LA DIVISIONE CORAZZATA "M" |
Già dalla fine del 1942 il Duce,constatando che
tutti gli eserciti coinvolti nel conflitto erano dotati di divisioni corazzate molto
efficienti, con una dotazione di artiglierie semoventi e con mezzi moderni, cominciò a
prospettare allo Stato Maggiore dellEsercito una ristrutturazione delle nostre
divisioni corazzate; fino ad allora tre : Ariete, Centauro e Littorio. Divisioni corazzate
equipaggiate con carri medi da 14 tonnellate ed armate con cannoncini da 47 mm
assolutamente inadeguati a sviluppare una adeguata potenza di fuoco come quella sviluppata
dai nostri avversari.
Nellottica di tale ristrutturazione, mai peraltro effettuata, lo Stato Maggiore
dellEsercito fu preceduto dalla M.V.S.N. che costituì la sua divisione corazzata.
Dopo vari incontri fra lambasciatore tedesco a Roma Von Mackensen, i generali
dellO.K.W., il Capo di Stato Maggiore della Milizia e lo stesso Mussolini, dalla
fine del mese di maggio del 1943 iniziarono ad arrivare in Italia convogli carichi di
carri armati, armi, mezzi e personale tedesco per laddestramento alluso delle
nuovissime armi.
Giunsero dalla Germania :
36 carri armati pesanti Tigre,
24 cannoni, anticarro e controaerei, da 88 mm.,
46 mitragliatrici mod. 43,
24 lanciafiamme dassalto,
trattori per artiglieria, autocarri pesanti e leggeri, carri officina, motociclette e
motocarrozzette.
Per la costituzione della Divisione Corazzata
"M" si utilizzò esclusivamente personale tratto dalla Milizia e fu nominato
Comandante il Console Generale Alessandro Lusana, esperto ufficiale nelle campagne di
Russia e Jugoslavia.
La data di costituzione ufficiale della Divisione fu il 25 Giugno 1943.
COMPOSIZIONE DELLA 1^ DIVISIONE CORAZZATA CC.NN. "M"
Comandante : Console Generale Alessandro Lusana,
Vice Comandante : Console Bruno Calzolari,
Ufficiale Superiore Addetto : Seniore Mario Rosa.
Capo di Stato Maggiore : 1°Seniore Ettore Lucas
UFFICIO DEL CAPO SI STATO MAGGIORE
- Sezione 1^, Operazioni, Informazioni, Servizi
Capo Sezione : Seniore Bruno Riva
Ufficiali : Seniore Alberto Cioni, Centurione Dante Stripoli, Centurione Italo Boccasavia.
- Sezione 2^, Personale e Segreteria
Capo Sezione : Seniore Guido Vallocchio
Ufficiali : Centurione Corrado Mingoia
UFFICIO COMMISSARIATO
Capo Ufficio : 1°Seniore Alberto Consonni,
Ufficiali Addetti : Centurione Giuseppe DAmely Melodia, Capo Manipolo Costantino
Pergola,
Ufficiale damministrazione : Seniore Vincenzo Chiaramonte
CAPITANO DEI CC.RR., non assegnato
QUARTIERE GENERALE
Comandante : Centurione Antonio Ederle, Sezione CC.RR.
- Nucleo Movimento Stradale : Centurione Alberto Marcucci
a disposizione 2 Ufficiali e 100 Militi della Milizia della Strada
- Ufficio Posta Militare , nr.306, Capo Manipolo Giovanni Grandoni e Capo Manipolo Natale
Vidale
Autoreparto divisionale : Centurione Michaud
GRUPPO CARRI "LEONESSA"
Comandante : 1°Seniore Ferdinando Tesi
BATTAGLIONE GUASTATORI
Comandante : Seniore Giacinto Malaspina
GRUPPO "MONTEBELLO" DI BTG. "M"
Comandante : Console Roberto Gloria
- VI Btg. CC.NN. "M" - Vigevano - Comandante : Centurione Mario Belloni
- XXX Btg. CC.NN. "M" - Novara - Comandante : Seniore Alberto Bettini
- XII Btg. CC.NN. "M" - Aosta - Comandante : Seniore Ermanno Tusini
GRUPPO "TAGLIAMENTO" DI BTG. "M"
Comandante : Console Ermacora Zuliani
- LXIII Btg. CC.NN. "M" - Udine - Comandante : 1°Seniore Mario Rosmino
- LXXIX Btg. CC.NN. "M" - Reggio Emilia - Comandante : 1°Seniore Alberto
Patroncini
- XLI Btg. CC.NN. "M" - Trento - Comandante : Seniore Merico Zuccari
RAGGRUPPAMENTO ARTIGLIERIA "VALLE SCRIVIA"
Comandante : 1°Seniore
Ferdinando Gallerani - I Gruppo, 3 batterie, Comandante : Centurione Alfredo Bosio - II Gruppo, 3 batterie, Comandante : Seniore Giovanni Boccacci REPARTO MISTO GENIO Comandante : Centurione Bettanin NUCLEO SANITA Comandante : Centurione Medico Dr. Luigi Cingolani NUCLEO SUSSISTENZA Comandante : Centurione Egisto Nucci |
DATI TECNICI DELLA DIVISIONE
Totale uomini : 5700
Armamento : | |
- 148 fucili automatici, 78 fucili
mitragliatori; - 46 mitragliatrici pesanti; - 36 mortai da 45; - 16 mortai da 81; |
- 20 cannoni da 47/32; - 24 cannoni da 88; - 24 lanciafiamme; - 36 carri armati - 12 PZ 4G, 12 PZ 3N, 12 STG; |
Automezzi : | |
- 30 autovetture; - 1 autoambulanza; - 75 autocarri pesanti; - 94 autocarri medi; - 328 autocarri leggeri; |
- 12 motocarri; - 20 trattori; - 6 rimorchi; - 3 autofficine; - 261 motocicli. |
La Divisione Corazzata cominciò quindi ad
addestrarsi alluso delle nuove armi e, trasferita da Chiusi a Bracciano, concluse il
periodo di addestramento con una manovra a fuoco il 10 luglio 1943.
Essendo la Divisione Corazzata "M"di gran lunga meglio equipaggiata ed
addestrata delle già esistenti divisioni dellesercito, lo Stato Maggiore si diede
subito un gran da fare, in vista anche del colpo di Stato che andava preparando, per
allontanarla o, quantomeno, renderla inoffensiva.
Si ordinò, fin dal 14 luglio il trasferimento della Divisione nella penisola salentina,
dividendola a difesa dei vari aereoporti.
Una decisione inconcepibile se si pensa che il nemico era già sbarcato in Sicilia e una
divisione corazzata così ben armata sarebbe stata un valido contrasto per lavanzata
sul territorio nazionale.
A questo trasferimento del 14 luglio il Capo di Stato Maggiore della MVSN Galbiati si
oppose decisamente e ottenne lo slittamento dello spostamento della Divisione in Puglia
per il 21.
In questi giorni decisivi per la storia della Patria, il Regio Esercito, con i generali
dello Stato Maggiore, si preoccupò di controllare ed eventualmente attaccare la Divisione
della Milizia; la sera del 23 luglio reparti carristi della divisione Ariete costituirono
diversi posti di blocco fra la Divisione "M" e Roma.
Lo Stato Maggiore del Regio Esercito aveva infatti già deciso di sparare sui militi se
questi fossero corsi in soccorso di Mussolini .
Per tutto il 24 luglio la Divisione "M" venne quindi circondata e controllata e,
la sera del 25 luglio, quando si diffuse ufficialmente la caduta del Governo Mussolini,
rimase aquartierata in attesa di ordini.
Naturalmente, visto lesito positivo del colpo di Stato, la Divisione Corazzata
"M" non venne più spostata in Puglia ma bensì trasferita a Bagni di Tivoli.
Nei giorni seguenti cambiò nome in "Divisione corazzata legionaria centauro" ;
il comando venne preso dal Generale Calvi di Bergolo, genero del Re.
Al bavero della giubba sparirono le Emme rosse, sostituite dalle stellette e, per evitare
pericolosi colpi dorgoglio, le vennero aggregate un Reggimento di Bersaglieri e uno
di Artiglieria.
Fra epurazioni e sostituzioni nei comandanti e nei militi si arrivò all8 settembre
con la Divisione oramai divenuta a tutti gli effetti Unità mista Milizia ed Esercito,
dopo tale data anche quella che doveva essere lunità delite delle nostre
forze armate corazzate, seguì lesito vergognoso del tradimento e della disfatta.