OPERA NAZIONALE DOPOLAVORO

 

L’Opera Nazionale Dopolavoro, fondata il 1°Maggio 1925, ha fra i suoi scopi quelli di promuovere il sano e proficuo impiego delle ore libere dei lavoratori intellettuali e manuali con istituzioni e iniziative dirette a sviluppare le loro capacità morali, fisiche, intellettuali nel clima spirituale della Rivoluzione fascista; controllare, coordinare, dirigere l’attività di tutti gli altri organismi e istituzioni dirette al fine anzidetto.
L’O.N.D., presieduta dal Segretario del P.N.F. ha una Direzione Generale in Roma; in ogni provincia è costituito un Dopolavoro provinciale, presieduto dal Segretario federale; dal Dopolavoro provinciale dipendono i Dopolavoro comunali, rionali, aziendali, rurali.
Le attività essenziali dell’O.N.D. sono quelle della diffusione della cultura popolare, con speciale riguardo alla istruzione professionale; l’educazione fisica mediante l’escursionismo, lo sport, i giuochi popolari; l’educazione artistica: l’assistenza igienico sanitaria, morale, sociale, economica; lo sviluppo delle piccole industrie domestiche e in genere ogni sana attività ricreativa.

UNIFORMI

L’uniforme dell’O.N.D. era quella prescritta per il P.N.F., fino al 1932, camicia nera, pantaloni neri e fez; dal 1932, nel periodo invernale giubba in lana d’orbace.
Dal 1935 vengono introdotti i distintivi di carica per i dirigenti, da portarsi sull’uniforme al petto sinistro, sopra eventuali nastrini di decorazioni.

DISTINTIVI DI CARICA 1935-1938
DISTINTIVI DI CARICA 1938-1943
TESSERE DEL DOPOLAVORO

Dal 1938, con l’istituzione della nuova uniforme per gli iscritti al P.N.F., anche il Dopolavoro adotterà la Sahariana nera con controspalline con fascio ricamato in oro, pantaloni da cavallo neri (grigioverdi con bande nere dal 1940) e cappello con visiera e fascio frontale.

DIRETTORE TECNICO PROVINCIALE 1939
ond01.jpg (17059 byte) Giubba in panno d'orbace, controspalline nere con fascio ricamato in oro, distintivo di associazione al petto.
Pantaloni corti neri.