LETTERATURA ITALIANA: UGO FOSCOLO

 

Luigi De Bellis

 


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FOSCOLO

 
FOSCOLO: Le altre opere

Del Foscolo ricordiamo ancora:

la traduzione della “Chioma di Berenice” di Callimaco (condotta sul testo latino di Catullo);

l’ “Esperimento di traduzione dell'Iliade” (limitato ai primi sette libri, di cui solo i primi tre per intero): di questa traduzione il Poeta affermò che essa aveva senz’altro “più immagini e più calore” di quella del Monti, ma di questa era inferiore per “bellezze di verso e di stile”;

la traduzione del romanzo umoristico “Viaggio sentimentale di Yorick” di Lorenzo Sterne (preceduta dalla “Notizia intorno a Didimo Chierico”, sotto il cui nome fu pubblicata la traduzione);

un vasto e vario Epistolario contenente lettere a donne amate, ad amici e soprattutto a familiari;

l’ “Ode a Bonaparte Liberatore”, composta a Bologna nel maggio del 1797 e pubblicata a spese del Governo della Repubblica Cisalpina, esprimeva la riconoscenza degli Italiani verso il liberatore che di lì a poco si sarebbe macchiato dell’infamia del Trattato di Campoformio: come si sa, il Foscolo rimase avvilito e sconcertato per il voltafaccia di Napoleone, ma nonostante ciò due anni dopo, invocando il ritorno del generale francese per ripristinare la libertà che si era nuovamente perduta durante la sua assenza dall’Italia, pubblicò per la sesta volta l’ode, alla quale però, questa volta, premise una dura lettera al Bonaparte, nella quale tra l’altro diceva: «...noi e per i tuoi benefici, e pel tuo Genio che sovrasta tutti gli altri dell'età nostra, siamo in dovere d'invocarti, e tu in dovere di soccorrerci non solo perché partecipi del sangue italiano, e la rivoluzione d'Italia è opera tua, ma per fare che i secoli tacciano di quel Trattato che trafficò la mia patria, insospettì le nazioni, e scemò dignità al tuo nome... Avrà il nostro secolo un Tacito, il quale commetterà la tua sentenza alla severa posterità. Salute.».


2001 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it