica prestatale, sia il formalismo statalista che modella a suo placito i diritti umani. Con la fine della antitesi Legalità/Legittimità finisce anche l'antitesi Diritto positivo/Diritto naturale, Legalità/Giustizia.

    Tramonta anche la pesante ipoteca teorica che gravava sul diritto moderno e cioè l'idea cristiano-medievale che la giustizia non è di questo mondo e che il diritto positivo deve modellarsi sulla teologia morale. Anche se la sua costruzione è lenta e faticosa, può essere costruita nell' Aldiqua, come pensava Machiavelli, una legge autonoma: positiva e giusta. Così i DF diventano la nuovissima Grundnorm dell'ordinamento giuridico e al contempo il Fatto costitutivo dello Stato democratico di diritto. Diventano il Fondamento del diritto e sponsorizzano la moderna scienza giuridica integrata nella scienza sociale. Tramonta quella ambiguità del diritto che a Croce faceva dire: "La logica giuridica dinanzi alle cose finisce col far sempre cattiva figura".

 


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