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Il 17 Aprile 1936-XIV a
Gianagobò il Luogotenente Generale Vittorio
Verne'
assume il comando di una Colonna composta da :
47 Ufficiali ;
2.000 Uomini di truppa ;
46 quadrupedi, numerosi automezzi e 4 autoblinde.
Il primo obiettivo, Maleico, venne raggiunto rapidamente e, dopo uno scambio di
fucileria con alcuni elementi nemici di copertura, si riprese la marcia su
terreno privo di qualsiasi pista.
Nei giorni successivi l'avanzata proseguì durissima fino a Segable dove vennero
compiuti alcuni lavori per la costruzione di un campo di aviazione e per
sistemare due passaggi sul fiume Sullul.
Il giorno 21 Aprile alcune pattuglie misero in fuga il nemico dopo breve
combattimento e il 22 viene catturata una carovana nemica di 150 cammelli,
annientando in un violento scontro alcuni nuclei abissini.
Il 23 Dagamedò è occupato, ma il giorno successivo, all'alba, il nemico
attaccò le nostre truppe con forze valutate in un migliaio di uomini; l'attacco
viene respinto, contrattaccando alla baionetta ed in violenti combattimenti
corpo a corpo.
Nei giorni seguenti la Colonna eseguì alcuni lavori per la preparazione di un
altro campo di aviazione e il 28 Aprile giunse l'ordine di operazione del
Maresciallo Graziani per l'azione che essa doveva svolgere in località Dagabur
in concomitanza con quella delle Colonne del centro e di destra.
Il 30 Aprile, ripresa l'avanzata, la Colonna Vernè costituì la retroguardia
della Divisione Libia.
Il 5 Maggio avanzò su Farse effettuando una marcia asperrima per i frequenti
impantanamenti superati dalla ostinata volontà e resistenza fisica degli
Ufficiali e della truppa. Il 6, ripresa l'avanzata, fu raggiunto Goaschi e
quindi la marcia proseguì su strade ove soltanto una decisa volontà ed una
profonda esperienza di comando potevano permettere di avventurarsi.
Alle ore 24 veniva occupato Hareho posto sul bivio della strada Giggica-Harrar.
All'alba dell' 8 la Colonna avanza su Harrar come avanguardia della Divisione
Libia che segue a due ore di distanza e alle 10.30 la punta dell'avanguardia
giunge nei sobborghi della città.
Improvvisamente, dalle alture, dalle siepi e dalle case s'inizia un violento
fuoco di fucileria e mitragliatrici da parte di tiratori nemici annidati; il
combattimento viene brillantemente risolto con nostro vantaggio e la Colonna
prosegue sulla città aprendosi la strada a colpi di bombe a mano. Alle ore 16
Harrar era occupata.
Il 9 Maggio il Generale Vernè diramava il seguente ordine del giorno :
" Camerati, con l'occupazione di Harrar, nella quale abbiamo l'onore di
entrare per primi, la nostra Colonna ha compiuto una fase conclusiva del suo
compito e resta in attesa di ordini. Piccola per numero, ma fortissima per
spirito e valore dei componenti, essa ha assolto, nel quadro generale delle
operazioni, una missione di notevole importanza.
Nelle marce, nei combattimenti, nei disagi e nei pericoli è stata una continua
e nobile gara di superamento tra tutti i Reparti.
Nazionali, eritrei, libici, dubat, fusi in un solo palpito di fede, di passione
italiana e fascista, sono stati magnifici per resistenza, disciplina, slancio e
valore.
Ai miei collaboratori del Comando, a tutti i Comandanti ed Ufficiali, ai
gregari, il mio ringraziamento fraterno, il mio più fervido elogio."
Il 14 Maggio 1936-XIV la Colonna, che aveva percorso 720 Km., si sciolse avendo
esaurito il suo compito.