GIGANTI
Nel 1577 a Willisau, nel cantone di Lucerna, venne alla luce uno
scheletro dalle ossa enormi. Le autorita' della zona si affrettarono a convocare
una commissione di esperti capeggiata dal famoso anatomista elvetico Felix Plater,
di Basilea. Gli studiosi rimasero perplessi, ma dinanzi al parere del grande
specialista chinarono il capo. Plater dichiaro' che si trattava senza ombra
di dubbio di resti umani, nonostante la loro mole fosse alquanto insolita. Lo
scheletro era incompleto ma l'anatomista lo ricostrui' sulla creta: ne risulto'
il disegno di un titano alto 5,80 metri! Si battezzo' "il gigante di Lucerna"
e le sue ossa furono orgogliosamente esposte in una sala del municipio. A Glozel,
presso Vichy, in Francia, sono ammirabili impronte di mani gigantesche risalenti
a 10.000 anni fa. Recentemente scheletri di 2,8-3,1 metri sono stati rinvenuti
da antropologi sovietici nella regione caucasica. Visse dunque una razza di
giganti?
Ne parlano in maniera chiara sia la Bibbia (I Libro dei Re 17, 4-51),(Genesi
6,1-4)(Libro dei Numeri 13, 21-29;32-33), che il Mahabharata, sia i testi sacri
thailandesi che quelli di Sri Lanka, sia le storie egizie che quelle irlandesi
e basche. Anche in America le tradizioni relative ai titani non mancano. Per
esempio ne da' notizia il "Manoscritto messicano di Pedro de los Rios",
in cui si legge: "Prima del diluvio che si verifico' 4008 anni dopo la
creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata dagli Tzocuillixeco, esseri
giganteschi...". Sappiamo inoltre che gli spagnoli di Hernan Cortes sbarcarono
in America e appresero dai saggi indigeni di come "un tempo esistessero
uomini e donne di statura molto alta...".Gli furono mostrate ossa gigantesche
fra cui "un femore alto come un uomo di normale statura" che Cortes
spedi' al suo re. Le leggende sui giganti abbondano attorno al Lago Titicaca
e molte di esse affermano che essi si trasferirono al sud. I loro discendenti
dovettero popolare fino a qualche secolo fa la Patagonia, e il suo scopritore,
Magellano, li incontro' piu' volte. E' scritto dello incontro con uomini "cosi'
alti che le teste dei membri dell'equipaggio arrivavano a malapena alla loro
cintola e la loro voce era quella di un toro...". Particolari analoghi
sono riscontrabili nei racconti di altri noti navigatori come Drake, Hernandez,
Knyvet e de Weert.