CRITICA: TORQUATO TASSO

 LA POLEMICA TASSO-ARIOSTO

 AUTORE: Pellegrino - Salviati    TRATTO DA: Apologia in difesa della sua Gerusalemme...

 

Dialogo.
Però fate conto, che l'Orlando Furioso sia a similitudine di quel palagio, ch'io dissi di sopra, falso di modello, ma fornito da vantaggio di superbissime sale, di camere di logge, e di finestre fregiate, e adorne in apparenza di marmi Africani, e Greci: ricco per tutto d'oro, e d'azzurro: e all'incontro imaginatevi che la Gierusalem liberata sia una fabrica di non tanta grandezza, ma bene intesa, con le sue misure, e proportioni d'architettura, e adorna, secondo il convenevole, di veri fregi, e colori; non ha dubbio, che il palagio più numeroso di stanze, e più vago, e più ricco in vista, diletterà a pieno a' semplici, e non intendenti: la dove i maestri professori di quell'arte, scorgendo in esso i falli, e i non veri ornamenti, e ricchezze, meno sodisfatti ne resteranno, e darà loro maggior diletto l'architettura della minor fabbrica, come corpo bene inteso da tutte le sue parti. CARDIN. Questa similitudine quadra in quanto a quello, che è vostro intento di dire: ma il fatto sta, che i difensori dell'Ariosto non vi faran buono che egli abbia fabbricato il suo poema sopra un disegno falso, valendosi della ragione, che voi diceste, che non dee la volgar lingua obligarsi alle leggi della Greca, e della Latina.

Risposta.
Non gliele faranno sicuramente: ma non per questa ragione, ch'è presupposta dall'Autore. Ma diranno, che nel Furioso non è cosa niuna contro alle regole d'Aristotile, e all'Attendolo, come s'è detto, toccherà a provare il contrario. Però introdur questi paradossi ci vuole altro, che presupposti, e immaginazioni. Diranno i fautori dello Ariosto, anzi del vero, che' 1 suo poema è un palagio perfettissimo di modello, magnificentissimo, ricchissimo; e orna.tissimo, oltre ad ogni altro: e quel di Torquato Tasso, una casetta picciola, povera, e sproporzionata, per lo essere bassa, e lunga, oltre ogni corrispondenza di convenevol misura: oltr'a ciò murata in sul vecchio, o piuttosto rabberciata, non altramenti, che quei granari, i quali in Roma, sopra le reliquie delle superbissime Terme di Diocleziano si veggiono a questi giorni.

 

Aggiornamenti 2002 - Luigi De Bellis