Pre-romanticismo
Dopo
che storici e critici sono riusciti
a
definire con sufficiente
chiarezza il complesso movimento del
Romanticismo, è stato possibile
individuare e comprendere meglio alcune
manifestazioni letterarie del
Settecento che in qualche modo sembrano
anticipare il gusto romantico. Si tratta
di opere che non solo hanno anticipato,
ma hanno forse anche influenzato alcuni
autori decisamente romantici, ma tutto
questo riguarda sempre ed esclusivamente
il “gusto”
e non certo la concezione della vita e
dell’arte.
Si
tratta di opere improntate di una
profonda e cupa malinconia derivata
dall’amara considerazione della
caducità della vita, dal timore della
morte e dal mistero dell’aldilà;
opere in cui dominano immagini torbide,
paesaggi allucinanti: si fa un vero
abuso di tenebre, di tempeste, di
cimiteri.
In
Inghilterra i maggiori esponenti furono
Giacomo Thompson (“Le
stagioni”),Tommaso Gray (“Elegia
scritta in un cimitero di campagna”),
Giacomo Hervey (“Meditazioni
sulle tombe”), Edoardo Young (“Pensieri
notturni”), Tommaso Percy (“Reliquie
di antica poesia inglese”) e
Giacomo Macpherson, l’autore dei “Poemi
ossianici” che egli diceva di aver
tradotto da un leggendario poeta celtico
della Scozia vissuto nel III secolo
d.C., Ossian. I “Poemi
ossianici” ebbero vasta risonanza
in Europa e in Italia furono tradotti
dal Cesarotti.
Anche
in Germania non mancarono nel Settecento
poeti che si possono definire
preromantici, specie quelli che si
raccolsero nel movimento anarchico dello
“Sturm
und Drang”.
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