XIV Secolo

Abb-05.jpg (134089 byte)

I poveri andavano a gambe nude, i piedi infilati in zoccoli di legno e la gonnella a mala pena fino alle cosce. L'abbigliamento femminile consisteva in una "sottana" lunga fino ai piedi, la "gonnella" come quella degli uomini ma poco più scollata e sopra la "guarnaccia" attillata con o senza maniche.

D'inverno il mantello foderato di pelliccia copriva l'intero corpo, naturalmente gli uomini come le donne povere si accontentavano di una gonnella più o meno lunga di stoffa grezza.

Abb-06.jpg (70636 byte)

Non mancavano i mantelli, generalmente circolari e abbottonati sul davanti o su una spalla, talora forniti di cappuccio, del tipo che in Francia fu chiamato "cloche", ossia campana.

Abb-07.jpg (115481 byte)

Varie erano le forme del costume femminile. Da prima si aveva una seconda tunica molto lunga, con maniche lunghe e strette, modellata su busto e molto ampia sulla vita in giù, poi un costume in due pezzi: uno superiore, ben modellato, che poteva scendere sulle anche in lembi più o meno frastagliati, e sotto di esso, un'ampia gonna che scendeva fino a terra e talora formava uno strascico. La tunica unita ebbe, a volte, maniche ampie e due fenditure sul davanti nelle quali infilare le mani per tenerle al caldo. Nelle classi elevate, verso la metà del secolo, si diffuse, specialmente in Francia, una sopravveste, o Sorcotto, costituita da un corpetto, in genere di pelliccia senza maniche e largamente aperta ai fianchi, e da un'ampia gonna unita ad esso.

Ma soprattutto si usò la Pellanda, sopravveste lunga, a strascico, raccolta alla vita da una cintura e rialzata sul davanti a panneggio, quasi sempre con larghissime maniche che scendevano fino a terra.

Altre volte, specialmente in Francia, si rinunciava alla scampanatura e si creava una tunica interamente modellata. Le maniche erano generalmente lunghe e ampie, talora strette al polso. Questa tunica, che assumeva già la forma di una giacca, era chiamata appunto "Jacque o Jacquette" in Francia; in Italia la parola giacca verrà adottata più tardi: nel Trecento si usava invece il termine Sorcotto, dal francese Surcot.

Il Sorcotto poteva essere portato anche sopra la tunica, il quale, a maniche lunghe e strette, che apparivano sotto quelle più ampie del Sorcotto, spesso era imbottita sul petto per ottenere, secondo il gusto francese, una prominenza considerata di particolare eleganza. Durante il secolo, il Sorcotto assumeva varie forme: ora era cortissimo coprendo le sole anche, ora lungo e molto ampio, con maniche enormi, così da formare un giuco di grandi cannelloni e di ondeggianti panneggiamenti.

Quasi sempre era stretto da una cintura da cui pendevano spesso una borsa e un pugnale.

Con l'accorciarsi della tunica, le calze-brache si allungarono coprendo tutta la gamba e la coscia, e dalla metà del secolo, cominciarono ad essere di colori diversi. Non scomparvero tuttavia le vesti lunghe, preferite dalle persone anziane, dagli uomini di studio, dai personaggi eminenti.

Nel XIV secolo i nobili vestivano con delle gonnelle con le maniche strette che scendevano sotto le caviglie, alla cintura, con la quale era legata la gonnella, si infilavano un mantello detto Guarnacchia.

Le gambe erano coperte da calze che arrivavano sotto le caviglie e sopra la metà delle coscie.

La principale caratteristica del costume militare nel XIV secolo era che ricopriva quasi tutta la persona. Già nel 200 erano apparse Blacche rigide dette "alette" che difendevano le spalle. Verso la metà del secolo riapparve la corazza a scaglie. Questi elementi non sostituirono la cotta a maglia ma si sovrapposero ad essa, così che l'armatura specialmente per la cavalleria divenne molto pesante.

I copricapi, nel Trecento avevano forme svariate. Molto usato il cappuccio, semplice o unito a una corta Pellegrina,e così pure il berrettino, cupola a bordo rialzato o cerchio rigido sormontato da una cupola più ampia. Se la cupola era molto alta si aveva un berrettino a punta. Caratteristico copricapo trecentesco era il "Mazzocchio", una specie di turbante che avvolgeva il capo e formava sulla sommità un ricco drappeggio spesso ricadente su una spalla. Il "tocco" era un berretto di feltro a cupola piuttosto alta con breve bordo ripiegato all'insù.

Torna alla home page   WB01624_.gif (281 byte)

Torna a abbigliamento  WB01343_.gif (599 byte)