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IL POPOLO, GLI UMILI, LA STORIA a cura di autori vari
"Se troppe esperienze di governi democratici e
demagogici non consentono al Manzoni quella fiducia nel popolo...
pure le sue simpatie sono per gli umili, i buoni, i semplici, i
sinceri, i figli veri del popolo vero. La poesia più profonda del
Promessi Sposi sta proprio dove Manzoni più completamente rinuncia
alla rappresentazione di quelle qualità eroiche, esaltatrici
dell’individuo, che sembravano il tema obbligato della poesia." (Zottoli)
Perciò se "gli umili sono travolti dagli eventi storici, sono al
tempo stesso resi vivi dalla loro partecipazione involontaria ad
essi, perché o quegli eventi che li tolgono dalla loro condizione di
anonimi." Ecco perché "diversamente da quello che aveva fatto nelle
tragedie Manzoni introduce nel romanzo la parte storica per
interpretare il destino degli umili." Certo, nonostante le
proclamate intenzioni di fedeltà al vero e al verosimile, Manzoni fu
condizionato da una fede e da una cultura e il suo giudizio sul
Seicento è soggettivo, ed è pessimistico (il che Nicolini e Croce
gli rimproverarono); non è però vero che la concezione storica che
informa il romanzo sia moralismo intransigente. L’ironia del Manzoni
ha come obiettivo i politici, coloro che credono di fare la storia
[o la grande storia]. Ma Renzo e Bortolo contano ai suoi occhi più
di don Gonzalo, dell’assedio di Casale e di Richelieu, perché
esponenti di una classe che crede nel valore costruttivo delle
attività pacifiche. Si traduce in arte, perciò, l’idea volteriana
che al progresso non portino gli intrighi dei politici e le
distruzioni dei militari, bensì la volontà degli uomini rivolti alle
opere di pace, che è una conquista del pensiero moderno. Anzi
Manzoni evita il rischio illuministico di finire nell’utopia
russoviana, e rappresenta senza indulgenza anche i vizi del clero,
sorretto piuttosto da un ideale di carità (come nel cardinale
Borromeo) che "rispondeva essenzialmente all’ideale illuministico
della perfetta coincidenza tra pensiero e azione, tra teoria e
pratica. Piuttosto che incomprensione della storia, anche nei
Promessi Sposi si dà un prepotente interesse per i problemi
attuali." (Bonora, Manzoni, pp. 47 e ss.).
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