ORIENTAMENTO NOZIONI DI BASE |
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Introduzione |
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Prima di avventurarsi in qualsiasi tipo di evento fuoristradistico è sempre buona norma documentarsi accuratamente sulle difficoltà a cui si andrà incontro. Qualunque sia il tipo di manifestazione e il livello di difficoltà ci sarà sempre un punto di partenza, un percorso da seguire e un punto di arrivo. Lo strumento che indica la pista da seguire, con tutte le sue eventuali difficoltà, gli ostacoli e i punti di riferimento, è il “road-book”, una successione di note raccolte in un blocco, sul quale sono segnati i chilometri da percorrere, le distanze parziali tra un punto e l’altro e i pericoli principali, soprattutto quelli meno visibili. Il road-book viene consegnato agli equipaggi prima della partenza e bisogna subito individuare ed evidenziare le note principali ed eventualmente chiedere chiarimenti all'organizzazione se si notano punti oscuri o addirittura ambigui. Per seguire i chilometraggi con maggiore precisione nelle auto viene montato uno strumento detto "twin master" che consente di visualizzare contemporaneamente la distanza totale percorsa dalla partenza e la distanza parziale dall'ultimo riferimento scritto sul road-book, con una approssimazione di 10 metri.
Purtroppo il twin master è uno strumento che richiede una attenta taratura al veicolo, pertanto piccoli errori nel road book dopo chilometri possono diventare errori consistenti che possono portare a interpretare male qualche nota, qualche bivio... e i conti non tornano più! A volte è sufficiente annotare questi errori ed effettuare delle correzioni, a volte è necessario tornare indietro fino ad un punto certo e riprendere da li.... a volte ci siamo persi!!!! A questo punto risulta indispensabile conoscere qualche nozione di orientamento, per utilizzare nel migliore dei modi carte, bussola e riferimenti naturali.
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BUSSOLA e CARTA GEOGRAFICA |
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L'orizzonte viene diviso in 4 quadranti dai 4 punti cardinali NORD-EST-SUD-OVEST
La bussola indica il nord magnetico.
Sulla carta, il lato superiore rappresenta il nord, l’inferiore il sud, il lato destro l’est e quello sinistro l’ovest. Per utilizzarla dovete porre la bussola sulla carta, a terra, e orientarla nella direzione giusta (la parte alta verso il nord magnetico).
Partendo dalla posizione in cui ci si trova sulla carta, segnate il punto da raggiungere e, sempre con la bussola, misurate quanti gradi di variazione ci sono rispetto al nord. L’azimut o CAP è esattamente l’angolo formato dalla direzione del nord magnetico con la direzione del punto osservato. Traguardate poi il CAP stabilito con la bussola e visualizzatelo in un punto ben definito, quindi puntate verso la direzione. Ricordate di allontanarvi dal veicolo, in quanto le masse metalliche deviano la direzione dell’ago magnetico. Nel caso in cui il punto da raggiungere sia poco visibile, è utile fare un errore intenzionale, cioè puntare su una zona più facile da individuare, ad esempio una formazione rocciosa, e poi fare il punto verso l’obbiettivo finale.
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ORIENTAMENTO CON IL SOLE |
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Ricordate che le bussole possono sbagliare, mentre il sole non sbaglia mai, quindi verificate sempre la sua posizione. Il sole fornisce un orientamento sicuro, per quanto approssimativo:
sorge a est e tramonta a ovest al di sopra dell’equatore l’ombra va verso nord. La posizione del sole alle diverse ore della giornata corrisponde a quella dei punti cardinali: alle 6 del mattino il sole a levante (Est), alle 12 a mezzogiorno (Sud), alle 18 a ponente (Ovest) e così nelle ore intermedie: alle 9 sarà a Sud-Est, alle 15 a Sud-Ovest e così via.
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ORIENTAMENTO CON L'OROLOGIO |
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Si tenga presente che in 12 ore la lancetta dell'orologio compie un intero giro del quadrante, mentre nello stesso tempo il sole compie solo metà della sua evoluzione intorno alla terra (vale a dire che per ogni ora la lancetta descrive un angolo doppio di quello descritto del sole). Si disponga l'orologio orizzontale e si ponga verticalmente al centro di esso un fiammifero, uno spillo o qualcosa del genere e si ruoti l'orologio fino a che l'ombra dello spillo venga a cadere a metà dell'angolo formato dalla lancetta delle ore (quella dei minuti non interessa) con la direzione delle ore 12: in questa posizione la retta che unisce il centro dell'orologio alle ore 12 indicherà la direzione dei Nord.
PIU' SEMPLICEMENTE Si regoli sull’orologio la lancetta delle ore con il sole e si divida per due l’ora esatta. La direzione nord risulta dalla posizione delle ore reali divise per due.
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STELLA POLARE |
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Di notte e con il cielo sereno la posizione dei punti cardinali si può determinare facendo riferimento alla Stella Polare, l'unica stella che mantiene pressochè immutata nel tempo la sua posizione e che indica la direzione del Nord.
Essa fa parte della costellazione dell'Orsa Minore (o Piccolo Carro) ed è l'ultima, all'estremità del cosiddetto «timone». Per trovarla prontamente occorre cercare anzitutto l'Orsa Maggiore (o Grande Carro), composto di sette stelle facilmente individuabili. Prolungando la linea immaginaria che unisce le ultime due stelle del Grande Carro, ad una distanza apparente di 4-5 volte quella delle due stelle predette si trova la Stella Polare.
E' da osservare che nel corso della notte e lungo l'anno le due costellazioni ruotano intorno alla Stella Polare, conservando immutata la reciproca posizione
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ORIENTAMENTO CON LA LUNA |
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Con la luna piena si punta la lancetta delle ore su di essa, si divide per due e l’ora che ne risulta è esattamente coincidente con il sud.
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ORIENTAMENTO osservando la NATURA |
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L'attenta osservazione del terreno può offrire indicazioni utili ad individuare i punti cardinali, anche se non di valore assoluto: per esempio il muschio sugli alberi e sulle rocce, l'umidità maggiore, la neve residua o più abbondante e che scende a limiti più bassi, indicano il Nord; viceversa le rocce pulite ed asciutte indicano il Sud
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Pagina redatta da Jos4x4 su materiale reperito nel web |
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