EMANUELE LEONARDI DI VILLACORTESE
Gattico – Novara - 1902

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Capo Manipolo 128° Legione Camicie Nere
5° Divisione Camicie Nere "1°Febbraio"

"Volontario in A.O. chiedeva il comando di una banda di nuova formazione e nel rischio di numerose ricognizioni ardite trasfondeva in essa il suo spirito, facendone un modello di disciplina e di volontà aggressiva. Incaricato di una esplorazione importantissima per l’imminente avanzata di una grande unità, assolveva pienamente il suo compito, prendendo vigoroso contatto col nemico, guidando con audacia e fermezza mirabile al fuoco la sua banda e due altre avute in rinforzo.
Con animosa fermezza persisteva nel combattimento anche dopo l’improvviso tradimento degli abitanti del luogo ed il sopraggiungere di rinforzi nemici, con mitragliatrici. Ed anzi, intuendo nell’aumentata aggressività avversaria, una manovra pericolosa per altri nostri reparti, si buttava con disperata energia a sventare la grave minaccia. Impegnato a fondo il combattimento, compensava lo sfavore del terreno e la grandissima sproporzione di forze con prodigi di personale eroismo e di perfetto comando. Cadeva sul campo dopo tre ore di attacchi e contrattacchi consacrando col consapevole sacrificio la sublime abnegazione delle sue bande che ebbero tuuti i nazionali uccisi o gravemente feriti e testimoniarono con l’ingente tributo di sangue la fedeltà al loro comandante".
Adi Chiltè (Adi Abò), 20 febbraio 1936-XIV

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Di nobile famiglia piemontese, dopo il corso allievi ufficiali in "Piemonte Reale" veniva nominato Sottotenente di complemento nel luglio 1923 assegnato al Reggimento "Nizza Cavalleria". Congedadosi nel novembre successivo, si laureava in giurisprudenza ed otteneva un incarico onorifico nella sua città natale.
Nel 1932 dopo un periodo di richiamo era promosso Tenente.
Nel 1935, non essendogli stato possibile partire per l’A.O. con reparti di cavalleria, si faceva assegnare col grado di Capo Manipolo alla 5° Divisione CC.NN. "1°Febbraio" destinato alla 125° Compagnia Cannoni della 128° Legione.
Il 13 novembre sbarcava a Massaua, passando, poi al comando di una banda irregolare indigena.