Lo scriba |
La figura dello scriba nacque con la necessità di inventariare
con precisione gli enormi ammassi di derrate alimentari in entrata ed in
uscita dalla casa del Faraone. I tempi di formazione dello scriba erano
lunghi, si andava dalla copiatura dei testi redatti in geroglifico corsivo,
alla compilazione di miscellanee da opere letterarie. Solo gli alunni più
dotati, quelli che apprendevano la difficile arte del geroglifico monumentale,
quello più complicato, riuscivano ad arrivare a corte. Lo scriba,
consapevole del ruolo che ricopriva, custodiva gelosamente i segreti della
sua professione e li tramandava di generazione in generazione. I suoi tradizionali
strumenti di lavoro erano uno stilo, un'astuccio con gli incavi per contenere
l'inchiostro in pasta, una cordicella e, appeso, un piccolo contenitore
per l'acqua in cui intingere e ripulire i pennelli. Gli scribi scrivevano
sul papiro, facile da raccogliere e trasportare e che, opportunamente lavorato,
formava fogli resistenti e morbidi allo stesso tempo. Gli scribi provvedevano
ad incollarli uno all'altro in caso di testi estesi. Inutile dire che la
professione di scriba era la più difficile ed ambita di tutto l'antico
Egitto
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