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CHE SERVE LA PITTURA NEL 21° SECOLO ?
Senz’altro oggi come mezzo espressivo è
stata superata da altri ben più potenti e di massa, sopravvive o come
memoria di grandi personaggida
Giotto fino a Picasso, De
Chirico, Magritte e molti altri con icone forti
e rappresentative dei passaggi che l’arte visiva ha esplorato.
Nel 20° secolo, considerando che fino agli
anni 50 non esisteva la televisione, l’arte moderna è stata addirittura
anticipatrice di modi della rappresentazione nuovi e diversi (futurismo, espressionismo, cubismo, surrealismo, astrattismo fino alla pop art
degli anni 60) ha
tracciato le linee espressive verso ogni angolazione più remota della percezione, quasi fosse una sfida con il secolo della
scienza e del progresso.
All’inizio del 21° secolo le cose sono un po’ diverse,
le arti
visive tendono sempre più a identificarsi con i grandi mezzi della
comunicazione di massa, l’immagine si plasma ad esempio
sull’ efficacia o meno di una campagna pubblicitaria, mode,
tendenze estetiche e del comportamento discendono da lì, dall’ esigenza di vendere i grandi prodotti di
consumoche questa società offre. Il problema che il bisogno di
vendere sopravanza ormai qualsiasi istanza sociale, le
trasmissioni televisive devono fare audience, i film anche, tutto si
muove su questa direzione, l’uomo contemporaneo finisce per
assuefarsi a questi
stimoli ed assume come proprie emozioni indotte. Un esempio evidente
è la televisione pubblica che nonostante il pagamento del canone, in
prima serata trasmette soprattutto film e telenovelas scadenti, ma
funzionali evidentemente a fare audience, questo concetto si
identifica con la banalità eletta a principio ordinatore, non si
vogliono comunicare emozioni o stimoli
ad affinare e far crescere la coscienza collettiva, le
trasmissioni più importanti e i film
con contenuti, vengono relegate in seconda serata quando la
maggior parte delle persone hanno già spento il televisore. Manca e in
qualche modo
si teme che si diffonda l’etica del comunicare, intesa
come stimolo
all’educazione e ai valori da dare, i risultati sono evidenti e parlano di una società
assuefatta, priva di immaginazione, con giovani
che altri orizzonti non hanno che accedere ai consumi.Quindi se
è difficile per il cinema di qualità trovare gli spazi per essere
visto, sopravanzato com’ è da gigantesche e commerciali produzioni
nord americane, figuriamoci quale possibilità espressiva può avere
oggi la pittura contemporanea
come mezzo di comunicazione.
Nonostante questo continuo ingenuamente ad amare pennelli e pennini,e sono
attratto da chi usa questa
forma di espressione autarchica e artigianale che ritengo ancor oggi
straordinaria, e in grado di comunicare emozioni ,la tela dipinta, il
foglio disegnato, sono frammenti come la carta stropicciata su
cui un poeta scrive i suoi versi,
e il mondo moderno ha bisogno di poesia.
E di cogliere stimoli non convenzionali.
Stiamo andando troppo in fretta nel nostro quotidiano fatto di stress e
lunghe code in auto,in una direzione in cui ci sfugge la meta,così
cerco di costruire questo sito web con lo spirito del rallentare e
soffermarsi cercando di creare una piccola e modestissima
nicchia per parlare di queste cose , e anche un ponte, con i
Link, per segnalare a chi lo visiterà, tutto ciò che in altri siti
analoghi vale la pena di essere visto.
PAOLO GASTALDO
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