Camicia Nera
CLXXXV Battaglione CC.NN.
"Facente parte di una colonna autocarrata si
slanciava fra i primi per trattenere la massa nemica. Caduto perché gravemente ferito ad
una gamba, si risollevava e continuava a combattere e ad incitare i camerati finchè non
si abbatteva di bel nuovo colpito al viso ed alle mani da una bomba a mano.
Mutilato di una gamba, di un occhio e delle mani, continuava a mantenere quel contegno
stoico e sereno che aveva tenuto dal principio del combattimento, dicendosi lieto e felice
di potersi immolare al servizio del suo Re, del suo Duce, della sua Patria, meravigliando
chiunque e dando a tutti un raro esempio di stoicismo, di sprezzo del pericolo e del
dovere, di amor patrio e di fede fascista".
Zona di Tibè, 21 settembre 1937-XV
Pur essendo stato esonerato dal servizio militare,
chiese di partecipare alle operazioni di guerra in A.O. Nel dicembre 1936 si arruolava
volontario nella 115°Legione M.V.S.N. "Sabina" come semplice C.N. e passava poi
alla 119° Legione.
Un mese dopo, il 17 febbraio 1937, destinato al CLXXXV Battaglione CC.NN. si imbarcava a
Napoli per Massaua ove sbarcava il marzo successivo.
Gravemente ferito nel combattimento del 21 settembre nella zona di Tibè, veniva
ricoverato dapprima nellospedaletto di Ghedò e poi allospedale militare di
Addis Abeba ed, infine, rimpatriato il 7 dicembre a quello di Napoli dal quale veniva
dimesso il 14 febbraio 1938.
Veniva poi assunto dal Ministero della Pubblica Istruzione come archivista nel Gabinetto
fotografico nazionale.