LETTERATURA ITALIANA: PROMESSI SPOSI

 

Luigi De Bellis

 


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RIASSUNTO
PROMESSI SPOSI






RIASSUNTO CAPITOLO 32

Anche il nuovo governatore, Ambrogio Spinola, è più interessato alla guerra che alla salute pubblica, per cui rimane indifferente alle richieste di aiuto delle autorità cittadine. Continua a diffondersi la credenza negli untori: un vecchio, scambiato per un untore, viene linciato; tre giovani francesi sono accusati dallo stesso misfatto; insomma la «frenesia» si propaga come il contagio.

Su richiesta dei decurioni, il cardinale, dopo aver rifiutato una prima volta, acconsente a che venga portata in processione la cassa con le reliquie di san Carlo. La processione, macabra e sfarzosa, fa aumentare terribilmente il contagio, quindi la popolazione del lazzaretto e la necessità di arruolare «monatti» incaricati di portar via i malati e i morti e di bruciare la roba infetta. Gli ecclesiastici, sia nel lazzaretto che fuori, dimostrano «
pronta e costante fedeltà ai doveri» su «esempio ed incitamento» del cardinale. Aumenta però anche la «perversità» (soprattutto dei monatti) e la «pazzia», il «delirio delle unzioni» che porta ad immaginare trame diaboliche. Gli stessi medici e perfino il cardinale credono nelle unzioni: i presunti untori vengono perseguitati, processati, torturati giustiziati.

Il Manzoni dichiara infine di voler raccontare queste vicende in un altro scritto (la Storia della Colonna Infame) e di voler tornare «
a' nostri personaggi»
.

2001 © Luigi De Bellis - letteratura@tin.it