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Viaggio per immagini
di Paolo Gastaldo sul mondo in cui viviamo
Paolo Gastaldo si
definisce un illustratore senza commitenti, anche perché non li
cerca molto, sostiene che le mediazioni commerciali prima o poi, salvo
lavorare con qualche mecenate illuminato, finiscono per
condizionare e limitare l’espressività, così fa poche mostre
personali, in cui l’unica finalità e scopo non è il lucro, ma la
possiblità di esprimere stati d’animo, ed anche opinioni sul nmondo
in cui viviamo.Le opere realizzate con
i mezzi degli illustratori chine, tempere, matite, con colori vivaci,
descrivono piazze di città avveniristiche, personaggi urbani ritratti
in tutti i rituali di quest’epoca, fermate di autobus,
metropolitane, poi gli inetrni, popolati di single stralunati e
da televisori perennemente accesi.
Questo viaggio
per immagini risulta, sia per la diversità dei soggetti trattati che
per l’efficacia con cui vengono rappresentati, un contributo
originale alla comprensione di alcuni aspetti nevrotici dell’epoca
in cui viviamo.
Paolo Gastaldo sostiene
che per lui il disegno è un antidoto alla completa omologazione che
un mondo assediato da televisori permanentemente accesi, tende ad
imporre a milioni di individui. La televisione imbottita di DIVI
e OPINIOM LEADER, realizza un sovramondo al cui confronto
la vita individuale è ben poca cosa, la pubblicità ossessiva, quanto
inutile, più che a far comprare i prodotti, sembra un veicolo di
propaganda a stemperare emozioni, per mantenere consenso ad una società,
che anche se non dà , fa sognare. Continua poi
concludendo chi nonostante tutto continua a pensare, e a creare, in
modo proprio, fa sperare ancora che da questa umanità, quella che non
occupa le carte patinate, possa culturalmente nascere qualcosa di
diverso dal semplice atteggiamento conformista, assuefatto alla logica
degli spot pubblicitari.
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