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RIASSUNTO CAPITOLO 29
I capitoli XXIX e XXX costituiscono un rapido
intermezzo di toni comico-patetici tra i capitoli
"storici" della carestia (XXVIII) e della peste
(XXXI e XXXII). Protagonista don Abbondio, come
sempre pauroso, stizzoso e impacciato, con
Perpetua e Agnese: tra gli abitanti dei paesi
terrorizzati dalle notizie della calata
dell'esercito imperiale, troviamo i tre che,
nascosti alla meglio i loro averi, decidono (ma
solo le donne sono davvero in grado di decidere)
di cercar rifugio nel castello dell'innominato.
Durante la fuga si fermano a casa del sarto, dove
vengono accolti «a
braccia aperte e veduti con grande piacere:
rammentavano una buona azione. Fate del bene a
quanti più potete, dice qui il nostro autore; e vi
seguirà tanto più spesso d'incontrar de' visi che
vi mettano allegria».
L'innominato che, dopo la conversione, ha cambiato
vita, ma è rimasto un capo rispettato, ha
organizzato il castello in modo da poter resistere
ad eventuali scorrerie sia dell'esercito imperiale
che dei «cappelletti»
veneziani.
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