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7° Divisione CC.NN
"Cirene"

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Fra le grandi unità di Camicie Nere, la 7° Divisione "Cirene" rappresenta un’eccezione, per la forza notevolmente superiore a quella delle altre Divisioni: 600 Ufficiali, 14000 uomini di truppa e 2000 quadrupedi: quindi, ardue difficoltà da vincere per l’impianto del funzionamento dei comandi e dei servizi, e raddoppiata lena per completare l’addestramento delle truppe malgrado il loro impiego quasi totalitario in lavori.
La 7° Divisione nacque col nome di "1° Raggruppamento CC.NN. per la Libia", riunendo sotto un unico Comando i Gruppi di Legioni CC.NN. 2°-3°-4°, già dislocati in Libia. A tali Unità si aggiunsero il 5° Gruppo Legioni, 4 Batterie di accompagnamento, il 7° Reggimento di Artiglieria Motorizzata, la 7° Sezione di Sanità, l’Ospedale da campo 01, la 7° Sezione Sussistenza e la 7° Autosezione Mista.
Il 27 aprile 1936-XIV il 1° Raggruppamento CC.NN. assunse il nome di 7° Divisione CC.NN. "Cirene" al comando del Luogotenente Generale Guido Scandolara, Vice Comandante il Console Generale Mario Boccaccini, e comprendeva le seguenti Legioni:
198°, comandata dal Console Guglielmo Biondi,
271°, comandata dal Console Ettore Usai,
190°, comandata dal Console Giulio Dionisi,
241°, comandata dal Console Dino Zauli,
196°, comandata dal Console Francesco Vitaliti,
219°, comandata dal Console Mannu Ricci,
267°, comandata dal Console Alfredo Passalacqua,
352°, comandata dal Console Settimio Anatrini.
La dislocazione iniziale della Divisione, con il Comando a Bendasi, i Gruppi di Legione ed i Reggimenti di Artiglieria scaglionati lungo circa 500 Km di fascia costiera, creò non lievi difficoltà di funzionamento.
Trasferito il Comando a Tobruk, le Unità dipendenti provvedevano allo sviluppo del programma addestrativi, mentre 2 Battaglioni del 2° Gruppo Legioni costruivano opere di fortificazione nella piazza di Tobruk.
L’intera 241° Legione eseguiva lavori stradali; 500 Camicie Nere erano adibite a lavori agricoli nella piana di Barce.
In seguito, a cominciare dalla metà di luglio, tutti i reparti della Divisione, esclusi i due Battaglioni del 2° Gruppo, vennero intensamente impiegati in lavori stradali e di fortificazione.
Tale attività lavorativa è stata fervida e multiforme: sistemazione di baracche ed accampamenti, costruzione di opere militari e di nuove vie di comunicazione, partecipazione alla campagna granaria, ecc… Fra le opere di fortificazione le più notevoli sono state: il campo trincerato di Tobruk, le opere dei settori di Ras e Mdauar e di Bir el Mentecsa, una strada di arroccamento con un movimento di terra e di roccia di oltre 11800 metri quadrati di massicciata. Tutte queste opere militari sono state eseguite nella zona pre desertica, in condizioni che l’alta temperatura e l’imperversare del ghibli rendevano penose.
Un altro contributo ai lavori stradali è stato dato dalla Divisione alla costruzione della strada che da Apollonia raggiungerà Derna.
Nel complesso di questo lavoro e di altri si sono avuti: movimenti di terra e roccia per mc. 90 mila, brillamento di 1500 mine, numerosi ettari di terreno dissodati.
Altre opere costruite: ponti, tombini, massicciate, fontane, abbeveratoi e lavatoi, monumenti. La partecipazione alla campagna granaria ha salvato il raccolto che sarebbe andato altrimenti perduto per deficienza di mano d’opera.
Le CC.NN., immedesimate nel pensiero che la Patria e il fascismo si servono anche con il rude e diuturno lavoro, riconfermarono il possesso di quelle doti essenziali: vigoria, sobrietà, tenacia e fede, per le quali il popolo italiano è degno del suo impero.
I colonizzatori della "Cirene" furono anche presenti nelle terre dell’Impero. Infatti nell’ultimo periodo della sua vita, dal 26 luglio al 15 settembre 1936, la Divisione "Cirene" ha approntato due Unità: il Gruppo Cirene 1° e il Gruppo Cirene 2°, composto ciascuno di un Comando di Gruppo, due Comandi di Legione, quattro Battaglioni, un Gruppo di Artiglieria autotrasportata, una Batteria di Accompagnamento someggiato; nuclei di Sezione di Sanità e Sussistenza; ha predisposto il rimpatrio e la successiva smobilitazione di tutti gli elementi non inquadrati in queste due Unità.