GIOVANNI PASSERONE
CENNI BIOGRAFICI
Console Generale, Comandante il
XXIII Gruppo di Legioni di Bari.
Volontario di guerra sin dal suo inizio, Tenente degli Arditi in seguito,
partecipò ad importanti azioni in quasi tutti i settori del nostro vasto
fronte. ferito una prima volta a Selo, alla spalla sinistra, ritornava al
suo reparto dopo brevissimo soggiorno in un ospedaletto da campo, rifiutando
licenza e riposo. A Cima Tre Pezzi, ferito una seconda volta e gravemente alla
gamba destra, dovette abbandonare il campo di battaglia pochi giorni prima della
nostra vittoria.
Fu promosso Ufficiale effettivo per meriti di guerra; è decorato di due
Medaglie d'Argento al Valor Militare, della Croce di Cavaliere della Corona
d'Italia e di due Croci al Merito di Guerra. E' Mutilato di Guerra.
Nel 1919 iniziò, all'appello del Duce, il movimento di organizzazione dei Fasci
di Combattimento del Monferrato.
Così nella Lomellina, nel Vercellese, ad Asti, Alessandria, Novara, Trecate,
Magenta, Romentino, Novi, Genova, Sampierdarena, Savona e Torino fino alla
Marcia su Roma, i suoi Squadristi profusero il loro sangue e diedero la loro
giovinezza. Il sacrificio di undici valorosi tenne a battesimo le gloriose
fiamme del Fascismo Monferrino.
Il Console Passerone soffrì il carcere, ed ebbe numerosi mandati di cattura per
le sue gesta eroiche. Subì ancora tre ferite dal piombo bolscevico.
Creata la Milizia, ebbe e tenne il comando del II Gruppo di Legioni, quale
Console Generale, grado a cui rinunciò col nuovo ordinamento della Milizia.
Venne allora nominato Console e gli fu affidato il Comando della balda Legione
"Monferrato".
Durante la campagna d'Africa Orientale comandò, con il grado di Console, la 252^Legione
CC.NN. "Acciaiata" della Divisione "21 Aprile".