XII secolo

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Nell'abbigliamento tornò di moda l'antico abito lungo: non solo per le donne, ma anche per i personaggi più importanti e degni di particolare rispetto.

Le caratteristiche principali dell'abbigliamento, in quest'epoca furono: la generalizzazione dell'uso dei calzoni lunghi chiamati "brache" (elemento germanico) e la persistenza dell'uso di tuniche e mantelli (elemento romano).

Verso la fine, i cavalieri arricchivano il loro costume indossando sulla cotta di maglia, una leggera e suntuosa cotta di seta ricamata, e portavano lunghi mantelli allacciati su una spalla o sotto la gola.

Nel secolo XII, la cotta non aveva più la forma di tuta ma divenne una sorta di tunica lunga fin sotto il ginocchio, con lunghe maniche spesso terminanti in guanti: il tutto era rivestito da piastrine o anelli di ferro. In questo secolo, in conseguenza delle crociate, gli artigiani occidentali impararono a creare maglie di ferro formate di anelli non più cuciti a una tela ma intrecciati fra loro, come usavano gli arabi e i turchi.

Talora gli anelli di ferro si intrecciavano anelli o fili di ottone che formavano disegni decorativi. Le gambe sono difese delle calze-brache di grosso panno o di maglia di ferro. L'elmo era conico, o, emisferico, o munito di una sebre tesa, finchè divenne cilindrico con visiera fissa o mobile.

Verso la fine del secolo XII le tunche si allungarono e, verso i primi del XIII apparve una sopravveste che si indossava sulle tuniche e presto assunse vari nomi: in Italia si chiamò, in genere "guarnacca" in Francia "guarnache" o "sorcotte".

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Nella sua forma primitiva si presentava come tunica senza maniche, aperta lateralmente fin quasi alle anche e tale da non sorpassare la larghezza delle spalle. Più tardi divenne più larga, così da ricadere fino a mezzo braccio formando due specie di maniche: in questa forma fu, a volte, totalmente aperta sui fianchi.

Verso la fine del XII la guarnaccia è provvista di larghe maniche tagliate però, anteriormente, dalla spalla fin quasi al polso, da fare uscire le braccia. Spesso la guarnaccia era provvista di cappuccio, altre volte si indossava su di essa una corta pellegrina, che giungeva oltre l'estremità delle spalle il cui cappuccio, poteva scendere fin sul dorso. Si ebbero anche guarnaccie con larghe maniche, aperte però sotto le ascelle così che dalle fenditure potessero uscire le braccia quando i voleva avere maggior libertà. Il biaud divenne la veste, ricoperta dalla sopravveste. Il biaud femminile comportava verso il 1140 un corpino allacciato sul busto, una gonna lunga a pieghe molto sottili e maniche così svasate che bisognava annodare perchè non toccassero il suolo.

Le donne indossavano vestiti con lo striscio pieghettato e molto sfarzoso. Gli uomini portavano delle sopravvesti con o senza cintura, con le maniche corte ed aperte davanti. In Francia in questo periodo si affermò lo stile gotico cioè l'abbigliamento sottile ed ad anelli. I sarti di questa epoca creavano vesti lunghe, dei cappucci a cornetta e delle scarpe lunghissime dette "alla polema".

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