6-7-8
settembre 2002
Perugia e la sua provincia tra suggestioni
antiche e moderne
Viaggio culturale alla scoperta dell’Italia
Venerdì 6 settembre
mattino – ore 7.00 partenza da via S. Girolamo (agenzia Caldieri),
Este. Arrivo a Città di Castello per le ore 11:30.
Città di Castello - l’antica Tifernum Tiberinum. Antico
centro umbro non sottomesso dagli Etruschi. Fu cospicuo Municipio romano,
ricordato da Plinio il Giovane che vi eresse un tempio. È tradizione
che Tiferno venisse distrutta da Totila, re dei Goti, nel VI sec. e
risorgesse per opera per opera del Vescovo Florido. Sotto i Longobardi
ebbe il nome di Castrum Felicitatis. Dopo il X sec. predomina
il nome di Civitas Castelli. Costituitasi in comune fu alternativamente
libera o soggetta alla Chiesa, a Perugia, a Firenze. Ebbe anche il dominio
dei Pietramala e nel ’300 quello di Branca Guelfucci; nel 1422 fu presa
da Braccio Fortebraccio; finalmente, dopo contese delle famiglie rivali
Tarlati, Giustini e Fucci, vi si stabilì nella seconda metà del ’400
la signoria dei Vitelli. La città passò con Cesare Borgia definitivamente
allo Stato Pontificio ma di fatto continuò ad essere governata per tutto
il ’500 dai Vitelli.
Collezione Burri – Alberto Burri (1915-1995), uno dei massimi
esponenti dell’arte contemporanea, è stato tra i responsabili del rinnovamento
in senso informale della scena artistica europea. L’artista ha donato
alla sua città natale una ricca raccolta delle sue opere.
pomeriggio – Montone – m. 482 s.l.m. Il borgo fu certamente
un antico pagus fortificato umbro, passato poi sotto il dominio
romano. Probabilmente Montone si sviluppò sulle vicinanze dell’antico
castello d’Aries (ariete, montone) retto da due consoli con statuti
propri, passo nel 1200 alla signoria di Perugia. In quel secolo si consolidò
la potenza della famiglia Fortebraccio, che a Montone risiedeva fin
dalla sua origine e qui aveva edificato il castello. Andrea Braccio,
nato nel 1368, il più illustre componente della famiglia, è uno dei
più grandi capitani di ventura, fu signore di Perugia, principe di Capua,
governatore d’Abruzzo, amico di Firenze e nemico di Papa Martino V.
Morì a L’Aquila durante l’assedio nel 1424. Nel 1473 il figlio Carlo,
generale delle milizie veneziane, portò a Montone, facendone dono al
popolo, una spina della corona di Cristo, tuttora venerata. Nel 1518
la contea di Montone passò ai Vitelli, nel 1640 allo Stato Pontificio
e dal 1865 si unì al Regno d’Italia.
Centro storico: viuzze
strette e tortuose con vestigia di grande interesse; la Collegiata,
costruzione antecedente al 1310, a croce latina con abside rotonda ad
un navata con soffitto a cassettoni dorati; Chiesa di San Francesco
del ’300 in stile gotico con un monumentale portale e porta intarsiata,
pure intarsiati sono il coro con tredici stalli e il pulpito; Museo
Civico di San Francesco.
Abbazia Camaldolese di San Salvatore. Fondata da San Romualdo
nel 1008. La chiesa romanica a tre navate con resti di affreschi trecenteschi
di scuola umbra, un ciborio dell’VIII sec. con rilievi marmorei di rara
bellezza, un coro ligneo cinquecentesco, una torre campanaria ad undici
lati. Notevole la cripta a cinque navate e tre absidi, con un interessante
movimento di archi ciechi, sostenuta da colonne romane e medievali forse
prese da un preesistente tempio pagano o paleocristiano.
Sabato 7 settembre
Perugia, l'antica Augusta Perusia, accoccolata su un colle,
fu abitata fin dai tempi più remoti. Tra il VI e il V sec. a.C.
il territorio fu occupato dagli Etruschi e nel III sec. a.C. è
sede di lucumonia e membro della Dodecapli etrusca. Nei due secoli successivi
la città è ora alleata, ora nemica di Roma. Viene sconfitta
e sottomessa definitivamente nel 40 a.C. ad opera di Ottaviano. Nel
548 d.C. fu saccheggiata da Totila, re dei Goti. Nei secoli seguenti,
dopo alterne vicende, la città passò nelle mani della
Chiesa. Attorno all'XI sec. sorge il Comune e, nei due secoli seguenti,
assurge al ruolo di potenza. Le guerre con le città vicine, sconfitte
ed assoggettate, i patti e le alleanze con la Chiesa e gli stati confinanti,
fanno di Perugia uno dei comuni più fiorenti d'Italia. Ma in
questo periodo iniziano le lotte intestine, che, dopo avere travagliato
la città per tutto il XV sec. durante le Signorie, si concludono
nel 1540 (Guerra del Sale) con l'assoggettamento della città
alla Chiesa. Vengono abolite le magistrature cittadine, sostituite da
un governo pontificio, e sulle macerie dei palazzi dei Baglioni si edifica
la Rocca Paolina. Dal 1860 Perugia segue le sorti dello Stato Italiano.
A Perugia si coglie la sapiente armonizzazione tra antico e moderno.
Ciò è stato reso possibile da una serie di avveduti piani
regolatori che hanno intelligentemente savlaguardato il centro antico
dalla modernizzazione. L'espansione urbanistica industriale si è
sviluppata attorno ad una piazza chiusa, attraversata da una originale
fontana che segue la pendenza naturale del suolo. Per ridurre i problemi
di traffico e salvaguardare la salute e l'atmosfera del vecchio centro
e dei suoi residenti, questo è stato chiuso alle auto da molti
anni, dotando contemporaneamente la città di numerosi e ampi
parcheggi, collegati al nucleo storico da molteplici e comode scale
mobili.
mattino - Ipogeo dei Volumni - Tomba etrusca del II sec.
a.C.; attraverso una ripida scalinata si accede all'atrio sotteraneo
dove si aprono alcune celle con urne funerarie: la maggiore è
decorata con una figura del capostipite Arunte. Rocca Paolina
- La città sepolta, che si può scoprire attraverso
una serie di scale mobili. Paolo III Farnese, nel 1540, fece costruire
da Antonio da Sangallo il Giovane la Rocca Paolina. La costruzione
comportò ingenti demolizioni, tra le quali il quartiere Baglioni,
sulle cui strade e palazzi vennero gettate le fondamenta. Dopo l'annessione
al Regno d'Italia la Rocca fu abbattuta a furor di popolo, secondo la
tradizione fu un Baglioni a vibrare il primo colpo di piccone. Corso
Vannucci. Palazzo dei Priori, eretto tra il 1293 e il 1443
in forme gotiche, palazzo possente dove, in età comunale, si
concentravano le funzioni amministrative e giudiziarie. Attraverso una
scalinata si accede alla Sala dei Notari, decorata con affreschi del
XIV sec. Fontana Maggiore, realizzata tra il 1275-78 su disegno
di Giovanni e Nicola Pisano. E' formata da due vasche marmoree concentriche,
ornate da sculture e rilievi. Cattedrale di San Lorenzo, iniziata
in forme gotiche nel 1345 su un preesistente edificio romanico, fu più
volte ripresa ed ampliata. L'interno è a tre navate su pilastri
ottagonali. Nell'abside poligonale coro intagliato e intarsiato da Giuliano
da Maiano e Domenico Del Tasso (1486-91). Palazzo del Capitano del
Popolo (1472-81) con notevole portale, alte bifore e balcone da
cui venivano banditi editti e ordinanze. Il Campo dei Giochi.
Il Palazzo dell'Università Vecchia. Il Collegio della
Mercanzia, sede dell'importante corporazione dei cambiatori di moneta:
affreschi del Perugino (1497-1507). Via Maestà delle
Volte e Arco Etrusco del II sec. a.C.
pomeriggio - Pozzo Etrusco, suggestiva cisterna profonda
36 metri, era il principale serbatoio idrico della città. Cappella
San Severo con i più grande affresco Trinità e
Santi di Raffaello, completata, dopo la sua morte, dal Perugino.
Via dei Priori. Torre degli Sciri del XIII sec. Oratorio
di San Bernardino: gioiello di architettura rinascimentale. La facciata
policroma, composta da grande arcata tra lesene coronata da timpano,
è opera di Agostino di Duccio (1457-1507). Chiesa romanica
di San Pietro, interno a tre navate, conserva, oltre a tele del
Perugino, due seggi e un coro ligneo dai ricchissimi intagli, considerato
tra i più belli d'Italia (1525-26). Quartiere Fontivegge.
Domenica 8 settembre
mattino – Santuario della Madonna dei
Bagni, in località Casilina, edificato nel 1687. La storia racconta
che lì, un tempo, c’era solo una fonte. Nel 1657 un uomo di Casilina
trovò per terra una tazzina su cui era dipinta la “Madonna col Bambino”.
La mise su una quercia e pregò. Tornò a casa e trovò che sua moglie
gravemente ammalata era guarita. Si deve a lui il primo ex voto: gli
ex voto portati dai fedeli e composte da centinaia di tessere di maiolica
sono ora circa 700.
Torgiano - borgo fortificato di età medievale, si trova
su un rilievo alla confluenza del Tevere con il Chiasco. E' al centro
di una fortunata area collinare densamente coltivata a vite e olivo.
Palazzo Graziani Baglioni - Museo del vino, ideato e realizzato
da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti nel 1974. Il percorso museale comprende
tre sezioni principali: il vino come alimento, come medicamento, il
vino come mito; il tutto espresso attraverso l'esposizione di attrezzi
e strumenti relativi alla vinificazione, documenti di età medievale,
ceramiche ed incisioni. Visiteremo anche il nuovo Museo dell'olio
e dell'olivo.
pomeriggio - Lago Trasimeno - Escursione all'Isola
Maggiore: ricoperta da olivi, lecci, cipressi, l'isola conserva
l'atmosfera di pace e raccoglimento che accolse San Francesco durante
la Quaresima del 1211. L'abitato di Isola Maggiore, villaggio di pescatori,
conserva case del '400, la chiesa di San Salvatore e poco lontano quella
di San Michele Arcangelo del XIV sec.
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