Parliamo di:  Callista Roy

 

Suor Callista Roy ha elaborato una teoria infermieristica partendo dal presupposto che l’assistenza infermieristica è una scienza, che deve aiutare la persona a adattarsi ai cambiamenti che si manifestano nell’ambiente in evoluzione continua.

La persona, per Callista Roy, è un essere bio–psico-sociale, in interazione continua con l’ambiente che deve tendere alla salute, intesa come continuo adattamento.

L’adattamento alle forze presenti nell’ambiente e all’interno dell’organismo stesso è in funzione degli stimoli e del livello di adattamento della persona. Il livello di adattamento definisce quella zona in cui la persona è in grado di rispondere in modo positivo agli stimoli e quindi adattarsi. Più è ampio il livello di adattamento, più la persona sarà in grado di rispondere positivamente agli stimoli.

Il  livello di adattamento si modifica continuamente, in base a stimoli focali, contestuali e residui a cui la persona è soggetta.

<       Gli stimoli focali sono stimoli che si confrontano più direttamente con la persona e che le impongono una modifica di comportamento.

<       Gli stimoli contestuali sono quelli stimoli interni o esterni alla persona che influenzano la percezione degli altri stimoli.

<       Gli stimoli residui sono determinati dalle passate esperienze della persona, che influenzano la percezione degli altri stimoli.

Per esempio, per una persona diabetica che deve modificare la propria alimentazione, la dieta rappresenta lo stimolo focale; il gusto dei cibi o le sue abitudini alimentari e quelle della sua famiglia costituiscono gli stimoli contestuali; il suo livello di sviluppo psico-sociale o la dieta che seguiva in precedenza rappresentano gli stimoli residui.

Il processo di adattamento inizia quando ad una persona giunge uno stimolo interno o esterno.

La reazione è controllata dai meccanismi di controllo che sono di due tipi:

<       Meccanismo regolatore che reagisce tramite processi neuro-chimico-endocrini. Ad esempio l’immediata retroazione della mano da una fonte di calore.

<       Meccanismo cognitivo che reagisce tramite processi di percezione, elaborazione delle informazioni, apprendimento, giudizio ed emozione. Ad esempio l’apprendimento che la mano non va posta su di una fonte di calore intenso.

Sono quattro modalità di adattamento:

<       Fisiologico, comprende i bisogni umani di base (idratazione, nutrizione, riposo ecc.) Ad esempio quando la percentuale di ossigeno nell’aria diminuisce, aumenta il tasso di emoglobina nel sangue.

<       Del concetto di sé, comprende le idee i sentimenti, i valori, le credenze che la persona ha riguardo a se stessa. Per esempio quando viene a mancare una persona cara, l’individuo reagisce con il meccanismo della negazione.

<       Dell’esercizio di ruolo, comprende i modi dell’interazione sociale della persona, i ruoli primari o secondari che occupa nella società. Per esempio quando un uomo diventa padre e cambia il proprio comportamento in funzione di questo nuovo ruolo.

<       Di interdipendenza, comprende le relazioni della persona con gli altri (amore, amicizia, affermazione). Ad esempio quando si entra in una nuova scuola si stabiliscono rapporti con i nuovi compagni.

L’infermiere aiuta la persona a adattarsi ai cambiamenti nei bisogni fisiologici, nel concetto di sé, nel ruolo e nelle relazioni. Il supporto è fornito attraverso la manipolazione degli stimoli ambientali e personali, sostenendo i meccanismi che favoriscono l’adattamento regolare e conoscitivo e secondo un corretto utilizzo delle modalità d’adattamento (fisiologico, concetto di sé, esercizio di ruolo, interdipendenza).

Il risultato finale, adattamento o risposta efficace, ritorna alla persona (feedback) come conferma o disconferma le modalità d’adattamento.

La conclusione del processo di adattamento comporta un giudizio di comportamento adattivo o di comportamento inefficace.