LA VOCE DEL VISO

Re Re Sol La4

Per insignificanti movimenti tanti e tanti il volto è tutto

Re Sol La4

E tutto sta raccolto sopra il tuo bel volto. Lingua che sei straniera

Re Sol La4

E non si sa se vuoi che io ti distingua dalla mia o se mia lingua ti finga.

Sol La

Bocca di gradazioni intera gamma dalle predilezioni alla maniera amara.

Re Sol La4

Bocca che mi sei cara appena appena schiusa quando armatura in te

Re Sol La4

Quella fessura è un dissuadendo le svariate forme labili d’espressione

Sol La

Per tentativi ed approssimazione. Ed il tuo volto è tutto nel momento in cui

Sol La

Passando sopra alla tua immagine della quale è troppo facile dire che in superficie

Re Sol La4 Re Sol

Affiori l’anima passando sopra alla tua immagine invece Ci si vede intraducibile l’estraneità al lavoro.

La4 Sol La

Ché il volo è tutto ma non è del corpo al quale pare unito.

Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re Sol La

Il corpo contentando il senso della nutrizione e il viso l’ascensione l’assolvenza dell’inappetenza

Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re Sol La

Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re

Perché un bel volto bello se lo si può guardare è un disimparare del mondo questo e quello.

Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re Sol La

Re Sol La Sol La

Così ci s’innamora di un viso in cui l’estraneità lavora.

Sol La

Il corpo segue come un testimone casalingo e familiare di questa apparizione

Re Sol La4

In su la cima. Quest’opera sensibile il tuo volto che si manifesta

Re Sol La4

ed è oltre l’ordine della natura. E come tutti i portenti tende a scomparire

Sol Re

più cerchi di tenerlo a mente e nelle spire dei ritrovamenti portentosi.

Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re Sol

E la voce del viso allora nemmeno ricorre ai miracoli

La Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re Sol La

Non un riso un pianto non una smorfia densa d’oracoli.

Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re Sol La

Ma dà senso quella voce a un solo volto che sotto il mio

Re Sol La Re Sol La Re Sol La Re

Rotola si ferma freme alle mie mani preme

Sol La Sol La

Perché lo riporti in cima in vetta al suo sistema dei piaceri.

Re Sol La4

Secondo un canone un precetto ed una disciplina

Re Sol La4

Che inumidisce i capelli e per discrezione stende un velo di madore sulla pelle.

Sol La

Ti spadroneggia allora il tuo godio disincantato in quanto più è restio

Sol La

Al racconto lenitivo al riassunto giulivo. E non è riso appunto

Re Sol La4

E non è il pianto il tuo perché racconto è il riso e pianto il suo riassunto.

Re Sol La4 Re Sol La (x16) Re

Sul viso la sintassi non ha imperio non ha nessun comando.

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