
La
Gilda dei Maghi
La Gilda dei Maghi è un Ordine che si prepone di
riunire tutti coloro che amano e vogliono seguire i sentieri dell’Arte
Arcana, approfondendone la conoscenza. La sua struttura piramidale
consente alla gilda una notevole flessibilità e capillarità, in un
sistema in cui le informazioni e i compiti vengono ripartiti e suddivisi
con precisione ed esattezza.
Chiunque aspiri a conoscere la Magia e i suoi
segreti, verrà introdotto e accompagnato lungo questo cammino da Tutori e
Maestri che gli saranno affidati nel tempo, in modo che venga data
all’aspirante la possibilità di imparare e osservare da diverse fonti
il controllo dell’Arte, al fine di raffinare il proprio.
L’Ordine è altresì diviso in tre ordinamenti, tre Vesti
rispecchianti i diversi allineamenti morali; le Vesti Bianche, Rosse e
Nere, rispettivamente votate alla Luce, all’Equilibrio e alla Tenebra.

Le
Tre Vesti

Precetti
Delle Vesti Bianche
Coloro che indossano la Veste Bianca sono persone che hanno scelto la
strada più luminosa e chiara per giungere alla saggezza e alla conoscenza
che si ricerca tramite l’Arte arcana.
Sono integri e onesti e la loro mente è virtuosa e retta: essi ragionano
sempre prima di compiere un’azione sulle possibili conseguenze e sugli
imprevedibili effetti.
I Bianchi mettono a servizio della Sacra Arte la propria vita, essendo
consci di essere scelti da Essa e di non poterla manipolare a proprio
piacimento. La mentalità dei fruitori bianchi è limpida ma allo stesso
tempo complessa. I loro scopi a volte sembrano prevedibili agli occhi
della gente comune; in realtà lo sono molto poco, poiché ogni scelta e
valutazione è fatta dopo un attento ragionamento e spesso i maghi bianchi
possono rivelarsi del tutto imprevedibili nelle loro decisioni. La cosa
che per loro più conta è la Magia. La certezza di impiegare ogni proprio
pensiero e idea per il progredire della Somma Arte è alla base della
scelta di ogni veste Bianca.
I Maghi Bianchi sono figure contrastanti e non generalizzabili, essi
possono apparire solari e allegri, sorridenti e pronti a offrire in ogni
momento il proprio aiuto, ma possono anche essere misteriosi, solitari e
di poche parole.
Il punto comune delle vesti bianche è nel loro uso
della Magia e nello scopo che di essa fanno. Essi, nonostante le
differenze caratteriali riscontrabili, scelgono di servire il Bene e il
suo avanzamento mediante lo studio e l’uso della propria arte. Per il
bene sempre si schierano, prendendo a volte decisioni che possono
lacerarli perché dure e dolorose. I maghi bianchi preferiscono in linea
generale evitare l’attacco diretto, ma se persuasi della sua necessità,
essi non esiteranno ad utilizzarlo. Le uniche armi in possesso di un Mago
Bianco sono l’intelligenza e l’Arte. Difficilmente egli opterà per
l’uso di armi differenti, ma in quel caso, gli è concesso di portare
con se, come ultima difesa, una pugnale d’argento e un bastone. Le sue
parole sono ponderate e sagge, e il suo atteggiamento verso gli altri
cortese e non invasivo. Gentile e dignitoso, il Bianco raramente mostra la
propria debolezza emotiva. Egli non cede alla rabbia, all’irritazione o
alle passioni eccessive. Quando non può evitare di farlo però, la sua
ira spaventa molto più di quella di chiunque altro, e la sua reazione fa
retrocedere il nemico più temerario.
I Maghi Bianchi sono spesso interpellati e consultati grazie alla loro
profonda conoscenza di incantesimi tesi al Bene e di natura protettiva e
alle loro profonde doti di preveggenza.
Precetti
Delle Vesti Rosse
E’
sempre stato rimproverato alle Vesti Rosse di avere grandi limitazioni
nell’intervento ed alcuni si sono spinti a dire, in tempi remoti, che le
Vesti Rosse sono costantemente indecise e perdono tutto il tempo a pensare
invece che agire. Altri dicono che le Vesti Rosse sono imbelli, sono
esistiti stolti che dicono siamo persino vigliacchi…ma nessuno di questi
pensieri ha mai fatto presa sulla mente del Mago dalle Vesti Rosse. In
realtà chi segue Lunitari ed i suoi precetti sa che si assume il compito
più difficile immaginabile e che noi siamo semmai coloro che hanno fin
troppa libertà d’azione. Ciò necessita chiaramente che tale libertà
d’azione sia preceduta da un’attenta riflessione onde seguire sempre
la via più indicata per i fini che ci prefiggiamo. Infatti, anche se a
volte non è facile, la mente addestrata di un Mago riesce quasi sempre a
scomporre una situazione sufficientemente da dire ove stiano le Forze
della Luce e quelle delle Tenebre. Questo è un compito difficile, è
vero, ma una volta svolto coloro che sono Maghi ma non vestono le Vesti
Rosse hanno la via spianata su che cosa scegliere. La Veste Rossa non ha
questa facilità, deve altresì ulteriormente riflettere, e con grande
attenzione, poiché il suo scopo non è la difesa delle Forze della Luce
come per una Veste Bianca, neanche lo è l’appoggio delle Forze delle
Tenebre o comunque della parte che porti più profitto personale, come per
la Veste Nera, bensì è la difesa dell’Equilibrio tra le due forze e
l’evitare che una delle due prenda troppo il sopravvento sbilanciando la
situazione. L’azione seguirà naturalmente, sebbene debba scaturire
dall’attenta analisi della situazione, e sarà comunque portata avanti
una volta che si sia stabilito nella mente il corso che debba seguire per
portare maggior vantaggio alla causa che si difende. Le uniche armi
in possesso di un Mago Rosso sono l’intelligenza e l’Arte.
Difficilmente egli opterà per l’uso di armi differenti, ma in quel
caso, gli è concesso di portare con se, come ultima difesa, una pugnale
d’argento e un bastone
Precetti
Delle Vesti Nere
I Maghi
dalle vesti Nere sono figure enigmatiche e misteriose.
Coloro che
indossano la Veste Nera sono persone che hanno scelto la strada più
oscura e misteriosa per giungere al potere che l'Arte offre. Sono malvagi
e la loro mente è perversa, contorta: non hanno scrupoli e quando
incontrano un ostacolo davanti a loro, di qualunque tipo, cercano il modo
più rapido per eliminarlo. Essi padroneggiano le energie più oscure,
plasmano le energie della Trama a loro piacimento e le usano per i propri
scopi. I Maghi Neri sono figure inquietanti e diaboliche: usano la loro
intelligenza per tessere inganni, amano creare nella mente di coloro che
sono tanto sfortunati da imbattersi in loro profondi dubbi e trovano
piacevole giocare con le menti altrui, portando chi vogliono a realizzare
i loro scopi. Pochi stringono amicizia con un mago nero, ma quasi nessuno
è davvero al sicuro dalla loro perfidia. La mentalità dei fruitori neri
è assai complessa. Quando si ha a che fare con uno di loro, solo due cose
sono certe..ogni cosa che faranno la faranno per se stessi e rappresenterà
per loro un qualsivoglia vantaggio. L'unica cosa che per loro davvero
conta è l'Arte. Questi, sono gli unici due punti che rappresentano un
assoluta certezza in Ogni Mago dalle Vesti Nere. Tutto il resto, è un
mistero, in quanto per loro, mentire è uno sfizioso gioco che spesso
porta a dei risultati interessanti.
Per le vie
delle città, sovente i maghi neri si presentano come tetre e silenziose
figure. Amano osservare ed usare toni pacati, parlare quando è necessario
e, se disturbati, sono spesso velenosi ed acidi, senza mai, comunque,
cadere nella volgarità e nell'offesa. Sanno essere pungenti e provocatori
con le parole, irritanti e spesso riescono facilmente a farsi odiare.
Generalmente, non amano dar sfoggio delle loro abilità e, coloro che
riescono, risolvono ogni avversità prediligendo l'uso di una lingua
tagliente a quello di un potente incantesimo. Ma loro sono anche capaci di
indicibili prodigi. Un mago nero è comunque un fruitore e, come tale, può
accedere alle Energie della Trama che sovente trasforma in pericolosi
incantesimi. Questo tipo di maghi, oscuri e malvagi, predilige in genere
incantesimi di attacco, appariscenti o meno, che causano un danno
all'avversario.. Talvolta, alcuni preferiscono dedicarsi a quelle
discipline che studiano e controllano la mente.
Solo chi
possiede una forte forza di volontà può intraprendere l'oscuro cammino
che porta alla magia nera. Essa è Potente, ma anche pericolosa e se non
si riesce a contenere e controllare il suo Potere, si rischia di divenirne
schiavi; per questo Il Mago Nero non usa l'Arte a caso, ma egli tende ad
usarla solo quando si rivela estremamente necessario il suo utilizzo. Il
Mago Nero è alla continua ricerca di Potere per soddisfare la propria
ambizione. Le uniche armi in possesso di un Mago Nero sono
l’intelligenza e l’Arte. Difficilmente egli opterà per l’uso di
armi differenti, ma in quel caso, gli è concesso di portare con se, come
ultima difesa, una pugnale d’argento e un bastone
Sommo
Evocatore della Torre dell’Alta Stregoneria

Dall’alto della Torre dell’Alta Stregoneria, con
l’approvazione e l’ausilio delle divinità della Magia, siede il Sommo
Evocatore. Egli è il Mago più potente dell’Ordine tutto, supremo
studioso e conoscitore delle arti arcane, colui che più di tutti si è
addentrato nella conoscenza del misterioso campo che è la magia. A lui
sono aperti i segreti delle biblioteche, le pergamene e gli studi dei suoi
predecessori; e da generazione in generazione, a lui è passata la chiave
che apre il laboratorio alla sommità della Torre, dove custoditi sono il
Portale e il Supremo Tomo dell’Arcana Arte.
La sua autorità è riconosciuta da tutti i
componenti dell’Ordine, le sue decisioni e la sua parola sono legge.
Egli comanda la gilda e la guida, dall’alto della sua superiore
saggezza, attraverso lo studio e il miglioramento.

Custode
delle Chiavi della Torre dell’Alta Stregoneria

Il Custode delle Chiavi è un Arcimago di alto
livello, superiore in saggezza e abilità magica persino ai Capi dei tre
Ordini. In assenza del Sommo Evocatore, egli ha il fondamentale compito di
farne le veci, prendendo le redini dell’Ordine e assumendo non
solo gli incarichi e il potere, ma anche la responsabilità di gestirli in
nome dell’Arcimago Supremo.
In presenza del Sommo, il Custode delle Chiavi della
Torre ha l’ugualmente importante compito di assisterlo nelle decisioni e
nell’amministrazione quotidiana della Torre e dei suoi Maghi, e di
provvedere a mantenere contatti e alleanze con le Gilde e le Associazioni
esterne.

Capo
dell’Ordine della Veste Bianca, Rossa e Nera
I Capi delle Vesti Bianche, Rosse e Nere sono gli
Arcimaghi più potenti e abili votati rispettivamente alle tre differenti
divinità, nominati dal Sommo Evocatore per dirigere gli Ordini votati al
Bene, all’Equilibrio e alla Malvagità; questi possiedono piena
autonomia decisionale per quanto riguarda le questioni di carattere
pratico che interessino prettamente la loro Veste di competenza, salvo poi
riferire all’Alto Consiglio e al Sommo le decisioni prese. All’interno
della propria Veste, sono vere e proprie figure carismatiche di potere, i
cui ordini non possono essere in alcun modo trasgrediti.

Shalafi
Gli Shalafi sono i maestri dell’Ordine dei Maghi.
Il loro compito è importantissimo, infatti è loro obbiettivo trasmettere
le conoscenze teoriche di magia alle nuove leve, contribuendo a formare
dei nuovi maghi. Agli Shalafi è assegnata la cura e la preparazione degli
Allievi, nuovi iscritti alle scuole di Magia selezionati dopo accurati
esami e prove per diventare la futura classe di potenti Maghi.
I Maestri, intransigenti nelle loro dure lezioni, si propongono
anche di modellare e forgiare il carattere e il comportamento del Mago,
delucidando ciò a cui il giovane studente dovrà prepararsi a superare,
mostrando i sacrifici e le soddisfazioni che la Magia porta a compiere.
Tre sono gli Shalafi dell’Ordine, uno per ogni luna che brilla nel cielo
di Krynn.

Iniziatori
ai Misteri delle Antiche Rune
Gli Iniziatori agli Arcani Segreti della Magia, sono
Arcimaghi che affiancano il Sommo Evocatore e l’Alto consiglio nella
gestione dell’Ordine,rivestendo cariche particolari e importanti
compiti. Essi vengono scelti dall’Alto Consiglio per adempiere a doveri
differenti come il Legato, responsabile dei rapporti diplomatici
con l’esterno della gilda. Abile politico e valente analista, il legato
mantiene una fitta rete di rapporti con le altre gilde, assicurando una
certa stabilità politica all’Ordine. Riferisce direttamente al Conclave
o All’Alto Consiglio, a seconda del carattere di riservatezza della
questione di volta in volta trattata. L’Esaminatore è un’altra
figura di rilievo e importanza, in quanto a lui è affidato l’esame e la
selezione degli Allievi, valutandone mentalità, scopi, carattere e
comportamento. Insieme agli Shalafi e ai Capi delle Tre Vesti,
l’Esaminatore si occupa anche di affidare un Allievo, una volta passato
al livello superiore di Apprendista, a un Tutore della stessa veste che lo
accompagnerà poi durante tutto il lungo percorso per prendere le Vesti di
Mago, assicurando una certa continuità nella qualità e nel processo
didattico. Riferisce direttamente al Conclave, pur riservandosi la facoltà
di riferire privatamente delle questioni minori con i Capi delle Vesti.
Il Bibliotecario è il responsabile
dell’enorme bagaglio di conoscenze e segreti custoditi nella biblioteca.
Di sua competenza sono sia la cura materiale dei volumi sia la
sorveglianza del contenuto degli stessi: incantesimi troppo potenti nelle
mani di un giovane mago inesperto potrebbero causare danni irreparabili.
Riferisce direttamente al Conclave o, in casi eccezionalmente gravi, al
Sommo Maestro. A lui è affidato il continuo aggiornamento e
perfezionamento della Torre dei Maghi. < sito internet > Lavorando a
stretto contatto con il Bibliotecario, la Cantatrice d’Incanti è
la redattrice delle imprese dell’Ordine. Questa, arricchisce di volta in
volta la biblioteca dei resoconti degli avvenimenti e delle avventure che
si succedono nella Torre o nelle città esterne a questa.
Ultimo ma non di minore importanza, il ruolo dell’Inquisitore.
È il responsabile della sicurezza interna della gilda. Mantiene
l’ordine e la disciplina, con un occhio particolare agli Allievi e
Apprendisti che, giovani, inesperti e vivaci, potrebbero causare problemi
all’ordine tutto e a terzi. Fondamentale per la correzione di
comportamenti errati o esagerati dei Maghi, l’Inquisitore si prefigge di
valutare la qualità e l’attinenza alla Magia nel rispetto delle leggi
della città. Possiede una notevole autorità e il suo parere è tenuto in
considerazione nella decisione di un’eventuale punizione o sanzione.
Egli riferisce direttamente al Conclave e, nei casi più gravi, All’alto
Consiglio.

Il
Tessitore dell’Arcano Sapere
Oltre che potente Arcimago, il Tessitore è un saggio
usufruitore che intreccia i fili del destino dei Maghi a quelli di
stranieri e gilde. Esperto in antichi manufatti di vecchie ere, si occupa
delle spedizioni di ricerca di questi ultimi, di Tomi magici perduti e
potenti pergamene. Conoscendo vagamente il futuro, grazie alla
predisposizione naturale e agli insegnamenti di divinazione solo a lui
impartiti dal Mago che lo precedeva, il Tessitore si occupa di selezionare
e seguire le spedizioni in cui Maghi avranno decisiva parte e
coinvolgimento.

Il
Mago
Viene poi la
parte integrante dell’Ordine, i Maghi, studiosi delle Arti Arcane e
dediti alla ricerca della Magia. Chiamati anche
usufruitori di Magia, consacrano tutta la loro esistenza allo studio
dell'Arte e al rinvenimento di incantesimi e artefatti magici. Il sentiero
dell'Arte è particolarmente complesso, e si divide in tre vie, le tre
Vesti. La Bianca, custodita del Dio Solinari, la Veste Rossa, illuminata
dalla carminia luce di Lunitari e infine quella Nera, sotto protezione
dell’Oscuro Dio, Nuitari. La divisione in tre sotto ordini, rimane
fondamentale per la Gilda, poiché qualunque carica il mago assuma, potrà
vantare sempre di essere un figlio della Luce, dell'Equilibrio o delle
Tenebre.
La
magia è nel sangue, scorre nel cuore, e ogni volta che la usi una parte
di te se ne va con essa. Soltanto quando sarai pronto a donare qualcosa di
te senza ricevere nulla in cambio sarai in grado di utilizzarla.


Gli
adepti

Prima di raggiungere il primo, grande traguardo
prendendo le agognate Vesti di Mago, un aspirante deve passare i gradi di
Allievo e Apprendista. Essi sono novizi delle Arcane Arti, dediti allo
studio e alla conoscenza delle basi della Magia e del suo controllo.
·
Apprendisti
Gli Apprendisti, una volta superato il primo
esame, dovranno scegliere la loro futura Veste e da qui cominciare un
nuovo cammino di studi assistito da un Tutore della Veste cui aspirano.
Lungo e periglioso è il cammino per divenire Maghi,
e l’Apprendista dovrà dare prova di estrema concentrazione e forza di
volontà; dovrà saper sacrificare non solo tempo e forze, ma tutto se
stesso per la Magia che ha deciso di abbracciare. La via verso il potere
donato dall’Arte è costellata di sforzi per apprendere, studiare, e
capire l’Arcano Mistero nel tentativo di controllare la Magia. Ogni
passo avanti è una conquista immensa, ma insignificante se paragonata
all’immensità della Magia e di quanto poco noi sappiamo di essa.
Giunto il momento in cui il Mentore e il capo della
Veste cui l’Apprendista aspira valutano la preparazione del proprio
allievo completa e degna di essere messa alla prova, l'interessato potrà
presentarsi all'esame finale; il momento per cui gli Apprendisti si
esercitano nel mettere in pratica tutte le nozioni imparate, per potersi
infine fregiare del titolo di Maghi.
La Prova è una dura lotta per dimostrare
l’apprendimento dell’Arte e il sacrificio che si è disposti a fare
per lei; durante la Prova un Mago può sacrificare parte di se, e non
mancano casi, seppur rari, in cui l’Aspirante perda addirittura la vita.
Ma ogni Apprendista prima di varcare le porte della sala in cui si deciderà
il suo futuro, è consapevole del rischio a cui va incontro; eppure per
l’Arte, tutti sono disposti a sfidare la sorte.
·
Allievi
Prendendo le Vesti di Allievi e entrando nella
Scuola di Magia della Torre, i futuri Maghi muovono il primo passo nel cammino dell’Arte; imparano i fondamenti
teorici e le basi della Magia,
correggendo e mutando anche il modo di comportarsi tipico degli
usufruitori, sia per le vie di Fengard che nell'Ordine stesso. Seguiti
fin da principio dagli Shalafi, e divisi per classi, gli Allievi
approfondiscono ogni lato teorico della arti arcane, senza però mai
avventurarsi nella sperimentazione pratica, che potrebbe rivelarsi troppo
pericolosa e, addirittura, fatale per giovani inesperti. Una volta dimostrato di
capire e saper gestire autonomamente il proprio ruolo e la propria figura
come membro della Gilda, il futuro Mago sarà sottoposto a piccolo esame
che ne permetterà il passaggio di grado e l’accesso allo studio pratico
dell’Arte.

Organi
della Gilda

Alto
Consilio della Torre
Fondamentali per tutti gli Usufruitori di magia, le
decisioni prese presso la Torre dei Maghi diventano legge, pena per la
trasgressione l’espulsione con disonore dall’Ordine, marchiandosi del
disdicevole titolo di Rinnegati.
Nella responsabilità di guidare l’Ordine tutto, il
Gran Maestro è affiancato dai suoi più potenti Arcimaghi, che con lui si
riuniscono per le decisioni più rilevanti e gravose; in Argentea, attorno
a un tavolo circolare di candido marmo e nera ametista, siedono con lui il
Custode delle Chiavi e i Capi delle Vesti Rosse, Bianche e Nere.
È in questa stanza dalle grandi arcate che il
soffitto svanisce magicamente per lasciare spaziare lo sguardo nel cielo
stellato illuminato dai caldi raggi delle tre Lune; ed è qui, che fra il
lucente mobilio argenteo, si decide il futuro della Torre.
Conclave

Per decisione meno riservate e interdette, ma altresì
importanti, viene convocato il Conclave. Gli Arcimaghi dell’Alto
consiglio si riuniscono nella sala del Conclave con gli Shalafi, gli
Iniziatori ai Misteri delle Rune e il Tessitore dell’Arcano Sapere; una
volta al mese, quando le tre lune solcano il cielo notturno, in questa
vasta e sfarzosa sala, si incontrano i Maghi delle tre Vesti.
Nonostante i divari fra le tre strade della Magia, in
queste sedute vengono messi da parte asti e pregiudizi, per risolvere
questioni e problemi di
natura tale che solo tutte le tre forze unite possono risolvere.
In questa sede si discute e si dibatte dei più vari
argomenti concernenti il presente ed il futuro dell’Ordine. Fra i mezzi
del Conclave per raggiungere un’intesa, vi è la votazione. Nel caso in
cui non si riesca a raggiungere un accordo tra le parti, la questione
passerà all’Alto Consiglio, che delibererà tenendo conto di tutte le
opinioni espresse nel corso del dibattito.
Il Conclave è un potente strumento con funzioni consultive, strumento del
quale l’Alto Consiglio può avvalersi per godere di una visione
maggiormente rappresentativa del tema in discussione.
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