1974 Viaggio in Marocco Settembre 1977 convegno di Bologna 1983 - Festival della fotografia ad Arles con Roberto Quaglia
1983 - Improvvisazioni di chitarra su proiezioni diapositive Picetti e Quaglia 1983 Casa-laboratorio in via Gramsci con Gigi Picetti 1984 nella casa-laboratorio in via Ursone da Sestri - Genova
 

PREMESSA

Il sito nasce con questo nome, perché il disegno è un territorio libero ove dare forma, appunto, ai sogni della mente.
La scelta di Internet mi consente di rendere visibile un lavoro, che altrimenti resterebbe del tutto sconosciuto, l’intento non è commerciale e mira soltanto a cercare confronti con altri che intraprendano analoghe ricerche o siano interessati ai temi trattati. Il progetto si configura in un contenitore che sarà riempito gradualmente, che va dalla grafica, ai racconti, ai testi per canzoni, fino ad idee per la decorazione e la progettazione di alcuni oggetti d’uso. I primi settori attivi sono: "Mechanic City" una mostra di 100 opere grafiche, "Viaggio al bordo della notte" mostra di opere grafiche comprendente 40 lavori presentati nell’ottobre 99 al centro civico di Cornigliano di Genova, "Venditore d'aria" mostra di 20 opere grafiche e "Art gallery" rassegna di artisti dell'underground genovese con alcune delle loro opere.
Sono del 1952, e ho frequentato a Genova dal 1968 al 1978, il liceo Artistico e la facoltà di Architettura, la formazione acquisita in quegli anni può avermi influenzato ad una visione considerata oggi forse troppo sociologica, ho cercato di descrivere il mondo occidentale contemporaneo e le sue contraddizioni, immaginando piazze e sfondi di città improbabili popolate da umanità frettolose colte in una quotidianità ripetitiva ed alienante, e prestando attenzione anche ai grandi fatti che hanno accompagnato la storia di questo ultimo decennio, tra guerre vicine e lontane e interrogativi su un disastro ambientale spesso annunciato. La mia carriera di architetto, si è arenata da tempo, vivo con modestia e riservatezza una vita che questo sito web non potrà certo cambiare. I fogli bianchi su cui disegno quindi costituiscono l’unica possibilità di evadere da un quotidiano spesso ripetitivo e dagli orizzonti angusti. L’idea di mettermi in mostra mi procura disagio e il rischio di venire equivocato è reale, ma forse è peggiore scegliere il silenzio e la solitudine.
Cerco quindi di offrire nei miei limiti, spunti di discussione circa un dibattito che ci vede tutti coinvolti, tra il secolo che è trascorso e quello che sta iniziando, cercando di capire il chi siamo e il dove stiamo andando. L’occidente, a parte i vari recenti ed importanti segnali di dissenso antiglobalizzazione, sembra oggi assopito nelle merci da consumare, e nelle serali letture dei mercati finanziari, non sogna più utopie, e l’immaginazione collettiva è ben rappresentata dagli spot pubblicitari in cui individui, giovani, belli ed eleganti, sembrano indicare che la vera felicità. E' il possesso di una nuova automobile da ostentare.
Per me, figlio del ventesimo secolo, è difficile accettare che non si possa neanche immaginare mondo migliore di quello in cui viviamo e a considerare evoluto un sistema economico che riserva soltanto al 20% del totale della popolazione mondiale condizioni di vita accettabili e miseria a tutti gli altri. Certo la responsabilità ad un certo punto sarà dei giovani, che dovranno scegliere, se subire la definitiva omologazione al rango passivo di consumatori, esposti al rischio di un mondo instabile ed ingiusto, o quello di essere nuovamente protagonisti della storia per fare ripartire IL SOGNO, inteso come ambizione di democrazia e giustizia, volto a migliorare le condizioni di vita per tutti gli uomini della Terra.
Il comunismo ha fallito il senso del suo disegno utopistico in rozze dittature, ma la sua caduta non ha annullato le ingiustizie nel mondo, che il capitalismo vincente oggi non vuole o non sa risolvere...
Non ho la presunzione di avere verità o soluzioni in tasca pronte da elargire, e mi piacerebbe su questi temi riceverne da chi ne ha, chi avrà la pazienza e la cortesia di vistare questo sito potrà esprimere con la posta elettronica un gradito contributo di idee.

PAOLO GASTALDO

mercoledì 9 maggio 2001