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Articolo apparso sul Mattino del 20 ottobre 2001 Troppi caselli e proteste Valdastico sud. Inatteso stop con richiesta di chiarimenti. MONTAGNANA. Inatteso stop con richiesta di ulteriori chia-rimenti al progetto del prolun-gamento Sud della Autostrada Valdastico. Ad imporlo è stata la Commissione del ministero dell'Ambiente che si è riunita nella scorsa settimana a Roma per prendere in esame il pro-getto dell'autostrada che attra-versa il basso vicentino e la bassa padovana fino ad appro-dare nel rodigino, a Badia Po-lesine. Tutti i sindaci di queste aree si sono trovati d'accordo sul tracciato progettato dai tec-nici dell'autostrada. Tutti o quasi, perché permane la forte perplessità del sindaco di Montegalda Carlo Zecchinato in relazione all'attraversamento della fra-zione di Colzè che l'autostrada "schiaccerebbe" addosso al Bacchiglione. Il sindaco del centro vicentino è deciso a fermare anche le ruspe se il progetto non dovesse essere modificato. Ma a influire sulla decisione della Commissione, che ha rispedito il plico pro-gettuale al Ministero in attesa di ricevere ulteriori chiarimen-ti, sono state anche le osserva-zioni inoltrate dalle associa-zioni ambientaliste, con Italia Nostra in prima fila, dai vari comitati dei cittadini e dall'Unione Provinciale Colti-vatori di Vicenza. Proprio que-sti ultimi hanno ribadito il loro dissenso per come è stata "pensata" l'autostrada, diretta più a favorire lo sviluppo in-dustriale e artigianale che a ga-rantire un maggior scorrimento veicolare. Gli agricoltori, in questo senso, hanno contestato la presenza eccessiva di caselli autostradali in particolare nella parte finale del tracciato. Tutto questo ha contribuito a rallen-tare l'iter romano del progetto, per il quale il parere della Commissione per la valutazio-ne dell'impatto ambientale è obbligatorio e fondamentale. (ro.mor.) |
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aggiornamento 09.02.2002 |