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Da Il Mattino di Padova domenica 15 luglio 2001 di Roberto Morello MEGLIADINO SAN VITALE. Un no secco alla «cava» nelle valli. Il consiglio comunale di Megliadino San Vitale ha approvato all'unanimità l'altra notte, al termine di una infuocata seduta, una delibera con la quale esprime il suo no all'ipotesi, prospettata nella relazione del progetto definitivo del prolungamento a sud dell'autostrada A 31 Valdastico, di individuare nei beni vallivi il sito di reperimento di materiali inerti che la costruzione dell'opera richiede. Numeri grossi, mica bruscolini: sei milioni di metri cubi, pari più o meno a 200 ettari, una ferita profonda tre metri nell'ambiente vallivo. L'ipotesi, o meglio ancora lo scenario disegnato dall'ingegner Bellasia nella relazione suddetta, viene comunque definito più interessante e innovativo rispetto all'altro scenario che prevede in alternativa l'apertura di un elevato numero di siti per il prelievo di materiali lungo tutto il percorso. In sintesi raccoglie più consensi dell'orientamento progettuale, tanto che l'intervento viene descritto non come ordinaria attività di cava bensì come «vasta operazione di recupero ambientale e di sicurezza idraulica della zona». Orientamento non condiviso dall'intera collettività. La riprova sta nella partecipazione straordinaria di pubblico alla seduta del consiglio convocata in riunione straordinaria per iniziativa in particolare del consigliere di maggioranza Giustina Rinaldo. La stessa è da tempo in aperto contrasto col sindaco al quale non ha esitato a ricordare la recalcitranza a divulgare il progetto dell'autostrada con relativi impatti sul paese. Alla seduta erano presenti anche i progettisti Piergiorgio Rizzato e Luciano Siviero, il responsabile regionale di Lega Ambiente Angelo Mancone e il tecnico incaricato dai Comuni Sandro Bonato che ha illustrato lo sviluppo della viabilità sulla rete locale disegnato nel Piano Provinciale di Viabilità. A questo proposito il consigliere di minoranza Cesare Cecchetto ha fatto inserire nella delibera un emendamento relativo alle suddette strade per impegnare la giunta ad inserirle nelle priorità per aver garantite le risorse nei tempi richiesti. Nella delibera sono state elaborate le osservazioni da inviare entro il 19 luglio al Ministero dell'Ambiente che dovrà rilasciare il certificato di impatto ambientale. |
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aggiornamento 09.02.2002 |