Tutankhamon |
TUTANKHAMON NEBKHEPRURA. XVIII Dinastia 1333-1323 a.C. Ancora oggi gli egittologi dibattono le varianti onomastiche del Faraone Dimenticato. Basti pensare che nei primi anni del suo regno, fu seguace di Aton per poi tornare all'antica religione: questo spiega il passaggio dal nome di Tutankhaton a Tutankhamen. La versione Tut-ankh-amon, pare essere la più corretta allo stato attuale degli studi. I tre etimi che compongono il nome significano rispettivamente: TUT - Segno regale, cioè radicale della schiatta regale egizia; ANKH - Segno della vita; AMON - Segno della divinità, cioè unità divina. "Perfetta la vita di Amon", faraone bambino della XVIII dinastia è destinato da una serie di circostanze a imperitura celebrità, fu genero e forse anche figlio adottivo di Akhenaton. Salito al trono ad appena 9 anni, regnò per un decennio, durante il quale la rivoluzione religiosa posta in atto dal suo predecessore venne totalmente annullata: Amon tornò ad essere considerato la divinità principale, gli antichi dei furono riabilitati, anche se non si pose in atto alcuna persecuzione nei confronti di Aton, Tell el-Amarna venne abbandonata in favore di Menfi e il clero potè tornare ad esercitare la propria indiscussa autorità. Tuttavia, i veri sostenitori del giovanissimo faraone non furono tanto i sacerdoti quanto piuttosto i militari, che ritenevano indispensabile una convinta opera di pacificazione per risollevare la situazione internazionale del paese. Non è dunque un caso che al giovanissimo Tutankhamon, morto ad appena 19 anni per cause rimaste ignote, siano succeduti prima Kheperkheprure Ay, un comune cittadino distintosi per singolari capacità militari, che l'incondizionato appoggio dei sacerdoti di Amon. E forse, proprio la mania di grandezza di Ay assicurò a Tutankhamon l'eternità della fama. Il successore del giovane faraone, infatti, volle impossessarsi del maestoso monumento funebre che già era stato apprestato per lui nella Valle dei Re, cedendogli in cambio la propria ben più modesta tomba. Proprio per le sue ridotte dimensioni, quest'ultima, dopo un primo tentativo di saccheggio, finì per essere interrata, persa di vista e dimenticata da tutti per secoli. Così, quando nel 1922 gli inglesi Carnavon e Carter la riportarono alla luce, lo splendido apparato funebre che essa conteneva risultò straordinariamente intatto. L'autentico tesoro che essa ci ha restituito (e che oggi è conservato al Museo del Cairo), unito alla leggenda della maledizione che si sarebbe abbattuta sui profanatori di questa tomba, ha consegnato definitivamente il faraone bambino agli onori della gloria. visita la tomba di Tutankhamon |
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