ANALISI TESTUALE: FRANCESCO PETRARCA

 

Luigi De Bellis

 
 

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Giovane donna sotto un verde lauro






In questa sestina, che è, come altri nel Canzoniere, un «componimento d'anniversario» e celebra la settima ricorrenza dell'innamoramento di Petrarca (6 aprile 1334), già il verso iniziale presenta gli elementi essenziali della rielaborazione petrarchesca del mito dafneo (Laura trasformata in lauro, come Dafne): la donna, di cui è sottolineata la vitalità e la bellezza, è «situata», messa in posa, sotto un lauro (e l'albero di alloro è qui a un tempo indicazione spaziale di paesaggio, oggetto della metamorfosi mitica della donna, senhal del suo nome). Del lauro è messo in rilievo il colore verde, con un elemento che inaugura la serie delle variazioni coloristiche presenti nella sestina, ma che ha anche un significato simbolico, attribuibile sia alla natura, sia alla donna. La sestina ha quindi come tema la «trasformazione» o metamorfosi di Laura. Ma non solo Laura è investita della forza trasformatrice: si può osservare come, trascinato dalla ricorrenza ripetitiva e dalla «potenzialítà semantica» delle parole-rima, anche il lauro si trasformi di volta in volta nella donna, in un prodotto raffinato di oreficeria, in una scultura lignea, in un albero sempreverde, in minerale prezioso (l'auro); e il poeta stesso subisce tutta una serie di trasformazioni così come si trasformano il suo corpo, i suoi capelli, i suoi pensieri. II gusto della traslormazione metalorica, impreziosito dai riferimenti alle tecniche delle botteghe artistiche (dei miniatori, degli orafi, degli scultori) si esprime anche attraverso la figura retorica dell'adúnaton; in questo modo anche la natura viene investita, per finzione retorica, dall'attività trasformatrice. Possiamo ancora osservare che tale attività si manifesta secondo due direzioni contrastanti: dal mondo animale verso il mondo vegetale, secondo una esplorazione degli elementi vitalistici presenti negli antichi miti e nelle favole classiche; dal mondo animale e vegetale verso il mondo minerale, recuperando l'esempio della sestina dantesca della petra.
Totalmente petrarcheschi, anche in questa sestina provenzaleggiante e nonostante la presenza di temi aspri e petrosi, sono la fluidità dello stile (parallelismi, coppie, simmetrie, ampi giri sintattici) e la presenza, anch'essa destinata a smussare le asprezze, del tema del tempo, dell'invecchiamento biologico, della morte.

2001 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it