I RAGAZZI DELLO ZOO DI INGEGNERIA
(by CHENGRA)
1^ PUNTATA: I FALSI GENI
Sono una delle specie più numerose: a lezione ti riversano il loro
sapere, sfoggiando conoscenze che vanno dai computer al cinema, dai reattori
a fissione all'antico greco.
Dicono di essere dei superesperti di sistemi integrati, di essere dei grandi
sistemisti, veri e propri progettisti di informatica; sostengono di stare
lavorando alla creazione di un videogioco con cui faranno un mucchio di soldi.
Vogliono far credere di essere tra i migliori del loro corso, visto che ritengono
di sapere qualsiasi linguaggio informatico e di saper parlare in uno scorrevole
codice binario.
Non date loro retta. Misteriosamente vengono bocciati agli esami che per loro
dovrebbero essere i più facili, sostenendo di essere stati vittime
di una congiura organizzata dal prof., adducendo le scuse più cretine
(non funzionava il computer).
Diffidate di loro. Sempre.
Se ne conoscete qualcuno, state al loro gioco e fate finta di credere a ciò
che dicono; non mostratevi scettici, altrimenti vi riverseranno addosso una
montagna di false conoscenze.
Se invece vi riconoscete anche solo parzialmente in questo ritratto, cercate
di fuggire dalla vostra triste realtà e cambiate specie animale.
2^ PUNTATA: I TOPI
Li puoi riconoscere anche solo dalla fisionomia della testa:
hanno la testa allungata, gli occhiali sul naso, gli occhi piccoli. La loro
schiena curva e le mani rachitiche ti fanno avere solo una piccola percezione
del tempo che hanno trascorso sui libri e davanti al computer. La loro vita
li ha deformati fisicamente. Sono per lo più una razza solitaria: arrivano
a lezione presto e timidamente prendono posto sulla sedia da cui non si schioderanno
più per alcune ore. Quando camminano stanno gobbi, sono silenziosi
e squittiscono di tanto in tanto. Non hanno una vita sociale: quando arrivano
a casa si mettono sui libri e lì rimangono finchè non vanno
a letto, dopo aver mangiato un pezzo di formaggio.
squit squit
3^ PUNTATA: GLI SCOPPIATI
Sono i più strani ed eccentrici di tutti: bravissimi all'università
e veri e propri appassionati di ciò che studiano: non parlano d'altro
se non di ciò che stanno studiando e, non appena finiscono un corso
e ne iniziano un altro, i loro discorsi si focalizzano sui nuovi contenuti
delle lezioni. Sono una razza abbastanza numerosa e variegata: ritengo perciò
che sia meglio suddividerli secondo eccentrismo crescente in:
4^ PUNTATA: GLI INTOCCABILI
Sembrano ragazzi normalissimi (il che è molto strano nell'ecosistema
ingegneristico): sono allegri, hanno amici e a volte anche la ragazza, vengono
sempre a lezione. Sono così normali che pochi si accorgono della loro
esistenza (eccetto i loro amici). Non si fanno notare non perchè stanno
nascosti, ma per la loro apparente normalità: durante la lezione non
intervengono mai, non fanno alcun rumore e non si fanno riprendere mai dal prof.
Non hanno nessuna espressione in volto e la loro fisionomia è totalmente
anonima. Solo pochi eletti sanno come si chiamano. Ma ecco, quando escono i
risultati di un qualunque esame, che i loro nomi si trovano in alto, tra chi
ha preso il massimo (nel caso di una lista ordinata decrescentemente in base
al voto), o mescolati con le altre bestie (nel caso di una lista ordinata alfabeticamente).
I loro nomi, come i loro volti, sono totalmente normali e quindi impossibili
da ricordare senza annotarseli.
Si mescolano tra la folla, danno un'occhiata rapida alla lista e si allontanano
in silenzio, tra le imprecazioni dei falsi geni che, urlando, danno la colpa
del proprio fallimento alla inesperienza del prof, gli squittii dei topi, che
rosicchiano in un angolo e in gruppo un po' di gorgonzola, e il casino fatto
dagli scoppiati (pazzi furiosi) che, indossato un caschetto, se ne vanno via
in rollerblade. Gli Intoccabili si allontanano, scomparendo all'orizzonte contro
il sole che tramonta, mentre tutti si chiedono chi possano essere quei geni
che prendono sempre trenta, e fanno congetture credendo che possano essere il
tipo in prima fila con gli occhiali e la parlata strana e quel ragazzo con i
capelli lunghi che viene sempre presto la mattina in skateboard. Ma si sbagliano,
e non indovineranno mai.