MACCOLINI EMILIO
Busseto – Parma - 1908

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Capomanipolo 192° Legione Camicie Nere
1° Divisione Camicie Nere "23 Marzo"

"Comandante del plotone collegamenti di un battaglione, in aspra azione, si offriva per comandare una pattuglia ardita, e con deciso colpo di mano, dopo avere attraversato un largo tratto di terreno scoperto e intensamente battuto dal fuoco avversario, esaltando con l’esempio i suoi uomini, riusciva scacciare da una caverna, protetta da due ordini di trinceramenti abilmente mascherati, forti nuclei nemici che da tempo ostacolavano seriamente col fuoco il movimento di una compagnia, colonna centrale d’attacco del battaglione. Mentre completava la rischiosa operazione nell’intricato sistema di caverne intercomunicanti, udiva tra la fucileria l’invocazione : - Mamma, Mamma – di una sua Camicia Nera in soccorso della quale egli, benché avvertito del rischio mortale, si lanciava animosamente riuscendo a raggiungere il ferito; ma veniva colpito a morte, spirando nell’abbraccio del proprio dipendente che egli aveva voluto salvare a prezzo della vita.
Magnifico esempio di sereno coraggio e di generoso cameratismo".
Valle Gabat e Calaminò Debrì, 21 gennaio 1936-XIV

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Conseguita la laurea in chimica nell’Università di Bologna, nel 1930, frequentava la Scuola allievi ufficiali di complemento di Lucca, uscendone sottotenente d’Artiglieria nel giugno 1931 assegnato al 26° Reggimento da Campo. Collocato in congedo nell’aprile 1932 e passato nella M.V.S.N. era incaricato della istruzione premilitare col grado di Capomanipolo. Nell’aprile 1935 mobilitato per esigenze A.O. nella 192° Legione CC.NN. della 1° Divisione "23 Marzo", sbarcava a Massaua nel settembre successivo.