LA

 

SAGGEZZA

 

DI

 

PAULO
IMPARIAMO AD AMARE, SAREMO AMATI



di Paulo Coelho


A tutti sarà già capitato di trascorrere giorni, o addirittura settimane intere, senza ricevere neanche un gesto di affetto dal prossimo. Sono periodi difficili, in cui il calore umano scompare e la vita si riassume in un arduo sforzo di sopravvivenza.

Nei momenti in cui il fuoco altrui non riscalda la nostra anima, dobbiamo controllare il nostro focolare. E’ necessario mettere altra legna e tentare di illuminare la stanza buia in cui si è trasformata la nostra vita. Quando udremo il nostro fuoco crepitare, il legno scricchiolare, le braci ardere e le fiamme raccontare storie, allora ci sarà restituita la speranza.

Se siamo capaci di amare, saremo anche capaci di essere amati. È solo questione di tempo.

 

 

LA SAGGEZZA DEL GESTO


di Paulo Coelho

Se niente succede per caso nella nostra vita, tanto meno niente è accaduto per caso nella vita di Colui che venne al mondo per lavare i nostri peccati con il suo sangue.

Cristo deve aver riflettuto molto prima di decidere quale fosse il primo miracolo da compiere. Deve aver preso in considerazione la guarigione di un paralitico, la resurrezione di un morto, la cacciata di un demonio, qualcosa che i suoi contemporanei considerassero un «comportamento nobile». In definitiva, era la prima volta che si sarebbe mostrato al mondo come il Figlio di Dio. Ed è scritto: il suo primo miracolo fu trasformare l’acqua in vino - per animare un banchetto di nozze.

Che la saggezza di questo gesto ci ispiri e sia sempre presente nelle nostre anime: la ricerca spirituale è compassione, entusiasmo e gioia.

 

 

LASCIAMO PARLARE IL NOSTRO ANGELO


di Paulo Coelho

Le persone che fanno parte del nostro quotidiano possono darci indizi importanti sulle decisioni che abbiamo bisogno di prendere. È molto pericoloso chiedere un consiglio. È molto rischioso dare un consiglio. Se abbiamo bisogno di aiuto, è meglio osservare come risolvono – o non risolvono – i loro problemi le persone che abbiamo intorno.

Spesso il nostro angelo usa le labbra di qualcun altro per dirci qualcosa, ma lo fa in maniera casuale, generalmente in un momento in cui – anche se attenti – lasciamo che le nostre preoccupazioni oscurino il miracolo della vita.

Lasciamo parlare il nostro angelo nella maniera in cui egli è abituato – con spontaneità, e quando lo ritiene necessario. I consigli sono la teoria della vita. E la pratica, in genere, è molto diversa.

 

 

SFIDE, NON TEORIE MIRACOLOSE

 

 

di Paulo Coelho

Da giovane, il russo Gudrjeff - uno dei grandi maghi della fine del secolo scorso – andò a trovare un saggio nel deserto di Gobi.

Durante la cena, desideroso di dimostrare che si trovava lì per il cammino spirituale, Gudrjeff mangiò riso integrale. Incuriosito, il saggio – che stava divorando un cosciotto di agnello – volle sapere perché lo facesse.

“Per purificare il mio corpo”.

“Procedi su questo cammino e finirai male - rispose il saggio - Proprio come i fiori di serra non resistono nei luoghi aperti, se un giovane abitua il proprio organismo solo agli alimenti puri, finirà per renderlo troppo fragile.

Il corpo e l’anima hanno bisogno delle sfide di tutti i giorni, non di teorie miracolose”.

 

 

I RESIDUI DI MICHELANGELO

 

di Paulo Coelho

Una volta domandarono a Michelangelo come riuscisse a creare delle opere tanto magnifiche.

“È molto semplice,” rispose Michelangelo. “Quando guardo un blocco di marmo, io riesco a scorgervi dentro la scultura. Tutto ciò che mi rimane da fare è togliere i residui.”

C’è un’opera d’arte che siamo destinati a creare. Essa è il punto centrale della nostra vita e, per quanto tentiamo di ingannarci, sappiamo come sia importante per la nostra felicità. Eppure, quest’opera d’arte generalmente è coperta da anni di paure, colpe, indecisioni.

Ma, se decideremo di eliminare questi residui, se non dubiteremo delle nostre capacità, saremo in grado di proseguire nella missione che ci è stata destinata. E questa è l’unica giustificazione della nostra vita.

 

 

La Scacchiera

di Paulo Coelho

Ha scritto T.H. Huxley, in uno dei suoi sermoni: “Le conseguenze dei nostri gesti sono spauracchi per i codardi, e raggi di luce per i saggi.
Il piano della scacchiera è il mondo; le pedine sono i gesti della nostra vita quotidiana; le regole sono le cosiddette leggi di natura. Non possiamo vedere il Giocatore che sta dall’altro lato della scacchiera, ma sappiamo che Egli è giusto, onesto e paziente.
(Spetta a noi accettare la sfida di vivere), perché, pur sapendolo, apprendiamo a nostre spese che Egli non lascia mai passare un errore, e non ammette che qualcuno dica di non conoscere bene le regole del gioco”.

 

 

La paura di scegliere

 

di Paulo Coelho

Una vecchia storiella per bambini racconta di Donna Scarafaggina che, spazzando la casa, trovò una moneta. Dopo essere stata per lungo tempo alla finestra, per scegliere il pretendente adatto alle sue paure e ai suoi desideri, finì per sposare Giovanni Topastro. Come tutti sappiamo, Giovanni Topastro cadde nella pentola dei fagioli.

Molte volte, nella vita, troviamo una moneta che ci è data dal destino e pensiamo che questo sia l'unico tesoro della nostra vita. Finiamo per attribuirgli tanto valore che il destino - lo stesso che ci ha consegnato la moneta - s'incarica di riprendersela.

Chi ha molta paura di scegliere compie sempre la scelta sbagliata.

 

Sartre e l’ateismo

di Paulo Coelho

Ogni studente di filosofia conosce l'ateismo di cui è pervasa l'opera del filosofo francese Jean-Paul Sartre. Ma pochi conoscono un breve testo che egli scrisse in Le Parole:

“Ho avuto bisogno di Dio. Egli mi è stato dato, e io l'ho ricevuto senza comprendere bene ciò che stavo cercando. Poi, siccome il mio cuore non gli lasciò mettere le sue radici, Dio finì per morire dentro di me.

Oggi, quando lo menzionano, io dico - come se fossi un vecchio che tenta di ravvivare una vecchia fiamma: ‘Se cinquant'anni fa non ci fosse stato un malinteso, se non ci fossero stati certi equivoci, se non ci fosse stato quell'incidente che finì per separarci, oggi avremmo un bel rapporto d'amore’”.

 

 

La potenza delle parole

 

di Paolo Coelho

La parola è potere. Le parole trasformano il mondo e l'uomo. Tutti noi abbiamo già sentito dire: “Non si deve parlare delle cose belle che ci accadono, perché l'invidia altrui distruggerà la nostra gioia.”

Non è affatto vero. I vincitori parlano con orgoglio dei miracoli della propria vita. Se tu metti dell'energia positiva nell'aria, essa attrae altra energia positiva. E, inoltre, rallegra coloro che veramente ti vogliono bene. Quanto agli invidiosi, agli sconfitti - questi potranno causarti qualche danno solo se tu darai loro questo potere.

Non temere. Parla delle cose belle della tua vita a tutti coloro che vogliono ascoltare. L'Anima del Mondo ha tanto bisogno della tua gioia.

 

 

IL SAGGIO SA SFRUTTARE LE CIRCOSTANZE INEVITABILI

di Paulo Coelho

Marizete Lourenço racconta che un contadino vinse tre cani. Felice, li legò dietro il carro dei buoi e decise di portarli nella fattoria dove viveva.

Il primo cane veniva tirato a forza; si mordeva la coda, cadeva, si trascinava per terra. Il secondo si rassegnò e seguì il carro di buoi. Il terzo, invece, saltò sul carro, decise di dormire e arrivò a destinazione riposato.

“Quando resistere è inutile, la cosa migliore è adattarsi”, dice Marizete. “Il più saggio è sempre colui che riesce a trarre profitto dalle circostanze inevitabili e a fare in modo che esse giochino a proprio favore”.

 

 

IL MAESTRO, I DISCEPOLI E LA VERITA’

di Paulo Coelho


«Certi discepoli non fanno che domandarmi dove sta la verità», disse Maal-El. «Un giorno, allora, decisi di indicare una direzione qualsiasi, tentando di dimostrare che l'importante è percorrere un cammino, e non restare lì a pensarci sopra».

«Invece di guardare verso la direzione che indicavo, i discepoli cominciarono a esaminare il mio dito, tentando di scoprire dov'era nascosta la verità».

«Quando le persone cercano un maestro, in realtà dovrebbero essere alla ricerca di esperienze che possano aiutarle a evitare certi ostacoli. Ma, purtroppo, la realtà è diversa: esse adottano la legge del minor sforzo, nel tentativo di trovare delle risposte a tutto».

«Chi desidera trarre beneficio dallo sforzo del maestro per risparmiare le proprie forze, non arriverà mai in nessun luogo e finirà per scoraggiarsi».

 

 

SFORZIAMOCI DI MANTENERE SPERANZA E BUONUMORE

di Paulo Coelho

Il monaco tibetano Chögyam Trungpa dice: «Non c'è bisogno di un'esperienza mistica per scoprire che il mondo è buono». Basta cogliere le cose belle e semplici che esistono intorno a noi, guardare le gocce di pioggia che scorrono sul vetro, svegliarsi al mattino e scoprire che brilla il sole, udire qualcuno che ride. Comportandoci così, il mondo cessa di essere una minaccia.

Cominciamo a renderci conto che siamo capaci di notare il miracolo della vita, accettiamo di avere la sensibilità sufficiente per vedere l'amore che alberga nella nostra anima. Se siamo capaci di accorgerci di ciò che è bello, è solo perché anche noi siamo belli - giacché il mondo è uno specchio che a ogni uomo restituisce il riflesso del proprio volto.

Pur conoscendo i nostri difetti e i nostri limiti, dobbiamo fare il possibile per mantenere la speranza e il buonumore. In fin dei conti, il mondo si sforza di aiutarci, anche se noi pensiamo il contrario.

 

 

 

 

 

GLI OGGETTI NON CONTENGONO CONOSCENZA

di Paulo Coelho

Un apprendista di occultismo che conosco, sperando di impressionare bene il suo maestro, lesse alcuni manuali di magia e decise di acquistare i materiali indicati nei testi.

Con grande difficoltà trovò un certo tipo di incenso, alcuni talismani, una struttura di legno con i caratteri sacri scritti in un certo ordine.

Vedendo ciò, il maestro disse: «Credi forse che, avvolgendoti i fili di un computer intorno al collo riuscirai ad avere la saggezza della macchina? Credi forse che, comprando cappelli e abiti sofisticati, acquisirai anche il buon gusto e la raffinatezza di chi li ha creati?»

«Gli oggetti e le immagini possono essere tuoi alleati, ma non contengono - in se stessi - alcun tipo di conoscenza. Devi esercitare prima la devozione e la disciplina, e tutto il resto vi si aggiungerà».

 

 

ALLONTANARSI PER APPREZZARE

di Paulo Coelho

Vaghiamo nel mondo in cerca dei nostri sogni e dei nostri ideali. Spesso poniamo in luoghi inaccessibili tutto quello che è a portata di mano. Quando scopriamo l’errore, sentiamo di aver perduto tempo cercando lontano ciò che avevamo vicino. Allora ci colpevolizziamo per i passi falsi, per la ricerca inutile, per il dispiacere che abbiamo causato. Non è proprio così: anche se il tesoro è sepolto nella tua casa, tu lo scoprirai solo quando te ne allontanerai.

Se Pietro non avesse provato il dolore della negazione, non sarebbe stato scelto come capo della Chiesa. Se il figliuol prodigo non avesse abbandonato tutto, non sarebbe mai stato accolto con gioia da suo padre.

Ci sono determinate cose nella nostra vita nelle quali figura un sigillo che dice: «Capirai il mio valore solo quando mi perderai - e mi recupererai». Non serve tentare di abbreviare questo cammino.

 

 

FACCIAMO LAVORARE IL CERVELLO IN LIBERTA’

di Paulo Coelho


Uno dei più potenti esercizi di crescita interiore consiste nel prestare attenzione alle cose che facciamo automaticamente – come respirare, strizzare gli occhi, o osservare le cose intorno a noi. Ogni volta che lo facciamo, consentiamo al nostro cervello di lavorare con più libertà – senza l’interferenza dei nostri desideri.

In tal modo, certi problemi che sembravano insolubili finiscono per essere risolti, certi dolori che giudicavamo insuperabili finiscono per dissiparsi senza sforzo.

Quando hai bisogno di affrontare una situazione difficile, cerca di usare questa tecnica. Richiede un po’ di disciplina – ma i risultati sono sorprendenti.

 

 

IL VASO E LA GOCCIA

di Paulo Coelho


A volte ci irritiamo per certe reazioni esagerate del nostro prossimo. Noi facciamo un piccolo commento, una battuta – ed ecco che l’altra persona scoppia a piangere o si ribella.

Racconta una leggenda del deserto la storia di un uomo che doveva recarsi in un’altra oasi e cominciò a caricare il suo cammello. Caricò i tappeti, gli utensili della cucina, i bauli con la biancheria – e il cammello sopportava tutto. Proprio mentre stava per partire si ricordò di una bella piuma azzurra che il padre gli aveva regalato. Decise di prendere anche quella, e la caricò sopra il cammello. In quello stesso istante, l’animale crollò sotto il peso, e morì.

«Il mio cammello non ha retto il peso di una piuma», avrà pensato l’uomo. A volte pensiamo anche noi la stessa cosa del nostro prossimo – senza capire che la nostra battuta può essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sofferenza.

 

 

LA GRAZIA PER SUPERARE LE PROVE

di Paulo Coelho


Il monaco cistercense Marcos García, che vive a Burgos, in Spagna, diceva: «A volte Dio toglie una certa benedizione perché la persona possa comprenderlo al di là dei favori e delle richieste. Egli sa fino a che punto può mettere alla prova un’anima – e non si spinge mai oltre».

«In questi momenti, non dobbiamo mai dire: ‘Dio mi ha abbandonato’. Lui non ci abbandona mai. Siamo noi che, a volte, possiamo abbandonarlo. Se il Signore ci pone di fronte a una grande prova, ci dà sempre anche la grazia sufficiente – più che sufficiente, direi – per superarla».

«Quando ci sentiamo lontani dal Suo volto, dobbiamo domandarci: ‘Siamo in grado di saper approfittare di ciò che Egli ha messo nel nostro cammino?’».

 

 

IMPEGNATI

di Paulo Coelho

Se quello che stai percorrendo è il cammino dei tuoi sogni, impegnati. Non lasciare aperta la porta d’uscita, con la scusa: “Non è ancora esattamente questo ciò che vorrei”.

Questa frase – tanto usata – serba in sé il seme della sconfitta. Assumiti la responsabilità del tuo cammino. Anche se dovrai fare alcuni passi incerti, anche se sai che puoi fare meglio ciò che stai facendo. Se accetti le tue possibilità nel presente, con ogni probabilità migliorerai nel futuro. Ma se negherai i tuoi limiti, non te ne libererai mai.

Affronta il tuo cammino con coraggio, non avere paura della critica degli altri. E – soprattutto – non lasciarti paralizzare dalla tua stessa critica. Dio sarà con te nelle notti insonni e asciugherà con il Suo amore le lacrime nascoste. Dio è il Dio dei valenti.

 

 

La mancanza di fede

di Paulo Coelho


A volte critichiamo la mancanza di fede degli altri. Non siamo capaci di comprendere le circostanze in cui essi hanno perduto la fede, e non cerchiamo neppure di alleviare la loro miseria che è il motivo che genera la ribellione e l’incredulità nel potere divino.

L’umanista Robert Owen (1771-1858) stava attraversando l’interno dell’Inghilterra, parlando di Dio. Nel XIX secolo era comune servirsi della mano d’opera infantile nei lavori pesanti e, un pomeriggio, Owen si fermò nei pressi di una miniera di carbone, dove un ragazzino di dodici anni, denutrito, trasportava un pesante sacco.

“Sono qui per aiutarti a parlare con Dio,” disse Owen.

“Grazie tante, ma non lo conosco. Deve lavorare in un’altra miniera,” fu la risposta del ragazzino.

 

 

Vivere sotto un ponte

di Paulo Coelho


In un testo buddista si parla delle sei difficoltà che si incontrano nel vivere in una casa: dà lavoro il costruirla, dà ancora più lavoro il pagarla, deve essere riparata sempre, può essere confiscata dal governo, si ricevono continuamente visite di ospiti indesiderati, serve da nascondiglio per atti condannabili.

D'altro canto, sei sono i vantaggi nel vivere sotto un ponte: si può trovare facilmente, il fiume ci è d’esempio su com'è passeggera la nostra vita, non ci dà l’opportunità di essere avidi, non ha bisogno di una recinzione, vi si incontra sempre una persona nuova con cui conversare, non è necessario pagare un affitto.

Bella filosofia. Ma quando osserviamo le persone che vivono sotto i ponti e i viadotti, abbiamo la certezza che questo testo sia completamente sbagliato.

 

 

Gli errori del cuore

 

di Paolo Coelho

Noi siamo abituati alla vecchia scusa: anche se conosciamo che il nostro cuore sa qual è la decisione migliore da prendere, non seguiamo mai ciò che dice - e, per giustificare la nostra vigliaccheria, ci convinciamo che era in errore. Una bella storia di Gibran illustra fino a dove ci possono portare le limitazioni.

Disse l'Occhio: “Guardate che bella montagna abbiamo sul nostro orizzonte!” L'Orecchio tentò di udirla, ma non ci riuscì. Allora la Mano disse: “Sto cercando di sentirla, ma non la trovo.” Fu la volta del Naso: “Non c'è nessuna montagna, perché non ne sento l'odore.”

E tutti giunsero alla conclusione che l'Occhio era in errore.

 

 

Il fantasma della rovina

di Paulo Coelho

Dice Confucio:

“Il pericolo sorge quando l'uomo si sente sicuro della propria posizione.
La rovina minaccia tutti coloro che tentano di mantenere uno stato di cose.

La confusione appare quando mettiamo tutto in ordine.

L'uomo superiore, dunque, non dimentica il pericolo quando è in condizione di sicurezza.

Il saggio non dimentica il fantasma della rovina quando è ben saldo.

L'intelligente non dimentica la confusione quando i suoi affari sono in ordine.

Solo così egli può mantenere la propria sicurezza personale e proteggere il proprio regno”.

 

 

Proverbi arabi


di Paulo Coelho

Ecco alcuni proverbi arabi:

“L'avaro accumula denaro a favore di tre persone che detesta: il futuro sposo della moglie, suo genero e sua nuora”.

“Non dichiarare che le stelle sono morte solo perché il cielo è annuvolato”.

“Colui a cui dai scrive la sua gratitudine sulla sabbia. Colui da cui ricevi scrive il tuo debito nel bronzo”.

“La giustizia senza religione vale più della tirannia di un principe devoto”.

“Comprendono le benedizioni del Paradiso solo coloro che hanno già conosciuto l'Inferno”.

 

 

Sentirsi colpevoli

 

di Paulo Coelho

Ci sentiamo colpevoli per tutto ciò che di autentico c'è in noi, per il nostro stipendio, le nostre opinioni, le nostre esperienze, i nostri desideri segreti, la nostra maniera di parlare - ci sentiamo colpevoli persino per i nostri genitori e i nostri fratelli. E qual è il risultato? La paralisi. Ci vergogniamo di fare qualcosa di diverso da ciò che gli altri si aspettano da noi. Non esponiamo le nostre idee, non chiediamo aiuto. E questo lo giustifichiamo dicendo: “Gesù ha sofferto, e la sofferenza è necessaria”. Gesù visse molte situazioni di sofferenza, ma non cercò mai di rimanervi a lungo. Non si può occultare la vigliaccheria con scuse di questo tipo, altrimenti il mondo intero non andrebbe avanti.

 

 

 

 

 

 

 

Quello che vuoi essere

di Paulo Coelho

Le condizioni ideali che tu ricerchi non esistono. Certi difetti non riusciranno mai a essere eliminati. Il trucco consiste nell'essere consapevole che, malgrado tutti i difetti, sei una persona straordinaria.

Sì, tu ti conosci molto bene, ma cerchi di oltrepassare i limiti ai quali sei abituato. Sii - per dieci minuti al giorno - quella persona che hai sempre desiderato essere. Se il problema è l'inibizione, sforzati di parlare. Se il problema è la colpa, sentiti approvato. Se la difficoltà è sentire il rifiuto del mondo, cerca consapevolmente di attirare tutti gli sguardi. Ti troverai in qualche situazione difficile, ma ne vale la pena.

Chi, per dieci minuti al giorno, riesce a essere ciò che ha sognato, sta già facendo un grande progresso.

 

 

Le ragioni del combattimento

 

di Paolo Coelho

"La prima qualità del cammino spirituale è il coraggio," diceva Gandhi. E, secondo il monaco tibetano Chögyam Trungpa, la prima qualità dell'uomo valente è lottare per ciò che possa essere utile a tutta l'umanità.
Il mondo sembra sempre minaccioso e pericoloso ai codardi. Costoro ricercano la sicurezza menzognera di una vita senza grandi sfide, e si armano fino ai denti per difendere quello che ritengono di possedere. I codardi sono vittime del proprio egoismo, e finiscono per costruirsi da soli le sbarre della propria prigione.
Ma gli uomini e le donne valenti proiettano il proprio pensiero molto al di là delle pareti di una stanza. Sanno che, se loro non faranno niente per il mondo, nessun altro lo farà. Intraprendono, allora, il Buon Combattimento della vita, sia pur senza comprendere bene perché.

 

 

Un sacco di virtù, un sacco di difetti

di Paulo Coelho



In Gilberto de Nucci c'è una eccellente immagine riguardo al nostro comportamento. Secondo lui, gli uomini camminano sulla superficie della Terra in fila indiana, ciascuno trasportando un sacco davanti e un altro dietro.

Nel sacco davanti, noi mettiamo le nostre qualità. Nel sacco di dietro, serbiamo tutti i nostri difetti.

Perciò, durante il viaggio della vita, teniamo gli occhi fissi sulle virtù che possediamo, legate al nostro petto. Nello stesso tempo, notiamo impietosamente, sulle spalle del compagno che ci sta davanti, tutti i difetti che egli possiede.

E ci riteniamo migliori di lui - senza capire che chi ci segue sta pensando la stessa cosa di noi.

 

 

I sacchi di Gilberto

 

di Paolo Coelho

In Gilberto de Nucci c'è una eccellente immagine riguardo al nostro comportamento. Secondo lui, gli uomini camminano sulla superficie della Terra in fila indiana, ciascuno trasportando un sacco davanti e un altro dietro.


Nel sacco davanti, noi mettiamo le nostre qualità. Nel sacco di dietro, serbiamo tutti i nostri difetti.


Perciò, durante il viaggio della vita, teniamo gli occhi fissi sulle virtù che possediamo, legate al nostro petto. Nello stesso tempo, notiamo impietosamente, sulle spalle del compagno che ci sta davanti, tutti i difetti che egli possiede.


E ci riteniamo migliori di lui - senza capire che chi ci segue sta pensando la stessa cosa di noi.

 

 

L’anima indistruttibile

di Paulo Coelho

Adattato dal fantastico Bhagavadgita (Capitolo II, 16-26):

“L'uomo non nasce, e neppure muore mai. Una volta giunto a esistere, non smetterà mai di farlo, perché è eterno e permanente.

Così come un uomo dismette gli abiti usati e usa degli abiti nuovi, l'anima scarta il vecchio corpo e assume il corpo nuovo.

Ma l'anima è indistruttibile, le spade non possono ferirla, il fuoco non la brucia, l'acqua non la bagna, il vento non la secca mai. Essa è al di là del potere di tutte queste cose.

Visto che l'anima dell'uomo è indistruttibile, essa è sempre vittoriosa, e perciò non deve mai lamentarsi.

Che il tuo obiettivo sia la tua azione, e mai la sua ricompensa”.

 

 

La piccola farfalla

 

di Paolo Coelho

Il grande scrittore greco Nikolaos Kazantzakis (autore di Zorba il greco) racconta che, da bambino, notò un bozzolo attaccato a un albero, dove una farfalla si preparava a uscire.

Pazientò un po', ma - visto che occorreva aspettare troppo tempo - decise di accelerare il processo e cominciò a riscaldare il bozzolo con il suo fiato. Infine la farfalla uscì, ma le sue ali erano ancora attaccate, perciò finì per morire poco dopo.

“Era necessaria una paziente maturazione al sole, e io non seppi aspettare,” dice Kazantzakis. “Quel piccolo cadavere è, ancora oggi, uno dei più grandi pesi che ho sulla coscienza. Ma fu lui a farmi capire cos'è un vero peccato mortale: forzare le grandi leggi dell'universo. È necessario avere pazienza, aspettare il momento giusto e seguire con fiducia il ritmo che Dio ha scelto per la nostra vita.”

 

 

Le regole d’oro

 

di Paolo Coelho

Durante una cena a Kyoto, il professore coreano Tae-Chang Kim analizza le differenze tra il pensiero occidentale e quello orientale.

“Entrambe le civiltà hanno una regola d'oro. In Occidente, voi dite: ‘Farò per il mio prossimo quello che vorrei fare per me.’ Ciò significa: chi ama è colui che stabilisce le condizioni in cui l'amore può manifestarsi.

“La regola d'oro dell'Oriente sembra quasi uguale: ‘Non farò al mio prossimo quello che non desidererei venisse fatto a me.’ Ma questa scaturisce da ciò che l'altra persona sta sentendo, ecco la grande differenza.

“Per migliorare il mondo, non dobbiamo imporre un modo di dimostrare il nostro amore, bensì evitare il manifestarsi della nostra rabbia.”

 

 

Una tempesta in un bicchier d’acqua

di Paulo Coelho

“Non fare una tempesta in un bicchier d'acqua.” Generalmente questo proverbio ha ragione: spesso si esagera nei momenti di difficoltà, mentre la vita è molto più semplice di quanto non sembri.

Tuttavia, non dobbiamo mai giudicare il dolore altrui. Un piccolo dettaglio - che non ci scalfirebbe affatto - può costituire la scintilla per una tormenta che era in preparazione nell'animo del nostro prossimo. In quei momenti, è necessario il rispetto della sofferenza altrui, giacché non possiamo paragonarla alla nostra.


Okakura Kakuso dice al riguardo: “Se considerassimo quanto è piccolo il bicchiere di gioia che abbiamo in questa vita, come pochissime lacrime siano capaci di farlo traboccare, come, per la nostra immensa sete, finiamo per berlo più rapidamente di quanto dovremmo, non incolperemmo mai nessuno di creare tempeste in luoghi tanto piccoli."

 

 

Devozione e disciplina

di Paulo Coelho

Un apprendista di occultismo che conosco, sperando di impressionare bene il suo maestro, lesse alcuni manuali di magia e decise di acquistare i materiali indicati nei testi.

Con grande difficoltà trovò un certo tipo di incenso, alcuni talismani, una struttura di legno con i caratteri sacri scritti in un certo ordine. Vedendo ciò, il maestro disse: “Credi forse che, avvolgendoti i fili di un computer intorno al collo, riuscirai ad avere la saggezza della macchina? Credi forse che, comprando cappelli e abiti sofisticati, acquisirai anche il buon gusto e la raffinatezza di chi li ha creati? Gli oggetti e le immagini possono essere tuoi alleati, ma non contengono - in se stessi - alcun tipo di conoscenza. Devi esercitare prima la devozione e la disciplina, e tutto il resto vi si aggiungerà”.

 

 

 

L’ANIMA CHE ATTRAVERSA LA TERRA


di Paulo Coelho


Raccontano i taoisti che, all'inizio dei tempi, lo Spirito e la Materia intrapresero un combattimento mortale. Alla fine lo Spirito trionfò e la Materia fu condannata a vivere per sempre nell'interno della Terra.

Prima che ciò accadesse, però, la sua testa picchiò contro il firmamento e mandò in frantumi il cielo stellato. La dea Niuka uscì dal mare, risplendente nella sua armatura di fuoco. Bollendo i colori dell'arcobaleno nel calderone, fu in grado di rimettere le stelle al loro posto. Ma non riuscì a trovare due piccoli pezzetti, e il firmamento rimase incompleto.

Secondo i taoisti, lì comincia il dualismo dell'amore: c'è sempre un'anima che attraversa la Terra, in cerca della sua Altra Parte, affinché entrambe si possano incassare nel pezzo vuoto del cielo e, così, completare la Creazione.

 

 

La soavità riesce a scolpire

di Paulo Coelho

Il monastero sulla riva del fiume Piedra è circondato da una splendida vegetazione: una vera oasi tra i campi sterili di quella parte della Spagna. In quel punto, il piccolo fiume si trasforma in un corso abbondante, dividendosi poi in decine di cascate.

Cammino in quel luogo, ascoltando la musica delle acque. All’improvviso, una grotta, sotto una delle cascate, attira la mia attenzione. Mi soffermo a guardare la roccia levigata dal tempo, le belle forme che crea la natura – perché ha pazienza. E scopro, scritti su una piccola targa, i versi di Tagore: “Non è il martello che ha reso perfette queste pietre, ma l’acqua – con la sua dolcezza, la sua danza, e il suo canto”.

Dove la durezza opera solo distruzione, la soavità riesce a scolpire.

 

 

LE TATTICHE DEI GUERRIERI DELLA LUCE

di Paulo Coelho


Sun Tsu descrisse in L’Arte della Guerra, scritto tremila anni fa, alcune delle tattiche usate dai guerrieri della luce: «Fai credere al tuo nemico che non otterrà grandi ricompense se deciderà di attaccarti. Così, ridurrai il suo entusiasmo».

«Non avere vergogna di ritirarti provvisoriamente dal combattimento, se capisci che il nemico è più forte. Ciò che importa non è la singola battaglia, ma l’esito della guerra».

«Tuttavia, se sarai molto forte, non avere vergogna di fingerti debole. Questo farà sì che il tuo nemico abbandoni la prudenza e attacchi anzi tempo».

«In una guerra, la capacità di sorprendere l’avversario è la chiave del successo».

 

 

CAMMINARE INSIEME

di Paulo Coelho

Un pellegrino è obbligato a condividere con gli altri tutto ciò che sa del cammino. Chi aiuta, viene sempre aiutato. Abbiamo bisogno di condividere. Anche se sono solo informazioni che tutti già conoscono, è importante non lasciarsi trascinare dal pensiero egoista di arrivare da soli alla fine del viaggio.

Chi fa questo, scopre un paradiso vuoto, privo di ogni interesse – e ben presto morirà di tedio. Non possiamo prendere le luci che illuminano il cammino e portarle via con noi. Se agiremo così, riempiremo i nostri zaini di lanterne, ma – per fare spazio – dovremo liberarci di quel nutrimento che ci dà la forza per andare avanti: l’amore.

In tal caso, malgrado tutta la luce che trasportiamo, non potremo contare su una buona compagnia. A cosa servirebbe tutto ciò?

 

 

TROVA LA FORZA DI RECLAMARE

di Paulo Coelho

La vita ci esorta continuamente: "Partecipa!" La partecipazione è necessaria per la nostra gioia, ma anche per la nostra protezione. Chi si astiene di fronte alle barbarie che vede, rende un servigio alla forza delle tenebre, e per questo un giorno dovrà pagare.

Ci sono momenti in cui evitiamo la lotta, con i pretesti più diversi: serenità, maturità, senso del ridicolo. Vediamo l’ingiustizia che viene fatta al nostro prossimo e taciamo. "Non voglio immischiarmi in litigi," è la spiegazione. Questo non ha senso. Chi percorre un cammino spirituale, fa proprio un codice d’onore che deve essere rispettato. La voce che protesta contro ciò che è sbagliato viene sempre ascoltata da Dio.

Se il nostro fratello non ha più le forze per reclamare, è il nostro turno di farlo per lui.

 

 

L’AMORE PUO’ GUARIRE

di Paulo Coelho

Ho letto sul giornale che un bambino, a Brasilia, è stato brutalmente picchiato dai genitori. Per questo motivo ha perso la capacità di muoversi e di parlare.

Ricoverato in ospedale, è stato curato da una infermiera che ogni giorno gli diceva: «Io ti amo». Anche se i medici garantivano che non poteva udirla e che i suoi sforzi erano inutili, l’infermiera continuava a ripetergli: «Io ti amo, non dimenticarlo». Tre settimane dopo, il bambino aveva riacquistato la capacità motoria. Quattro settimane dopo, tornava a parlare e a sorridere.

L’infermiera non ha mai rilasciato interviste e il giornale non pubblicava il suo nome, ma qui ne rimane l’annotazione, affinché non dimentichiamo mai che l’amore guarisce.

 

 

E’ IMPORTANTE CONFIDARE NEGLI ALTRI

di Paulo Coelho

“Io credo a tutto ciò che gli altri mi dicono, ma alla fine ne sono sempre deluso”. Questo è ciò che siamo soliti sentir dire.

È molto importante confidare negli altri; un Guerriero della Luce non ha paura delle delusioni, perché conosce il potere della propria spada, e la forza del proprio amore. Tuttavia, egli sa che una cosa è accettare i segnali di Dio e capire che gli angeli si servono della bocca del nostro prossimo per darci consigli, ben altra, invece, è essere incapace di prendere decisioni e cercare sempre di trasferire la responsabilità delle nostre azioni sugli altri.

Possiamo confidare negli altri solo se, per prima cosa, siamo capaci di confidare in noi stessi.

 

 

L’AMORE TRASFORMA L’UOMO

di Paolo Coelho


Ci sono momenti in cui vorremmo tanto aiutare una certa persona, ma non possiamo fare niente. O le circostanze non ci consentono di avvicinarci, o quella persona è restia a qualsiasi gesto di solidarietà e di appoggio.

Allora ci rimane solo l’amore. Nei momenti in cui tutto il resto è inutile, possiamo ancora amare, ma senza aspettarci ricompense, cambiamenti, ringraziamenti.

Se riusciamo ad agire in questa maniera, l’energia dell’amore comincia a trasformare l’universo intorno a noi. Quando questa energia compare, riesce sempre a compiere il suo lavoro.

“Il tempo non trasforma l’uomo. Il potere della volontà non trasforma l’uomo. L’amore lo trasforma," dice Henry Drummond.

 

 

SCEGLIETE BENE LA VOSTRA FOLLIA

di Paulo Coelho


Il Guerriero della Luce guarda alla vita con dolcezza e fermezza. Sa di trovarsi davanti a un mistero, per il quale un giorno troverà la risposta, ma sa anche che è ancora presto per le risposte. Allora cerca di comportarsi secondo le proprie convinzioni e la propria fede.

Spesso il Guerriero si ferma e dice a se stesso: “Ma questa vita sembra una follia”. Ha ragione. Abbandonandosi al miracolo del quotidiano, egli capisce di non essere sempre in grado di prevedere le conseguenze dei propri atti. A volte agisce senza sapere che sta agendo, salva senza sapere che sta salvando, soffre senza saperne il perché. Sì, è una follia.

Ma la grande saggezza del Guerriero della Luce consiste nello scegliere bene la propria follia.

 

 

L’UOMO INTELLIGENTE RICONOSCE LA FORZA DEL NEMICO

di Paulo Coelho

Un uomo intelligente sa riconoscere sempre un nemico più forte di lui. Se deciderà di affrontarlo, sarà immediatamente sconfitto. Se accetterà le sue provocazioni, cadrà nella trappola. Allora egli decide di usare l’arte della diplomazia per superare la difficile situazione in cui si trova.

Quando il nemico agisce come un irresponsabile, egli fa lo stesso. Quando lo chiama al combattimento, egli finge di non capire.

Di fronte a tale comportamento gli amici gli dicono: “Allora sei un codardo”. Ma l’uomo intelligente non bada a questo genere di commenti; sa che tutta la rabbia e il coraggio di un uccello sono inutili di fronte a un gatto. In situazioni come questa, è necessario avere pazienza.

Il nemico si stancherà ben presto e si allontanerà per provocare altri.

 

 

PREMUROSI CON LE PERSONE VICINE

di Paulo Coelho

Camminavo con due amici per le strade di New York. Tutt’a un tratto, nel bel mezzo di una normale chiacchierata, i due cominciarono a discutere e per poco non si misero a litigare.

Più tardi – con gli animi ormai rasserenati – ci sedemmo in un bar. Uno di loro allora chiese scusa all’altro: “Mi sono accorto che è molto più facile ferire chi ti sta vicino”, disse. “Se tu fossi stato un estraneo, io mi sarei controllato molto di più. Invece, proprio per il fatto che siamo amici, e che mi capisci meglio di chiunque altro, ho finito per essere molto più aggressivo. Questa è la natura umana”.

Forse è proprio così, ma noi combatteremo contro ciò. Non dobbiamo infatti permettere che l’amore diventi una scusa per fare tutto ciò di cui abbiamo voglia. È proprio con le persone vicine che dobbiamo essere più premurosi.

 

 

 

 

 

IMPARIAMO AD ASCOLTARE IL PENSIERO DEGLI ALTRI

di Paulo Coelho


Quando iniziamo a combattere per trovare il nostro posto nel mondo, abbiamo una certa vergogna a esporre il nostro punto di vista e finiamo per fare cose che non ci piacerebbe fare. Dopo tanti sforzi, quando finalmente siamo riusciti a superare questa fase, ricadiamo nell’errore esattamente opposto: non diamo più la possibilità al prossimo di dirci ciò che pensa.
Generalmente paghiamo un prezzo alto per questo atteggiamento.

Il filosofo greco Anassimene (400 a.C.) si avvicinò ad Alessandro il Grande nel tentativo di salvare la città. “Non importa ciò che tu desideri, hai la mia parola di re che non accetterò”, disse l’onnipotente Alessandro, ancor prima di sentire ciò che il filosofo intendeva dirgli.

“Tutto ciò che desideravo era vedere la mia città distrutta”, rispose Anassimene. E, in questa maniera, la città fu salva.

 

 

IL VERO CAMMINO SPIRITUALE

di Paulo Coelho

Molte sono le emozioni che muovono il cuore umano quando esso decide di dedicarsi al cammino spirituale. Può trattarsi di un motivo “nobile” come la fede, l’amore per il prossimo, o la carità. O può trattarsi semplicemente di un capriccio, la paura della solitudine, la curiosità, o la voglia di essere amati. Nulla di tutto ciò è importante.

Il vero cammino spirituale è più forte delle ragioni che ci hanno condotti a esso. A poco a poco, il cammino si impone con amore, disciplina e dignità e ben presto arriviamo al momento in cui ci guardiamo indietro e ricordiamo l’inizio del nostro viaggio. Allora ridiamo di noi stessi. Siamo stati capaci infatti di crescere, anche se i nostri piedi percorrevano quella strada per motivi che avevamo ritenuto importanti, ma che in realtà erano molto futili. L’amore di Dio è stato più forte delle ragioni che ci hanno condotto fino a Lui.

 

 

Scegliere bene la propria follia


di Paulo Coelho

Il Guerriero della Luce guarda alla vita con dolcezza e fermezza. Sa di trovarsi davanti a un mistero, per il quale un giorno troverà la risposta, ma sa anche che è ancora presto per le risposte. Allora cerca di comportarsi secondo le proprie convinzioni e la propria fede.

Spesso il Guerriero si ferma e dice a se stesso: “Ma questa vita sembra una follia”. Ha ragione. Abbandonandosi al miracolo del quotidiano, egli capisce di non essere sempre in grado di prevedere le conseguenze dei propri atti. A volte agisce senza sapere che sta agendo, salva senza sapere che sta salvando, soffre senza saperne il perché.

Sì, è una follia. Ma la grande saggezza del Guerriero della Luce consiste nello scegliere bene la propria follia.

 

 

L’uomo intelligente e il suo nemico

 

di Paulo Coelho

Un uomo intelligente sa riconoscere sempre un nemico più forte di lui.

Se deciderà di affrontarlo, sarà immediatamente sconfitto. Se accetterà le sue provocazioni, cadrà nella trappola.

Allora egli decide di usare l’arte della diplomazia per superare la difficile situazione in cui si trova. Quando il nemico agisce come un irresponsabile, egli fa lo stesso. Quando lo chiama al combattimento, egli finge di non capire.

Di fronte a tale comportamento gli amici gli dicono: “Allora sei un codardo.” Ma l’uomo intelligente non bada a questo genere di commenti; sa che tutta la rabbia e il coraggio di un uccello sono inutili di fronte a un gatto.

In situazioni come questa, è necessario avere pazienza. Il nemico si stancherà ben presto e si allontanerà per provocare altri.

 

 

 

IL DIAVOLO SI NASCONDE NEI DETTAGLI

di Paulo Coelho

Ci sono alcune cose nella nostra vita che – a un certo momento – diventano più importanti di tutto il resto.

Gesù ha detto: “Qual è il pastore che, avendo perduto una pecora, non lascia il suo gregge per andare a cercarla?"

Molte volte alla settimana ci capita di dover fare questa scelta. Prendere il telefono e pronunciare quella parola affettuosa che abbiamo rimandato. Aprire la porta e far entrare chi ha bisogno del nostro aiuto. Accettare un lavoro. Abbandonare un lavoro. Prendere quella decisione che stavamo rimandando. Chiedere perdono per un errore che abbiamo commesso e che non ci dà pace. Difendere un diritto che abbiamo.

Se una pecora si è perduta, agiremo come il Buon Pastore: cammineremo per montagne e rivi, pianure e deserti, fino a ritrovarla e ricondurla indietro.

In fin dei conti, il diavolo dimora nei dettagli

 

 

NON INTERROMPERE LA RICOSTRUZIONE

di Paulo Coelho

Nel Medio Evo la costruzione delle cattedrali gotiche richiedeva varie generazioni. Questo sforzo prolungato aiutava chi vi prendeva parte a organizzare il pensiero, ringraziare e sognare.

Oggi il romanticismo è finito; costruire è solo un affare. Il desiderio di costruire, invece, esiste ancora. C’è molta gente che dedica gli ultimi anni della propria vita a terminare una casa, a costruire un pascolo, a erigere una cappella.

Anche noi abbiamo bisogno di esercitare questo diritto, e se non abbiamo una cattedrale ricostruiremo la nostra camera; questo ci aiuterà a conoscere meglio chi siamo. La ricostruzione ci farà modificare una serie di cose che ci disturbano. Tanto le chiese quanto gli uomini subiscono il logorio del tempo.

Ecco perché non si può mai interrompere la ricostruzione.

 

 

IL GUERRIERO CONOSCE IL VALORE DELL’ESPERIENZA


di Paulo Coelho


Un Guerriero della Luce conta non solo sulle proprie forze, ma anche sull’energia dell'avversario.

Quando inizia il combattimento, tutto ciò che egli possiede è l’entusiasmo e i colpi che ha appreso mentre si allenava. A mano a mano che la lotta procede, il Guerriero capisce che l’entusiasmo e l’allenamento non sono sufficienti per vincere: è necessaria l’esperienza. Allora egli apre il suo cuore all’Universo, e prega. Chiede a Dio di ispirarlo, in modo che ogni colpo del nemico sia anche una lezione di difesa per lui.

I suoi compagni dicono: “Lui è superstizioso”. Il Guerriero non risponde a queste provocazioni. Sa che, senza ispirazione ed esperienza, non c’è allenamento che dia risultati.

 

 

LA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO

di Paulo Coelho

Un uomo abbandona la vita mondana e si trasforma in eremita. Lontano dal centro delle decisioni politiche della sua epoca, trascorre diversi anni della propria vita tentando di preparare il cammino per il Messia. Si definisce come “Voce di uno che grida nel deserto”.

In un primo momento, possiamo pensare che quell’uomo – Giovanni Battista – non abbia avuto alcuna influenza nella sua epoca. Ma la storia ci dimostra esattamente il contrario: la sua presenza fu fondamentale nella vita di Gesù.

Quante volte ci sentiamo come delle voci che gridano nel deserto? Le nostre parole sembrano perdersi nel vento, i nostri gesti apparentemente non destano alcuna reazione. Giovanni persistette. A noi tocca fare la stessa cosa. Le voci che gridano nel deserto sono quelle che scrivono la storia del loro tempo.

 

 

RACCOGLIEREMO CIO’ CHE PIANTIAMO

di Paulo Coelho

Il pessimismo contagia. Il vittimismo contagia. La disperazione contagia. Coloro che hanno la sensibilità sufficiente per scorgere le auree (vibrazioni energetiche che avvolgono gli esseri viventi) capiscono che, prima che la malattia fisica penetri nel corpo, parte dell’energia vitale viene drenata dal cervello afflitto e preoccupato.

Tutto ciò che investiremo nell’oggi, in qualche maniera ci sarà restituito in un ciclo molto simile a quello che osserviamo in natura. “Ciò che piantiamo, raccoglieremo”, dicevano i nostri antenati. Essi non udirono mai parole come ecologia. Ma in questa semplice frase – “ciò che piantiamo, raccoglieremo” – risiede parte della saggezza che l’Universo ci insegna.

Ogni momento della nostra realtà è direttamente influenzato da come noi riteniamo che una "realtà" debba essere.

 

 

NON INSEGUIAMO I MODELLI

di Paulo Coelho

La frase è di Pablo Picasso: “Dio è, soprattutto, un artista. Egli ha inventato la giraffa, l’elefante, la formica. In realtà, Egli non ha mai cercato di seguire uno stile: ha semplicemente fatto tutto quello che aveva voglia di fare”.

È la nostra volontà di procedere che crea il cammino. Quando, invece, cominciamo a camminare, un grande terrore si impossessa di noi, come se fossimo costretti a fare tutto per bene. In definitiva, visto che ogni viaggio è unico, chi è che ha inventato il modello del “tutto per bene”? Dio ha fatto la giraffa, l’elefante e la formica – per quale motivo dobbiamo seguire un modello?

 

 

Mettere impegno nella decisione

 

di Paolo Coelho

Carlos Castañeda dice: “Il grande potere dell’essere umano sta nella sua capacità di prendere decisioni.” Ogni decisione che prendiamo ci permette di modificare il futuro e il passato.

Scegliere, però, significa impegnarsi. Quando si compie una scelta, ci si deve ricordare che il cammino da percorrere sarà molto diverso da quello immaginato. Scegliere significa dire: “Bene, io so dove voglio arrivare.” Da quel momento in poi, bisogna prestare attenzione al mondo, perché una decisione scatena una serie di eventi inaspettati.

Impegnati con la tua decisione, sia essa nel campo affettivo, professionale o spirituale. Tutto ciò di cui la tua decisione ha bisogno è la tua volontà di andare avanti. Del resto, essa stessa ti prenderà per mano e ti mostrerà il cammino migliore.

 

 

PERDERE PER IMPARARE A VINCERE

di Paulo Coelho

Studiavo alla Scuola di Teatro, quando l’ex campione di pesi massimi, Mohammed Alì, decise di combattere con George Foreman per riconquistare il titolo. Non so per quale ragione, la boxe era uno sport molto popolare fra gli attori e i registi della scuola (credo che qualcuno politicamente corretto avesse detto qualcosa tipo: “Nella boxe i corpi dialogano veramente” e tutti ne eravamo rimasti affascinati).

Il giorno dell’incontro, uno dei professori della scuola mi chiamò: “Mohammed Alì vincerà”, disse. “Non credo – risposi -. In fin dei conti, George Foreman non ha mai perduto un incontro in tutta la sua vita”. “Proprio per questo”, ribatté il professore. “Chi è stato al tappeto una volta, è molto più preparato a vincere di chi non ha mai perduto”.

Qualche ora dopo, Alì riconquistò per la seconda volta il titolo.

 

 

NON LASCIAR VUOTO NEANCHE UN MINUTO

di Paulo Coelho

Esistono solo due giorni nei quali è impossibile fare qualsiasi cosa: ieri e domani. Il resto – ossia, oggi – ci dà tutti gli strumenti necessari per ottenere ciò che desideriamo. La magia è ricca di idee come “tornare alle vite passate” o “fare profezie sul futuro che ci aspetta”.

Io, per curiosità, ho già visto due incarnazioni passate. Ma questa esperienza non mi ha aggiunto nulla (forse ha rafforzato un po’ la mia fede nell’Eternità, ma niente di più).

Rinascere per il presente: è questo che dobbiamo fare tutti i giorni. Come ha detto Albert Einstein: “Cento volte al giorno io mi ricordo che la mia vita interiore e la mia vita esteriore dipendono dal lavoro che altri uomini stanno facendo ora. Per questo, devo sforzarmi di ricambiare almeno in parte questa generosità – e non posso lasciar vuoto neanche un minuto”.

 

 

NON SO DOVE RINASCERO’ UN GIORNO

di Paulo Coelho

È molto importante sapere che ho sparso dei pezzetti di me per il mondo. Mi sono tagliato le unghie a Roma, i capelli in Olanda e in Germania. Ho visto il mio sangue gocciolare sull’asfalto di New York, e tre volte il mio sperma è caduto in una vigna vicino a Tours. Ho bagnato molti alberi della Spagna con la mia urina, ho sputato nel Canale della Manica e in un fiordo di Oslo. Una volta mi sono graffiato il viso contro un recinto a Budapest.

Questi miei pezzi, da me generati e che non rivedrò mai più, fanno sì che io sia parte dei luoghi in cui mi sono trovato, dei paesaggi che ho visto e che mi hanno commosso. In questo modo, nella mia prossima incarnazione, ci sarà sempre qualcosa di familiare lì vicino. Ho seminato in vari luoghi della terra, perché non so dove rinascerò un giorno.

 

 

SEMPRE PRONTI A DIRE ADDIO

di Paulo Coelho

“Vivere significa essere sempre pronti a dire addio”, mi dice un amico all’aeroporto. Camminiamo avanti e indietro, mentre aspetto l’ora del mio volo.

“Eppure - continua il mio amico -, la Natura è saggia. Cura l’anima nello stesso modo in cui cura il corpo. Noi attraversiamo tre stadi della malattia dell’addio. Il primo è la negazione: questo non è vero! Poi viene la disperazione, la rivolta: era vero! Quella cosa non doveva succedere a me! Infine, viene l’accettazione: sì, era vero, è successo, ora bisogna andare avanti! Se vivremo ognuna di queste tappe senza vergogna, senza tentare di abbreviare il cammino, la Natura si incaricherà di cicatrizzare la ferita. Ma anche lei ha bisogno di quello stesso ingrediente che è necessario per curare i mali del corpo: il tempo.”

 

IL MONDO E’ UN’AULA DI LEZIONI

di Paulo Coelho

Chi vuole apprendere la magia, deve cominciare guardandosi intorno. Tutto ciò che Dio volle dire all’uomo, glielo mise bene davanti – basta prestarvi attenzione. Questa è la cosiddetta Tradizione del Sole.

Tutti noi possediamo la stessa capacità d’intendere, ma abbiamo bisogno di credere nelle rivelazioni che ci riserva il quotidiano. La Tradizione del Sole è democratica: non è stata fatta per gli studiosi o per i puri, ma per gli esseri comuni. Il potere risiede in tutte le piccole cose che fanno parte del cammino di un uomo. Il mondo è un’aula di lezioni, l’Amore Supremo sa che tu sei vivo e ti darà i suoi insegnamenti.

In qualche angolo recondito, in qualche luogo che forse non hai notato fino a questo momento, c’è la risposta che volevi, il miracolo di cui avevi bisogno. Perché questo miracolo avvenga, basta prestarvi attenzione.

 

Il punto di vista

di Paulo Coelho

Quando iniziamo a combattere per trovare il nostro posto nel mondo, abbiamo una certa vergogna a esporre il nostro punto di vista e finiamo per fare cose che non ci piacerebbe fare. Dopo tanti sforzi, quando finalmente siamo riusciti a superare questa fase, ricadiamo nell’errore esattamente opposto: non diamo più la possibilità al prossimo di dirci ciò che pensa.

Generalmente paghiamo un prezzo alto per questo atteggiamento. Il filosofo greco Anassimene (400 a.C.) si avvicinò ad Alessandro il Grande nel tentativo di salvare la città. “Non importa ciò che tu desideri, hai la mia parola di re che non accetterò,” disse l’onnipotente Alessandro, ancor prima di sentire ciò che il filosofo intendeva dirgli.

“Tutto ciò che desideravo era vedere la mia città distrutta,” rispose Anassimene. E, in questa maniera, la città fu salva.

 

Il vero cammino spirituale

di Paulo Coelho

Molte sono le emozioni che muovono il cuore umano quando esso decide di dedicarsi al cammino spirituale. Può trattarsi di un motivo “nobile” come la fede, l’amore per il prossimo, o la carità. O può trattarsi semplicemente di un capriccio, la paura della solitudine, la curiosità, o la voglia di essere amati.

Nulla di tutto ciò è importante. Il vero cammino spirituale è più forte delle ragioni che ci hanno condotti a esso. A poco a poco, il cammino si impone con amore, disciplina e dignità e ben presto arriviamo al momento in cui ci guardiamo indietro e ricordiamo l’inizio del nostro viaggio. Allora ridiamo di noi stessi. Siamo stati capaci infatti di crescere, anche se i nostri piedi percorrevano quella strada per motivi che avevamo ritenuto importanti, ma che in realtà erano molto futili. L’amore di Dio è stato più forte delle ragioni che ci hanno condotto fino a Lui.

 

ELOGIO DELL’INCOERENZA

di Paulo Coelho

Non cercare di essere coerente in ogni momento. In definitiva, San Paolo non ha forse detto che “la saggezza del mondo è follia di fronte a Dio?”.

Essere coerente significa aver sempre bisogno di indossare la cravatta abbinata alle calze. Significa essere costretto a mantenere, domani, le stesse opinioni che avevi oggi. E il movimento del mondo, allora, dov’è? Purché tu non pregiudichi nessuno, cambia pure opinione di tanto in tanto, e cadi in contraddizione senza provarne vergogna. Ne hai il diritto. Non importa ciò che gli altri penseranno – perché penseranno qualcosa comunque.

Perciò, rilassati. Lascia che l’Universo si muova intorno a te, e scopri la gioia di essere per te stesso una sorpresa. “Dio sceglie le cose folli del mondo per fare vergognare i saggi”, dice San Paolo.

 

NON CHIEDERE SPIEGAZIONI SU DIO

di Paulo Coelho

Non serve chiedere spiegazioni su Dio. Si possono udire parole belle, ma, in fondo, sono frasi vuote. Proprio come puoi leggere un’intera enciclopedia sull’amore e non sapere che cosa significhi amare.

Nessuno riuscirà mai a provare che Dio esiste, o che non esiste. Ci sono certe cose nella vita che sono state fatte per essere sperimentate – giammai spiegate. L’amore è una di queste.

Dio – che è amore – è un’altra. La fede è un’esperienza infantile, in quel senso magico che Gesù ci ha insegnato: “È dei bambini il Regno dei Cieli”. Dio non entrerà mai attraverso la tua testa, la porta che Egli usa è il tuo cuore.

 

I COMPITI NOIOSI E LA SCALA VERSO LA LUCE

di Paulo Coelho

È un’opinione comune fra i pellegrini di Compostela: tutto può aiutarci nel cammino spirituale: raccogliere conchiglie su una spiaggia, dipingere, conversare con gli altri, ascoltare musica e perfino eseguire un lavoro noioso. Ciò che importa non è quello che facciamo, ma che tipo di energia applichiamo nel farlo.

Se stiamo solo sprecando il nostro tempo, non ne saremo mai ricompensati, se non per quei pochi spiccioli che riceviamo. Se, invece, focalizziamo la mente sul centro di noi stessi, pregando in silenzio mentre eseguiamo qualcosa di ripetitivo, questo compito noioso finirà per diventare una scala verso la luce.

È solo quando ci abbandoniamo ai nostri compiti che scopriamo il vero significato di ciò che stiamo facendo.

 

VOGLIO RINGRAZIARE

di Paulo Coelho


Matthew Henry è un noto specialista di studi biblici. Una volta, mentre tornava dall’università dove insegna, fu aggredito. Quella sera, egli scrisse questa preghiera:

Voglio ringraziare
In primo luogo, perché non sono mai stato aggredito prima.

In secondo luogo,
Perché mi hanno portato via il portafoglio e mi hanno lasciato la vita.

In terzo luogo,
Perché, anche se mi hanno portato via tutto, non era molto.

Infine, voglio ringraziare
Perché io sono colui che è stato derubato, e non colui che ha derubato.

 

DIO SI SERVE DEL FUOCO PER INSEGNARCI L’ACQUA

di Paulo Coelho

Dio è solito servirsi della solitudine per insegnarci la convivenza. A volte si serve della rabbia, in modo che possiamo comprendere l’infinito valore della calma. Altre volte si serve del tedio, quando vuole mostrarci l’importanza dell’avventura e dell’abbandono.

Dio è solito servirsi del silenzio per insegnarci la responsabilità di ciò che diciamo. A volte si serve della stanchezza, perché possiamo comprendere il valore del risveglio. Altre volte si serve della malattia, quando vuole mostrarci l’importanza della salute.

Dio è solito servirsi del fuoco per insegnarci l’acqua. A volte si serve della terra, perché possiamo comprendere il valore dell’aria. Altre volte si serve della morte, quando vuole mostrarci l’importanza della vita.

 

LO SLANCIO DI FEDE CHE REDIME

di Paulo Coelho

In uno dei momenti più tragici della crocifissione, uno dei ladroni capisce che l’uomo che sta morendo al suo fianco è il Figlio di Dio.

“Signore, ricordaTi di me quando sarai nel Paradiso”, dice il ladrone.

“In verità, tu oggi sarai con me nel Paradiso”, risponde Gesù, trasformando un bandito nel primo santo della Chiesa Cattolica: San Dima.

Non sappiamo per quale ragione Dima fu condannato a morte. Nella Bibbia, egli confessa la sua colpa, dicendo che è stato crocifisso per i crimini che ha commesso. Supponiamo che avesse fatto qualcosa di crudele da finire in quella maniera; ma negli ultimi minuti della sua esistenza, comunque, uno slancio di fede lo redime e lo glorifica.

Ricordiamoci di questo esempio quando, per qualche ragione, ci riteniamo incapaci di avere una vita spirituale.

Il quasi eterno ritorno

di Paolo Coelho


Un uomo intelligente non può fare a meno di notare che certe situazioni si ripetono.


Spesso si ritrova di fronte agli stessi problemi e affronta cose che aveva già affrontato in precedenza.


Allora si deprime. Comincia a pensare di essere incapace di progredire nella vita, giacché le stesse esperienze che ha vissuto in passato gli stanno succedendo di nuovo.

«Ci sono già passato», si lamenta in cuor suo.


«È vero, ci sei già passato», risponde il cuore. «Ma non l’hai mai superato».


L’uomo, allora, comincia a prendere coscienza del fatto che le esperienze che si ripetono hanno una finalità: insegnargli ciò che ancora non ha appreso. Così si dà da fare per vincere ogni battaglia che si ripete, fino a quando raggiungerà la vittoria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Le cose che ho imparato nella vita"

di Paulo Coelho

 

"Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

 

Che non importa quanto sia buona una persona, ogni

tanto ti ferirà.

E per questo, bisognerà che tu la perdoni.

Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo

pochi secondi per

distruggerla.

Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che

gli amici

cambiano.

Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di

noi, ma noi siamo

responsabili di noi stessi.

Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi

controlleranno te.

Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto

ciò che era

necessario fare, affrontandone le conseguenze.

Che la pazienza richiede molta pratica.

Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente

non sanno come

dimostrarlo.

Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il

colpo mortale

quando

cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno

a rialzarti.

Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti,

non significa che

non

ti ami con tutto se stesso.

Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono

sciocchezze:

sarebbe una tragedia se lo credesse.

Che non sempre è sufficiente essere perdonato da

qualcuno.

Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare

te stesso.

Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è

spezzato; il mondo

non si

ferma, aspettando che tu lo ripari.

Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente

sbagliata prima di

incontrare quella giusta, così quando finalmente la

incontriamo,

sapremo

come essere riconoscenti per quel regalo.

Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si

apre, ma tante

volte

guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non

vediamo quella che è

stata

aperta per noi.

 

La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi

stare seduto in un

portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e

quando vai via

senti

come se è stata la miglior conversazione mai avuta.

È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di

perderlo, ma è anche

vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che

arrivi.

Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora

per piacergli, e

un

giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per

dimenticarlo.

Non cercare le apparenze, possono ingannare.

Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole

solo un sorriso

per

far sembrare brillante una giornataccia.

Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca

così tanto che

vorresti

proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo

davvero!

Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi

essere, perché hai

solo una vita e una possibilità di fare le cose che

vuoi fare.

Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce,

difficoltà a

sufficienza

da renderti forte, dolore abbastanza da renderti

umano, speranza

sufficiente a renderti felice.

Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti

stretto,

probabilmente

anche loro si sentono così.

Le più felici delle persone, non necessariamente hanno

il meglio di

ogni

cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che

capita sul loro

cammino.

La felicità è ingannevole per quelli che piangono,

quelli che fanno

male,

quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare

l'importanza

delle

persone che hanno toccato le loro vite.

L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e

finisce con un

the.

Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato,

non puoi andare

bene

nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti

passati e tuoi

dolori.

Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te

sorridevano.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia

l'unico che sorride

e

ognuno intorno a te piange."

 

Manda questo messaggio a coloro che significano

qualcosa per te, a

quelli

che hanno toccato la tua vita in un modo o nell'altro,

a quelli che ti

fanno sorridere quando veramente ne hai bisogno, a

quelli che ti fanno

vedere il lato bello delle cose quando sei proprio

giù, a quelli cui

vuoi

far sapere che apprezzi la loro amicizia.

 

Se non lo fai, non ti preoccupare, non ti accadrà

niente di male,

perderai

solo l'opportunità di rallegrare la giornata di

qualcuno con questo

messaggio.