‘Qualcuno mi segue’ Questo pensò Buffy. ‘Ci risiamo’ L’anno precedente a Los Angeles era stato un calvario e tutte le sue speranze su Sunnydale- che fosse più tranquilla, magari senza vampiri! – si stavano lentamente sciogliendo come neve al sole. ‘Ma possibile che non posso uscire una sera per vedere i miei amici che subito qualcuno vuole attirare la mia attenzione?’ Continuò a parlare a sé stessa, senza però smettere di camminare: se qualcuno stava cercando guai, chi era lei per deluderlo? Gli avrebbe dato pane per i suoi denti! Infatti, man mano che proseguiva, stava cercando il punto giusto per smascherare questo inseguitore così discreto: in effetti, Buffy era rimasta stupita dalla sua tattica…era certa che non le si era avvicinato mai molto e cercava di non farsi notare. Di solito, chi cercava guai, tendeva a smascherarsi o a farsi smascherare molto presto…In ogni caso, il tempo per le domande era finito: aveva trovato quello che faceva al caso suo! Un vicolo buio in cui poter tendergli un agguato…Lei continuava a parlarne al maschile, ma poteva benissimo appartenere al genere femminile, in fondo le piaceva battersi con le donne! Comunque, ora avrebbe finalmente soddisfatto la sua curiosità. ‘Eccola, sta uscendo di casa…Aveva ragione Cantastorie. È la più carina di tutte le Cacciatrici, ogni volta che la guardo, me ne convinco e rimango sorpreso e tuttavia addolorato: non dovrebbe essere permesso a una ragazza così giovane di diventare la Prescelta…Non è giusto che per questa missione così gravosa, debba rinunciare a vivere appieno la sua giovinezza, anni spensierati che non torneranno mai più…’ Angel era appostato a qualche decina di metri da casa di Buffy e appena lei fu in strada, lui le fu dietro. Un paio di volte quasi lo sorprese a seguirla e per un pelo era riuscito a celarsi al suo sguardo: era sempre stato così, da quell’assolato giorno a Los Angeles. Lui riusciva a perdersi completamente in lei, nell’osservare la sua figura esile ma che al tempo stesso sprigionava una tale voglia di vivere da mozzargli il fiato! Sempre: se solo fissava il suo sguardo su di lei, il suo cuore che non batteva più da secoli, ormai, aveva un guizzo nel suo petto e gli doleva terribilmente… Voleva aiutarla, proteggerla, anche se questo significava – il più delle volte – strisciare nel buio, alle sue spalle, senza mai palesare la sua presenza: era essenziale, non voleva complicarle ulteriormente la vita. Era già complicata anche senza di lui. ‘Complicata…ma non completa’ Buffy si fermò un attimo: mentre studiava l’agguato, questa frase si era insinuata nei suoi pensieri…Cos’era adesso questo senso di insoddisfazione ed inquietudine? La sua vita non era male….certo, a parte i vampiri e i demoni. Lei era appena sparita dietro l’angolo e un vago senso di inquietudine l’aveva pervaso dalla cima dei capelli alla punta dei piedi. Appena non la vide più, restò come paralizzato: un’urgenza terribile stava prendendo il sopravvento in lui, che però cercò di dominarsi. ‘Ma che succede? Devo calmarmi o mi farò scoprire…Dovrei tenere la mente lucida ma ogni volta che la vedo…che la sento…il mio cuore morto sembra impazzire e così tutto il mio essere. Ma devo riuscire a smettere di pensarla: non potrei mai diventare parte della sua vita, non se lo merita.’ Pensando a tutto ciò, si avvicinò cautamente al vicolo in cui Buffy era sparita, mentre la sua inquietudine aumentava: questa volta, però, riuscì a dominarsi abbastanza da non rimanere lì bloccato ma iniziò ad ispezionare lentamente la stradina…Era certo che nessun altro essere la stesse seguendo, ma non voleva correre rischi… TUMP! Un forte colpo alla schiena lo fece finire per terra…Ecco, tutto si sarebbe aspettato, tranne questo: di essere atterrato dalla più giovane delle Cacciatrici…Bel modo di non farsi scoprire!!! ‘Ci siamo…voglio proprio vedere chi sei, caro il mio curiosone!’ Un rapido volteggio e finalmente riuscì ad a atterrarlo…e non appena riuscì a vederlo, restò molto sorpresa: un ragazzo! Il suo inseguitore era un ragazzo!!! ‘Brava, Buffy, davvero bel modo di socializzare!’ Dopotutto, però, quella era Sunnydale e lui poteva benissimo non essere quello che sembrava, anche se…Qualcosa si era insinuato nei suoi pensieri: ma come poteva esserle familiare un ragazzo che non aveva mai visto prima? Tutto questo le stava creando confusione ed era l’ultima cosa al mondo di cui aveva bisogno ora. Per cui, messala da parte, si concentrò su di lui. Beh, per lo meno era affascinante…molto…AAAAAARGHHHH!!!! ‘No, così non va bene……concentrazione, ecco quello che ci vuole……….’ “Signorina, qualche problema?” E regola numero due delle Cacciatrici, mai far capire all’avversario cosa hai in testa! “Sì, c’è un problema: perché mi stai seguendo?” Certo che concentrarsi non era proprio la cosa più facile del mondo, con due occhi come i suoi che ti guardano così fissamente…“So cosa pensi, ma non preoccuparti...Io non mordo!” Uhm….adesso sa anche dei vampiri? La cosa si stava facendo interessante: non erano molti quelli che sapevano dell’esistenza di questi esseri, e il più delle volte non era gente che avrebbe voluto frequentare, normalmente, almeno…Mentre si rialzava, Buffy lo stava a guardare con uno sguardo penetrante, cercando di capire da che parte stesse questo bel fascinoso…ma non era una cosa così facile: i suoi occhi erano sì penetranti, ma emanavano al tempo stesso una tale tristezza e solitudine da gelarle il cuore in petto. Ma ora doveva capirci qualcosa di più… “La verità è che credevo fossi più alta o più grossa, muscolosa…però sei piuttosto agile!” ‘Ma bene….adesso si mette anche a fare l’ironico…….’ Buffy si stava spazientendo: anche se, l’iniziale curiosità non si era placata, stava provando un turbinio di sentimenti che la mettevano fortemente a disagio…naturalmente, tenne tutto ciò solo per lei. “Che cosa vuoi?” “Voglio quello che vuoi tu” ‘Uhm…anche indovino, adesso….qui si sta facendo sempre più interessante…’ E visto che con le buone sembrava non ottenere nulla, Buffy provò l’arma che più l’aiutava, nelle situazioni difficili…il sarcasmo. “D’accordo…E io che cosa voglio?” Lui si avvicinò un poco al suo viso, tanto che un brivido le percorse la schiena, dandole una piacevole sensazione di…in effetti non lo sapeva nemmeno lei di cosa, ma di sicuro era piacevole! “Ucciderli……ucciderli tutti!” “Spiacente, risposta errata, ma ha vinto lo stesso una fornitura per un anno di cera per pavimenti…Voglio solo essere lasciata in PACE!” “Credi ci sia una possibilità di scelta ormai?” Gli aveva voltato le spalle per cercare di togliersi da quella conversazione che la stava agitando un po’ troppo, per i suoi gusti…quello che voleva, ora, era solo raggiungere i suoi nuovi amici al Bronze, e cercare di ambientarsi. “Sei di fronte alla bocca dell’Inferno…che sta per spalancarsi……attenta a non voltare le spalle” Nel dirle queste parole, il suo tono era mutato, da provocatorio a serio, estremamente serio: aveva estratto una scatoletta blu dalla sua giacca e gliela aveva tirata: i suoi riflessi gliela avevano fatta afferrare senza nessun problema, e mentre la teneva in mano, era più che mai confusa: chi era questo misterioso, affascinante ragazzo che la stava mettendo in guardia davanti a un non ben identificato problema? Voleva scoprirlo, scoprire tutto di lui…dal primo momento che i suoi occhi si erano posati su di lui, un misto di curiosità e attrazione l’avevano pervasa, e man mano che il tempo passava, aumentavano dentro di lei. “Devi essere pronta…” “Per cosa?” ‘Rieccolo con il gioco degli indovinelli…’ “Per il Raccolto” Ed ecco di nuovo quel suo sorriso che, da subito, le aveva fatto sobbalzare il cuore…Doveva calmarsi: lei era la Cacciatrice, la Prescelta, e da lei ci si aspettava non meno di un comportamento degno, responsabile e giusto. Riassumendo, tutto il contrario di quello che stava provando adesso. Ma doveva sapere… “Tu chi sei?” Doveva… “Diciamo che…sono solo un amico” Va bene: una cosa era ormai chiara…Non le avrebbe rivelato chi era. E un senso di delusione sostituì la curiosità che fino ad allora l’aveva quasi sopraffatta. Aveva iniziato ad allontanarsi, in silenzio, con quell’aria che attirava Buffy in modo incredibile…Forse era per quell’espressione triste, sola, che aveva sul viso…e anche per il suo bell’aspetto… “Già, ma forse io non lo voglio, un amico!” Al che, si era girato a guardarla, ma stavolta sul suo viso, Buffy poté leggere una leggera malizia prendere il posto della solitudine e tristezza…Un guizzo nei suoi occhi la paralizzò, e la elettrizzò. “Non ho detto di essere amico tuo……” Al che, le rivoltò le spalle e si allontanò fino a sparire dalla sua vista. Buffy rimase da sola nel vicolo, in piedi dove lo aveva visto sparire nel buio: ora, un altro tipo di curiosità aveva preso il sopravvento…e cioè, la scatoletta: voleva sapere cosa conteneva, e che metodo migliore c’era se non aprirla? Il contenuto la sorprese: una fulgida croce argentata brillava al suo interno…la prese in mano, e la sensazione di freddo che le comunicò, le fece tornare la sensazione di tristezza che aveva provato da quando aveva fissato i suoi meravigliosi occhi marroni. Una cosa era certa: quell’incontro l’aveva confusa, in un modo che non si sarebbe aspettato…In fondo, aveva già conosciuto bei ragazzi e mai l’avevano turbata a tal punto. No, la cosa andava oltre: il suo cuore era stato toccato dal suo sguardo, aveva saputo aprire una porta in esso ed entrarci pian piano, in punta di piedi. Mentre aveva la croce in mano, si stava chiedendo se l’avrebbe mai più rivisto, e soprattutto…quando. Ecco, aveva fatto quello che più doveva evitare: non poteva piombare nella sua vita così…… Si era parzialmente scoperto, ma era riuscito a fare quello che più gli stava a cuore al momento. Avvisarla del pericolo imminente. Temeva che non fosse sufficiente, ma almeno aveva fatto qualcosa. Non poteva restare con le mani in mano quando sapeva che il Maestro sarebbe potuto risorgere da lì a poche ore…mettendola in grave pericolo. No! Doveva fare qualcosa… Si stava lentamente avviando verso la sua casa, ma mentre camminava alla luce della luna – la sola luce naturale che ormai gi fosse concesso di vedere – non riusciva a togliersela dalla mente. Già da un anno era ormai la stessa storia: ogni volta che le era stato vicino per vegliare su di lei, non era poi stato capace di eliminarla dai suoi pensieri. Buffy. Solo Buffy riempiva le sue notti solitarie: era lei che gli dava conforto nei suoi sogni, e sempre lei riempiva la sua non-vita, solo con la sua presenza. Era diventata la sua ragion d’essere, di questo ne era ben conscio, ed era grato al cielo, o a chi per esso, che gli fosse stato permesso anche solo di incrociare la sua strada. Finalmente, rimuginando, era arrivato a casa: lentamente, entrò e – senza neanche cambiarsi – si gettò sul letto: ma fu incapace di dormire. L’unica cosa che gli riuscì di fare fu pensare a lei, ai suoi dolci occhi grigi, alla sua voce che lo pungolava, alla sua figura che lo dominava…Fu con questi pensieri che, senza neanche accorgersene, calò in un sonno sereno, per la prima volta da molto, molto tempo. Tutto sommato la serata non era andata poi così male: certo, aveva lasciato che i vampiri prendessero la sua nuova amica Willow, ma era riuscita anche a liberarla, quindi era abbastanza soddisfatta del suo operato...anche se c’era sempre Jessi da andare a salvare, ma era ottimista, sarebbe sicuramente riuscita a sottrarlo alle loro grinfie. Era riuscita a rincasare senza farsi scoprire da sua madre e questo le aveva fatto terminare la nottata in maniera ancora migliore. Si preparò per andare a letto, ma una volta distesa, al buio, l’unica cosa che riuscì a fare fu di pensare al bel tenebroso che le aveva dato quello strano avvertimento, che aveva infiammato il suo serafico Osservatore… Continuava a pensare ai suoi occhi, al suo sguardo così solo, triste…Anche se non era più con lei, il solo pensiero del suo sguardo continuava ad attirarla…Non riuscì a pensare ad altro, fino a che la stanchezza prese il sopravvento sull’eccitazione della serata e la fece piombare in un sonno tranquillo, costellato di sogni dolci, in compagnia del bel sconosciuto. Com’era dolce sognare di lui…