Per il costume cavalleresco, intendiamo quello che si diffuse in Europa tra il XI e il XIII secolo, quando con le prime crociate, il mondo occidentale venne a contatto con l'oriente e subì gli influssi del più raffinato costume orientale. In oriente l'arte della tessitura era molto più progredita che in occidente.

In questo secolo apparvero tessuti minuziosamente lavorati con disegni sintetizzati; di fiori e di animali a rilievo: i broccati di cotone, di lana o di seta, che talora venivano frammisti nella tessitura. Si diffusero anche le preziose pellicce d'orso, di zibellino, di martora, spesso sostituite da quelle più comuni di volpe, di agnello, e di lepre, che foderavano i mantelli o orlarono le tuniche. In sostanza gli elementi fondamentali del costume non cambiarono: si trattò sempre di tuniche che scendevano fin sotto il ginocchio, nei costumi più ricchi, addirittura ai piedi, e di mantelli generalmente molto lunghi. Le tuniche lunghe, per montare a cavallo, erano spesso aperte sul davanti e sul dietro.