LETTERATURA ITALIANA: IL ROMANTICISMO

 

Luigi De Bellis

 


 

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ROMANTICISMO


 

Il Romanticismo


Pre-romanticismo

Dopo che storici e critici sono riusciti  a  definire con sufficiente chiarezza il complesso movimento del Romanticismo, è stato possibile individuare e comprendere meglio alcune manifestazioni letterarie del Settecento che in qualche modo sembrano anticipare il gusto romantico. Si tratta di opere che non solo hanno anticipato, ma hanno forse anche influenzato alcuni autori decisamente romantici, ma tutto questo riguarda sempre ed esclusivamente il “gusto” e non certo la concezione della vita e dell’arte.

Si tratta di opere improntate di una profonda e cupa malinconia derivata dall’amara considerazione della caducità della vita, dal timore della morte e dal mistero dell’aldilà; opere in cui dominano immagini torbide, paesaggi allucinanti: si fa un vero abuso di tenebre, di tempeste, di cimiteri.

In Inghilterra i maggiori esponenti furono Giacomo Thompson (“Le stagioni”),Tommaso Gray (“Elegia scritta in un cimitero di campagna”), Giacomo Hervey (“Meditazioni sulle tombe”), Edoardo Young (“Pensieri notturni”), Tommaso Percy (“Reliquie di antica poesia inglese”) e Giacomo Macpherson, l’autore dei “Poemi ossianici” che egli diceva di aver tradotto da un leggendario poeta celtico della Scozia vissuto nel III secolo d.C., Ossian. I “Poemi ossianici” ebbero vasta risonanza in Europa e in Italia furono tradotti dal Cesarotti.

Anche in Germania non mancarono nel Settecento poeti che si possono definire preromantici, specie quelli che si raccolsero nel movimento anarchico dello “Sturm und Drang.

2001 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it