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RIASSUNTO CAPITOLO 36
Nel capitolo la vicenda dei «promessi» giunge a soluzione. Renzo si avvia verso la cappella dove è radunata la comitiva di coloro che, guariti, stanno per lasciare il lazzaretto. Ascolta la predica di padre Felice che si avvia poi in testa alla processione, ma Lucia non è fra questi. Per inoltrarsi nel recinto delle donne Renzo si lega al piede un campanello, il segno distintivo dei monatti, ma, scambiato per uno di costoro, si affretta a liberarsene: in quel mentre gli arriva il suono della voce di Lucia che, in una capanna, sta rincuorando un'altra malata. I due giovani si trovano così di fronte, profondamente commossi: anche Lucia è guarita dalla peste. La giovane gli ricorda subito il voto, Renzo tenta inutilmente di dissuaderla e, infine, le dice che racconterà tutto a padre Cristoforo e che tornerà. Lucia racconta tutta la vicenda alla sua compagna convalescente, «un'agiata mercantessa di forse trent'anni», che ha visto morire di peste tutta la famiglia, e le si è molto affezionata. Renzo raggiunge padre Cristoforo e lo informa: con lui torna presso le donne. Il frate, accolto con affetto da Lucia, la scioglie dal voto perché «Il Signore [...] gradisce i sacrifizi,
l'offerte, quando le facciamo del nostro [...]. Ma
voi non potevate offrirgli la volontà d'un altro,
al quale v'eravate già obbligata». Li
benedice e rivolge loro una sorta di «discorso
nuziale», che è insieme il suo
testamento spirituale, ed affida alla nuova
famiglia il suo messaggio di perdono nella forma
tangibile del «pane del
perdono» (cap. IV). Renzo saluta Lucia,
che rimane sotto la protezione della mercantessa,
e padre Cristoforo e lascia il lazzaretto. Il
capitolo si conclude con il preannuncio della
tempesta dopo tante ore di «afa
opprimente» che suscita una rinnovata
agitazione, un «movimento straordinario» tra i
degenti del lazzaretto.
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