EGON SCHIELE
BIOGRAFIA
Egon
Schiele nacque in Austria, a Tulln sul Danubio, nel 1890. Il suo primo periodo
artistico fu fortemente influenzato dall'arte dell'Estremo Oriente, dallo
Jugendstill di Ferdinand Holder e, soprattutto, dall'incontro con Gustav Klimt
nel 1907. Klimt, infatti, lo introdusse nella sua Secessione di Vienna,
formandolo sul piano figurativo, al linearismo geometrico e tortuoso, altamente
decorativo e astrattizzante; a questo periodo appartengono "Danae"
e "Ritratto
di Gertrude Schiele I".
Schiele tuttavia, si staccò presto dalla Secessione per avvicinarsi
all'Espressionismo; in particolare conobbe da vicino l'opera di Vincent Van Gogh
nel 1909, grazie ad un suo amico che aveva acquistato la "Camera
dell'artista ad Arles".
La grande influenza dell'artista olandese si rese visibile soprattutto nella
"Camera
dell'artista a Neulengbach"
e nei "Girasoli".
Comunque Schiele interpretò liberamente l'Espressionismo, dando vita ad uno
stile molto personale e non catalogabile.
Fino al 1912 visse un periodo di grande attività artistica, dedicandosi ai
ritratti di bambini, ai nudi erotici ed ai paesaggi; a questa fase appartengono
"Bambine",
"Due
bambine",
"Eros",
"Nudo
femminile con capelli neri",
"Autoritratto con vaso nero e dita divaricate". Tuttavia la convivenza
senza matrimonio con Wally Neuzil e la presenza di numerosi bambini nel suo
atelier scandalizzarono i bigotti abitanti di Neulengbach; nel 1912 Schiele
venne arrestato con le accuse di violenza sessuale su una bambina e rapimento di
una minorenne. L'accusa di rapimento si risolse velocemente poiché si trattava
di una giovane viennese fuggita di casa di sua spontanea volontà; per l'accusa
di libidine, Schiele dovette subire un periodo di carcere in attesa del
processo. Infine l'artista fu prosciolto per volere degli stessi genitori della
bambina, ma la tensione e la paura che egli provò quei giorni in cella sono
testimoniati da tredici acquerelli.
Nel 1915 Schiele venne arruolato nell'esercito e poco prima di partire, sposò
Edith Harms, nonostante non fosse stato mandato al fronte, l'artista penò molto
la vita di caserma, almeno fino al 1917, quando fu trasferito all'Imperial Regio
Instituto per i Consumi di Vienna. Lì Schiele rimase fino al 1918 dedicandosi
all'organizzazione di mostre ed entrando in contatto con vari mercanti d'arte.
Nel 1918 fu mandato a Museo Militare di Vienna dove dipinse le sue ultime opere
"La
famiglia"
e "Edith, la moglie dell'artista".
Egon Schiele morì a Vienna nel 1918, tre giorni dopo la scomparsa della moglie
incinta, per un'epidemia d'influenza spagnola.
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