Viaggi e trasporti |
L'approvvigionamento delle materie prime era reso difficile dalle
grandi distanze che separavano cave e miniere dalla valle del Nilo,per
questo si provvide a vie di comunicazione agibili e a rifornimenti continui
d'acqua.
L'Egitto possedeva una grande "strada" naturale, il Nilo,che assieme ai canali ospitava gran parte del traffico interno del paese.Anche nella stagione della siccità,quando le acque del Nilo erano basse,la sua navigazione era resa possibile dal vento di tramontana. Le imbarcazioni del periodo più antico erano zattere in fibra di papiro intrecciato,Erano leggere,ma poco adatte al trasporto di grandi quantitativi di merci, per questo furono sostituite con barche di legno,generalmente in cedro del Libano. Lo scafo era rettangolare o triangolare ed era spesso decorato.In particolare venivano raffigurati sul moscone gli occhi che consentivano alla barca di "vedere".
Il suolo egiziano, argilloso o sabbioso, non era l'ideale per gli spostamenti e della ruota si hanno scarse attestazioni nell'età più antica.Per il trasporto delle merci via terra si ricorreva soprattutto all'asino ed in seguito al bue aggiogato (il cammello non è documentato prima del VI sec.a.C.),ma per lo più i carichi erano portati direttamente a spalla, talora facendo anche uso di un bilanciere a cui si appendevano vasi, sacchi o persino stie per animali.Ma le imprese edilizie richiedevano il trasporto di materiali dal peso enorme dalle cave alle barche sul fiume e da queste ai cantieri.Si usavano allora grandi slitte o tregge, formate da due pattini paralleli uniti da assi trasversali e trascinati da buoi o dagli stessi operai delle cave.Davanti alla slitta veniva continuamente versata dell'acqua per rendere più scivoloso il terreno.
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