I  MAGNIFICI  " MAKI  SYETE "

 

 

 

Tibut Toju - Pira  - sumo                    Sulkazo Mistai - a piedi verso il Giappone

Kazo Fai - Alessandro - karate         Rek Yon - aereo per il Giappone

Facho Unkazo - Federico - judo       Fika Cherko - amico di Rek Yon

Bevi Kio - Biagio - ju-ji tsu               Kechi Fai Kua - fratello di Kechi Fai Li, vanno tenuti separati

Sacho Tuto - Gin - thai box              Mika Che Stai

Sonano Yo - Peppus                        Kolkazo Miprendi

 

                          

 

Stanco del lungo viaggio, il lottatore sumo, Tibut Toju, decide di prendersi una pausa e aspettare che i suoi compagni arrivino. Il grande maestro lo aveva chiamato a una riunione straordinaria, insieme ai suoi compagni. Il luogo di ritrovo e' Eur Fermi.  Giunge sul posto,si ferma, da un sopraluogo ma non vede nessuno.

"A questo punto" - si dice - "lascio perdere gli straordinari e dormo su questo prato verde mentre aspetto gli altri !". 

Da lontano, ecco giungere Kazo Fai, grande maestro del karate. Dopo una turbolenta analisi di se stesso, nei pressi delle paludi piu' nascoste, mostruose e sconociute di questo mondo, Kasteli Ro Mani, torna con una filosofia piu' giusta per l'umanita': lasciate perdere le statistiche.  Anche lui, esausto dalla meditazione, ritiene saggio riposarsi per un po', affianco al suo compagno Tibut Toju.

Alcuni minuti dopo, ecco sopraggiungere Facho Unkazo, maestro  judo, venuto da molto lontano per arrivare molto vicino. La sua forza e' poderosa, non  si  spezza manco con un grissino. Fisico formidabile, roba da far invidia a Kazo Fai. Pensando che Tibut Toju e Kazo Fai siano in meditazione profonda, si unisce a loro e si sdraia.

Fischiettando arriva, invecchiato di qualche anno a causa della lunga barba, il leggendario Sacho Tuto, maestro del thai box. Il suo allenamento e' soprattutto  mentale. Gode nel confondere le idee a Kazo Fai. Dice sempre : "la mia forza viene da dentro, percio' con un semplice calcolo matematico ottengo la propulsione del colpo che, esternato, attraverso l'uso del pugno, su corpo in movimento o fermo, e' in grado di frantumare un grissino e ridurlo in mille pezzi che, se li contiamo, non sono mille ma di piu', forse anche di meno......". Il narratore evita di proseguire per non causare l'emicrania a un lettore poco esperto della materia. Sacho Tuto ha notato che Tibut Toju e Kazo Fai dormono, mentre Facho Unkazo medita. Deve decidere anche lui come passare il tempo. Estrae un coltellino e su una vecchia quercia incomincia a scrivere formule matematiche basandosi sulla posizione che hanno assunto i suoi compagni per dormire; ovviamente, il primo pensiero e' il  numero tre, giacche' sono in tre.

Nessuno di loro e' pero' all'altezza di Bevi Kio, grande maestro del ju-ji tsu e unico erede della famiglia Mangi Kio. Venuto dall'oriente, ha combattutto e vinto contro Ahio Dente, che gli ha povocato l'ascesso al successo. Anni e anni di duro allenamento. Grande resistenza alla stitichezza e perspicacia nella lotta dura, soprattutto contro se stesso. Dice sempre : "non mi riesco a vincere!".

Giunto anche lui sul posto, dice ai suoi compagni : "alzatevi pelandroni, e' arrivato il capo!".

Tibut Toju domanda : "dov'e' ?".

Bevi Kio risponde : "Tibut Toju, come ti devo dire che lo porto sempre in testa !!"

Infatti, ecco spuntare dai suoi capelli il grande capo dei capi, erede di una dinastia millenaria, Sonano Yo. L'imbattuto fra gli imbattuti. Maestro delle arti marziali. Le sue gesta vengono narrate da tutti come imprese impossibili. Molta e' la perplessita' della gente. Uscito dalla scuola Kaza Ro, si dedico' all'insegnamento e addomesticò numerosi allievi, tra cui, i piu' famosi : Tibut Toju, Kazo Fai, Facho Unkazo, Sacho Tuto e Bevi Kio, i quali appresero da lui la danza del "Ka Ka", antico rito della scuola Kaza Ro, al chiuso invece che all'aperto, meglio di come era stato insegnato loro nella scuola di appartenenza. Essi nutrivano grande rispetto nei confronti di Sonano Yo. I cinque guerrieri erano i suoi discepoli e fra di loro lui ne avrebbe scelto uno perche' diventase il piu' grande Kaza Ro di tutti i tempi. Il potere del Kaza Ro e' infinito e li avrebbe resi invincibili.

Sonano Yo interviene : "ragazzi miei, il potere del grande Kaza Ro e' a portata di mano. Per conquistare il suo potere dovrete sconfiggere i cinque ninja del male : Sulkazo Mistai, Rek Ion, Fika Cherko, Mika Che Stai, Kechi Fai Kua. E il loro maestro, Kolkazo Miprendi. Tibut Toju, tu affronterai Sulkazo Mistai. Attento, la sua spada e' la piu' temibile in tutto l'oriente !".

Tibut Toju : "son chi cho !!"

Sonano Yo : "sey chi cho !! ora vai !".

Tibut Toju scappa come una furia e,dopo qualche.....secondo, si deve fermare perche' ha sbagliato direzione. Sulkazo Mistai sta in Giappone. Lui si trova in media Europa, Italia, Roma,Eur,Quarto Ponte. Gli ci vorra' un po' prima di arrivare.........a piedi !!

Sonano Yo prosegue : "Kazo Fai !! Tu ,invece, dovrai battere Rek Ion. Attento, non e' quello che sembra. Ti trarra' in inganno e poi ti incastrera' tra le sue gambe. Stai attento al movimento del suo bacino. Ora vai !!"

Kazo Fai : "son gay !!"

Sonano Yo : "sey gay !!"

Anche Kazo Fai intraprende la sua avventura ma, a differenza di Tibut Toju, si compra un biglietto aereo, di andata e ritorno, per il Giappone, pagando solo il 10%. Soddisfatto di cio' corre all'aereoporto perche' e' gia' in ritardo.

Sonano Yo : "Facho Unkazo, ti confronterai con Fika Cherko. Attento, portebbe soddisfare i tuoi desideri. Darti tutto quello che hai bisogno. Tu non ci devi cascare. E' un grande amico di Rek Ion e questo non me la dice giusta. Non ti fidare. Te ne fara' annusare l'odore, percepire la presenza, ma sara' solo un'illusione. E' un' abile illusionista. Usa gli occhi del tuo cuore. Vai, anche tu !".

Facho Unkazo : "son stanko !".

Sonano Yo : "sey stanko !".

Sonano Yo si volta verso Sacho Tuto e pronunzia : "Sacho Tuto, Mika Che Stai sara' il tuo avversario. Confondigli le idee e l'avrai...........vinta. Vai e sii valoroso !!".

Sacho Tuto : "son mate !".

Sonano Yo : "sey mate !".

Rimane solamente Bevi Kio, che sta sull'attenti.

Sonano Yo : "Kechi Fai Kua !! E' stato battuto da  Kechi Fai Li, percio' non avrai problemi nel batterlo ma,dopo, devi metterti in cerca di Kechi Fai Li. Erano fratelli, poi hanno discusso. Separatamente non sono invincibili. Devi evitare che facciamo pace. Vai Bevi Kio e fammi onore !".

Bevi Kio : "son halto !".

Sonano Yo : "sey halto !".

"Ora",pensa Sonano Yo, "tocca a me. Devo trovare Kolkazo Miprendi. Ti scovero' !!".

Sonano Yo, estrae dalla tasca un fiammifero, una vecchia pipa e un gruzzoletto di tabacco. Mette il tabacco nella pipa e l'accende. Spipetta per un po' e poi parte  anche lui. 

 

 

 

Facho Unkazo inizia quindi la sua caccia a Fika Cherko: in questo momento potrebbe anche essere molto vicino, infatti Fika Cherko è noto nella Capitale come ‘maniaco della Metro’: la sua continua ricerca lo porta a passare molto tempo sulla metro, sfruttando l’ora di punta per soddisfare il suo continuo bisogno. Facho Unkazo sale quindi sulla metro, in direzione Rebibbia, e aspetta fiducioso sperando che accada qualcosa… Passano le stazioni, ma a Marconi ancora non è successo niente. Il vagone riparte, quando si sente mordere il culo: strilla per il dolore, ma in cuor suo è felice perché sa che ha trovato Fika Cherko, ma quando si gira scopre che è il cane di un’anziana signora che non si è accorta di nulla.

Si rigira dispiaciuto, ma nota che (ormai siamo a Cavour) tutte le donne del vagone davanti al suo stanno scendendo con lo sguardo impaurito! Con uno scatto felino scende a risale sul vagone, dove vede Fika Cherko impegnato con una ragazza che non gli ha saputo resistere. Cerca di raggiungerlo fra la folla, scostando tutti con spintoni e botte. Fika Cherko lo guarda, ma in quel momento si ferma il vagone e Fika Cherko scende. Facho Unkazo si precipita all’inseguimento, Fika Cherko si accorge di essere seguito e corre verso la Linea A. Facho Unkazo lo sta proprio per acciuffare, quando un distinto signore lo ferma e gli dice: “Biglietto!”. Facho Unkazo tira fuori il biglietto, per sentirsi dire: “e’ stato timbrato otto volte!”. Facho Unkazo ci prova con un biglietto non timbrato: “guardi bene, vede che questa volta la timbratura è venuta leggera? Si avvicini…” e mentre il controllore si abbassa, lo stende con una mossa di judo. Ormai,pero', Fika Cherko se ne è andato. “Anagnina o Ottaviano?”, si chiede Facho Unkazo. Nel vedere una scia di donne che sono evidentemente state assalite da Fika Cherko, ha un’idea illuminante. Medita un po’ per afferrarla meglio. Travestirsi da donna e attirare cosi’ Fika Cherko! Ma è talmente preso che non si accorge che il controllore ha chiamato i rinforzi. All’improvviso si ritrova circondato da dieci poliziotti: “ti dichiaro in arresto!”, grida quello che deve essere il capo. “Perche? Se non ho fatto e non faccio un cazzo?”, prova a rispondere timidamente. Ha già perso la speranza e la voglia di compiere la missione quando vede in lontananza Tibut Toju, che sperava di accorciare la camminata verso il Giappone con un po’ di metro: “Tibut Toju! Aiutami tu!” grida. Subito arriva Tibut Toju e cerca di mediare con i poliziotti: cerca di minacciarli con programmi Java che li tormenteranno, ma alla fine decidono che si giocheranno tutto in una sfida a bowling. Facho Unkazo si sente meglio, sa benissimo che Tibut Toju è imbattibile!

 

Intanto Bevi Kio deve trovare e sconfiggere Kechi Fai Kua, ma non sa da dove cominciare. Parte con la sua Vespa e inizia a viaggiare,viaggiare e viaggiare… Non si ferma neanche per dormire, soltanto per bere qualche goccio ogni tanto. Saprebbe riconoscere Kechi Fai Kua, ma ha bisogno di un vero colpo di fortuna per trovarlo. Pensa: “beh, io faccio il giro del mondo in Vespa, poi se lo incontro gli faccio vedere io!”. Esce dall’Italia e si sposta verso Est, attirato dall’idea di provare la Vodka direttamente in Russia. Non sente freddo, non sente la pioggia, il suo allenamento non gli fa pesare niente. Mentre è nei pressi di Praga fa una telefonata: “pronto?”. “Pronto, ufficio della Piaggio, vi posso essere utile?”, gli rispondo sull'altra linea.  Lui continua: “sto facendo il giro del mondo in Vespa e, siccome è buona pubblicità per voi, pensavo che, magari, mi potreste sponsorizzare, non so, con qualche buono pasto o qualche buono bevuta…”. La Piaggio, piuttosto scocciata per queste continue chiamate a scopo pubblicitario, nega nuovamente ogni sponsorizzazione: “spiacente, la sua non è un’idea nuova”, e gli attaccano il telefono. Bevi Kio non è certo il tipo che se la prende o che si demoralizza. Riaccende il motore della sua adorata Vespa e continua il suo viaggio come se nulla fosse successo. Una lacrimuccia ,pero', gli solca il viso. (Bevi Kio: rega', fa freddo. Il vento gelido mi provoca la lacrimuccia. Tranquilli. He he he....tutto a posto !).

Passa il tempo, fra una bevuta e un’altra, quando giunge, finalmente, a Mosca. Entra e si infila in una piazza. Si sta scolando un goccio, quando, in mezzo alla gente, chi riesce a riconoscere? Sonano Yo! Grida per farsi sentire: “Sonano Yo! Sonano Yo!”, ma questi non riesce a sentirlo, impegnato nello spipettare con la sua vecchia pipa. Gli si avvicina, ma strilla ugualmente: “Sonano Yo, Sonano Yo! Che ci fai qua?”. Nel pronunciare queste parole avviene l’imprevisto. Un uomo si volta di scatto verso Bevi Kio, che lo nota e lo osserva. E' un uomo dalla faccia cattiva cattiva, e col fisico da lottatore. Alto, altissimo, altissimissimo… ma non quanto Bevi Kio. Bevi Kio lo riconosce. E' Kechi Fai Kua, che si era voltato pensando che lo stessero chiamando. Che ci faceva Sonano Yo a Mosca? E perché Kechi Fai Kua era nella stessa piazza? Era un caso? Sapevano di stare nella stessa piazza? Tutte queste domande assalivano Bevi Kio. Proprio in quel momento Sonano Yo finiva di armeggiare con la sua pipa.

Avendo finito, Sonano Yo si gira. Vede Kechi Fai Kua. Riestrae la pipa e con essa lo colpisce ripetutamente sul cranio fino a stenderlo, con tanta agilità e rapidità che la gente intorno crede sia un teatrino e inizia a lasciare offerte. Sonano Yo vuole vederci chiaro: “Kechi Fai Kua, che ci fai qua?”. La gente divertita aumenta le offerte. Kechi Fai Kua, pero', non apre bocca; del resto la scuola di Kolkazo Miprendi allena a sopportare ogni dolore fisico. Sonano Yo sta consumando la pipa a furia di menare Kechi Fai Kua, ma il metodo sembra non portare da nessuna parte. Bevi Kio ha un’idea: prende i soldi delle offerte e va all’enoteca che si trova proprio di fronte ai tre. Fa il pieno di bottiglie, se ne scola un paio, e si avvicina verso Kechi Fai Kua. Sonano Yo lo vede e capisce il piano di Bevi Kio. Insieme, aprono la bocca di Kechi Fai Kua e gli versano tutte le bottiglie. Kechi Fai Kua,pero', non cede, allora i due insistono e insistono… “Che ci fai qua?”, chiede Bevi Kio. “Non posso dirlo…”, risponde Kechi Fai Kua. I due aumentano la dose di vino per Kechi Fai Kua. Sanno quanto è importante scoprire i piani dell’avversario.

Bevi Kio: “Sonano Yo, e tu, che ci facevi qua?”.

Sonano Yo: “mi era stato detto che qui avrei trovato Kolkazo Miprendi… ma col cazzo che l’ho trovato!”

Bevi Kio: “Kechi Fai Kua, che ci fai qua?”

Kechi Fai Kua sta per crollare. Non resisterà ancora molto a lungo.

Kechi Fai Kua: “Sono venuto… dovevamo venire…”

Sonano Yo: “spiegati meglio!”.

Kechi Fai Kua: “fatemi bere un altro po’ allora!”

Sonano Yo vede che Bevi Kio sta per scolarsi l’ultima bottiglia rimasta e lo ferma appena in tempo! Kechi Fai Kua finisce anche questa bottiglia e inizia a spiegare.

Kechi Fai Kua: “mi ha mandato Kolkazo Miprendi. Aveva fatto spargere voce che stava da queste parti. Era sicuro che tu, Sonano Yo, saresti venuto. Mi aveva detto: "devi colpirlo mentre è con la pipa, è l’unico momento in cui è vulnerabile ma, poi, sei arrivato tu ed è saltato tutto…”

Bevi Kio: “ma sei qui da solo ? Kolkazo Miprendi dov’e' ?”

Kechi Fai Kua: “Kolkazo Miprendi non so dov’è. Ha detto che chi non sa non può parlare,  ma dovevamo venire in due…”

Sonano Yo e Bevi Kio: “in due?!”

Kechi Fai Kua: “si, doveva venire anche mio fratello, Kechi Fai Li; ma alla fine abbiamo litigato. Mi ha cancellato tutti i video che avevo nel computer! Buah! Buah! E adesso come faccio?”.

Sonano Yo e Bevi Kio sono visibilmente toccati: forse anche loro non saprebbero cosa fare davanti a una simile tragedia.

Bevi Kio: “Ma non ti preoccupare! Ho un video di 20 Giga, te lo do’ volentieri!”

Kechi Fai Kua: “20 Giga?! E quanto dura?”

Bevi Kio: “5 minuti, ma è di alta qualità”

Kechi Fai Kua: “solo 5 minuti, e che qualità è?”

Bevi Kio: “eh ma… boh… si vede che… cioè…”

A quel punto interviene Sonano Yo che salva la situazione:

Sonano Yo: “e’ piu’ di un video, occupa 20 Giga perché dal video si allungano braccia che ti toccano dove vuoi tu ecc..”

Kechi Fai Kua: “che bello! ma allora non siete cattivi come mi dice Kolkazo Miprendi ?!”.

Bevi Kio e Sonano Yo arrossiscono.

Kechi Fai Kua: “Presto, andiamo a vedere questo video!”

Per non essere scortese, li accompagna anche Sonano Yo che, per l’occasione, ritorna in testa a Bevi Kio. Partono tutti insieme con la Vespa alla ricerca di un punto Interne. Non sanno,pero',  che sono seguiti; infatti, Kechi Fai Li, nonostante la lite, aveva seguito Kechi Fai Kua per controllare la situazione. Adesso era dietro di loro, per salvare il fratello, ma anche per vedere il famoso video !!

 

Kazo Fai è intanto all’aeroporto di Fiumicino, tutto soddisfatto per la tariffa scontata al 10% dell’Alitalia che è riuscito a rimediare... ecco, chiamano il suo volo, Roma-Tokyo! Si alza con i pesanti bagagli ma scopre che in realtà era l’annuncio di un ritardo di tre ore... tranquillo e pacato, si risiede pensando a quanto poco è costato il biglietto... e inizia a meditare... dopo 3 ore torna nel nostro mondo, ma vede che il tabellone adesso indica inspiegabilmente altre 2 ore di ritardo e quindi riprende a meditare... A un certo punto, sono passate altre 4 ore, si sveglia sentendo un gran macello...

Kazo Fai: ‘Che succede?!’ gli risponde la persona più vicina, un certo Domenico Foti:

Domenico Foti:‘Questi minchioni ci fanno cambiare aeroporto!’

Kazo Fai: ‘Cioè?’

Domenico Foti: ‘Dobbiamo andare, con i nostri mezzi, a Ciampino, dove pattirà il volo fra quaranta minuti... come minchia faccio adesso?’

Kazo Fai non perde la sua proverbiale calma, e corre verso Ciampino, decidendo di portare sulle spalle tutti i passeggeri: non gli sembrerebbe giusto portare solamente Domenico...

Passeggeri: ‘Quanto manca?’

Kazo Fai: ‘Poco, ormai sono all’uscita per Ciampino...’

Passeggeri: ‘E pecché non ci porti tu direttamente a Tokyo?’

Kazo Fai: ‘No dai, non mi va. E poi che succede, niente più aeroporti, aerei, compagnie ecc. Milioni di posti di lavoro... no dai, non mi va proprio... fosse per me lo farei ma non sarebbe giusto...’

Ed arrivano a Ciampino. Pero’ c’è un’altra ora di ritardo... Questa volta Kazo Fai decide di fare un po’ di statistiche per passare il tempo... visto che ormai i passeggeri lo conoscono, inizia a chiedere di dove sono i passeggeri... scopre che il 45% è gente della Sicilia e il 54% della Calabria...

Kazo Fai è incredulo... decide di elaborare i dati... tira fuori il manuale ‘Statistica avanzatissima’, guarda la tabella principale... va sulla riga 45, colonna 54 e trova ‘99’... e pensa: ‘dunque il 99% dei viaggiatori è del Sud Italia... dannazione, cosa vuol dire... se lo scoprissi potrei inserire tutto nella mia tesi... devo approfondire... allora...’

Kazo Fai: ‘Scusa, di dove sei?’: gli rispondono Crotone, Palermo ecc... niente che lo aiuti troppo... ma ecco che pensando intensamente a Sonano Yo, gli viene l’illuminazione... ‘Devo scoprire chi è l’1% che non è del Sud!’

Ricomincia il giro di domande... Di dove sei, cosa fai, finché...

Kazo Fai: ‘Scusi, gentilmente...’

Passeggero: ‘Mi dica...’

Kazo Fai: ‘Sto cercando di capire come mai tutti questi meridionali...’

Passeggero: ‘E cuntame, cuntame...’

Kazo Fai: ‘Sa, io studio statistica quindi ne so...’

Passeggero: ‘Minchia, impressionante!’

Kazo Fai: ‘Beh sa...’
Passeggero: ‘Jeu vogghju sulu che chist’aereu me parti...’

Kazo Fai: ‘Eh?’

Passeggero: ‘Non mi capiscisti?’

Kazo Fai: ‘Ma sa se parla piu’ lentamente...’

Gli altri passeggeri lì vicino gli ripetono ‘Noi volimmu sulu che chist’aereu me parti...’

E all’improvviso capisce... è lui l’1%, è lui l’anomalia statistica!

Ancora stordito dalla comprensione di ciò, si avvia verso l’aereo che finalmente sta per decollare... tutti dentro l’aereo finalmente!

Ma ecco un avviso dalla cabina: ‘Scusate, per un errore non nostro siamo costretti a gironzolare in pista per un paio d’ore per poi decollare’

Kazo Fai è talmente assorto nell’anomalia statistica, cioè se stesso, che il ritardo (diventato tre ore) gli vola... finalmente si decolla, non gli sembra vero! ‘Ti troverò, Rek Yon!’ pensa fra sé e sé...

Ma ecco l’imprevisto... due dei passeggeri si alzano e armati di coltello annunciano: ‘Fermi tuutti! Quest’aereo non ha d’arrivare a Tokyo... a Reggio Calabria andiamo!’... molti dei passeggeri rispondono: ‘E si lo sappiamo ma adesso basta che non soppotto di vedere coltelli!’. I piloti cambiano rotta, ma sembrano tutti calmi... Kazo Fai si alza e dice: ‘Ma è un’ingiustizia, io devo andare a Tokyo!’. Gli risponde un dirottatore: ‘Calmissimo devi stare tu! A Reggio Calabria si va... ti piacerà assai...’

Kazo Fai sembra isolato nel tentativo di dirottare l’aereo... cerca di capire perché parlando con i vicini di volo...

Kazo Fai: ‘Ma che succede?!’

Santo Minniti: ‘Come che succede? Perché, che sta succedendo?’

Kazo Fai: ‘Questo dirottamento! Perché nessuno fa niente!!’

Santo Minniti: ‘Ma è la prima volta che tu vai a Tokyo?’

Kazo Fai: ‘Beh, si...’

Santo Minniti: ‘Allora nuovo sei! Lascia che ti spieghi, figghju meu...’

E inizia la spiegazione... ‘Ma ti sei chiesto perché il biglietto costava solo il 10%? No? E male hai fatto! Per motivi ancora ignoti, la tratta Roma-Reggio Calabria costa tantissimo assai! E allora, una volta che noi tutti adocchiammo questo volo Roma-Tokyo a basso prezzo, decidemmo di prendere questo e dirottarlo sistematicamente! Capiscisti?’

Kazo Fai: ‘Ma come, che mondo incivile, e non hanno fatto nulla per fermarvi??’

Santo Minniti: ‘No, anzi... pensa che hanno abbassato il prezzo del biglietto ulteriormente!! Ha ha ha!’

Kazo Fai cerca di prendersela con calma, ma questa volta non è sicuro di farcela... e pensa... ‘Che faccio? Lo controdirotto? Col mio karate non sarebbe un problema... ma poi questi ladr... ehm, poi giustamente è capace che l’Alitalia ha messo solo il carburante fino a Reggio e poi che faccio... cavolo! E poi il ritorno da dove lo prendo? Da Reggio o da Tokyo... mi toccherà rifare il biglietto!’

Pensa e ripensa, decide di farsi valere e prendere il controllo dell’aereo!

Kazo Fai: ‘Fermi tutti!!’

Gli rispondono in coro: ‘E fermi siamo!’

Infatti l’aereo è già atterrato e Kazo Fai è costretto a pensare una nuova strategia...

 

 

II capitolo

 

Facho Unkazo s'incazza di non avere una donna con la quale condividere le sue avventure. Prende il viagra e ritrova le forze. Sembra impazzito, si sente in evoluzione. Si sta trasformando. Vuole fare tutto lui. Vuole andare di qua, di la', di su e di giu'. Non lo ferma nessuno. Spende tutto quello che ha in ricariche per il cellulare. Sta ore ed ore al telefono. Alla fine della chiamata dice ai suoi amici: "oh, ho finito i soldi !!". Avendo prosciugato i soldi della sua onorevole famiglia, decide di cercarsi un lavoro.

Si reca al tempio di Sonano Yo, il suo famosissimo luogo di meditazione "Sece Chimatela Seceti". Sonano Yo era in piena meditazione, sorsegiava il suo caffe'. Con lo sguardo cerca di vedere l'orizzonte. Intravede...............chi ? Lui ? Facho Unkazo lo aveva raggiunto. Sonano Yo gli domanda sbalordito: "tu ? qua ? a quest'ora ?". Facho Unkazo gli risponde: "ho bisogno di risposte !! cercami un lavoro.". Sonano Yo ci pensa un'attimo: "eeeeeh lavoro, si fa presto a dire lavoro !! ce l'hai il ridiculum ? ". Facho Unkazo gli mostra il ridiculum con tanto di foto a colori. Sonano Yo esclama: "cos'e' questa roba ? pussa via !!! devi metterci i lavori che hai fatto prima !!!". Facho Unkazo risponde con voce intimidita: "ma io, veramente, non ho mai lavorato !!!". Sonano Yo: "seeeeeeee, tutte scuse. ok. ci penso io a te !!". Facho Unkazo: "posso stare tranquillo ?". Sonano Yo: "puoi stare tranquillo. emh....cosa sai fare ?". Facho Unkazo: "niente !!". Sonano Yo: "beeene !! non ti preoccupare, ci penso io a te !!! ora vai ". Facho Unkazo s'incammina tutto soddisfatto sentendosi di aver concluso qualche cosa. Si ferma un secondo e ci ripensa: "ma cosa ho concluso ?". Si volta indietro, come per cercare Sonano Yo  ma lui e' gia' scomparso !! Dice ad alta voce: "meno male che ci pensavi te a me !!". Si ode un frastuono, e' l'eco di Sonano Yo: "mica ho detto che faccio miracoli !!".

 

Facho Unkazo non si scoraggia. Si compra un pc nuovo e decide di fare il contrabandiere di CD masterizzati. Chiede mp3 a destra e a manca. Si fa prestare tutti i CD originali dagli amici. S'intusiasma per dei nuovi giochi usciti sul mercato ma gli mancano dei codici. Chiede al suo amico Tibut Toju di passarglieli ma questi si fa attendere per molto, molto tempo.

Facho Unkazo si sente ancora carico. Vuole fare il politico. Si butta nella massa come sostenitore della pace. Giu' Berlusconi. Giu' Bush. Giu' Saddam Hussein. Il suo moto: vogliamo la pace. Purtroppo non se la sente di dire: fate l'amore non fate la guerra; lui la donna nemmeno ce l'ha !!

Vuole fare sport. Si butta nel nuoto e nel ciclismo. Un giorno decidera' di inziare a correre e quel giorno, miei cari lettori, lo conoscerete anche voi, mentre gira per il mondo, putroppo senza sponsor perche' qualcuno prima ci aveva gia' pensato, anche come lavoro di secondo ordine.   

 

Ma perché non si parla più di Kolkazo Miprendi, Rek Yon e compagnia varia? Dovete sapere che i nostri eroi avevano deciso che qualcuno avrebbe dovuto finanziare la loro impresa... anzi, avevano deciso di autofinanziarsi: affittano quindi un locale senza avere un’idea precisa di cosa farci, e li si riuniscono...

 

Sonano Yo: Cari amici, eccoci qui onorevolmente riuniti in questo onorevole locale onorevolmente acquistato grazie al programma java di Tibut Toju che ha trafugato soldi da qualche conto!

Titbut Toju: Grazie ma tu mi commuovi!

Kazo Fai: Ma guarda, io sono una persona corretta, non so se è corretto quello che abbiamo fatto, secondo me avremmo potuto organizzare una maratona, magari anche vincerla, quindi non so se me la sento.

Sonano Yo: Ma che cazzo stai a di?

Kazo Fai: Beh, io, veramente... non lo so...

Sonano Yo: E adesso, per festeggiare, aragosta a tutti! Offro io, s’intende...

 

Sonano Yo accende il computer, carica il Piraware e chiede le ordinazioni...

 

Bevi Kio chiede penne alla vodka, e seguono tutte le altre ordinazioni... tra l’altro col Piraware si può anche scegliere il ristorante che si vuole, che automaticamente crederà di aver attivato il ‘servizio a domicilio’!

 

Sonano Yo: Azz... ma qui ci vuole la password! (Tibut Toju ghigna....)

Kazo Fai: Ecco se facevamo la maratona non ci voleva nessuna password, perché non puoi, tu, fare affidamento su...

Tibut Toju: A si, qui devi fare doppio click sul lato sinistro estremo, poi un triplo click col tasto destro e col crack siamo a posto...

Sonano Yo: A ma è come con il Cobol!

Tibut Toju: Si si come no!

Sonano Yo: Bene ragazzi... mentre arrivano le aragoste direi di fare un brindisi! Chi va a prendere da bere?

 

Nessuno si fa avanti...

 

Sonano Yo: Su, decidetevi!

Kazo Fai: Secondo me la cosa più giusta è fare la conta scegliendo a casa da chi si comincia e da chi si finisce, però prima di tirare giù altrimenti poi uno vede da prima...

Tibut Toju: Vabbè ho capito, ci penso io!

 

Tutti stupiti ammirano il nobile gesto di Tibut Toju... che invece di andare verso la porta, si avvia verso il computer... carica il Piraware... doppio-click li, password li, compila la, esegui qua, ed eccoci qui... suonano alla porta, Facho Unkazo va ad aprire... ed è un fattorino con una decina di bottiglie di spumante, che lascia anche la mancia a Facho Unkazo...

 

Sonano Yo: Bene, propongo un brindisi in questo giorno così importante per noi tutti e per la nostra impresa!

Tutti insieme: SIII!

Facho Unkazo: Un brindisi alla primavera e al richiamo dei sensi!

 

Cala il silenzio. Poi Kazo Fai lancia uno sguardo a Facho Unkazo... si appartano, e quando tornano sono molto più rilassati... Sonano Yo decide che per evitare ulteriori equivoci userà il rituale della sua antichissima scuola...

 

Sonano Yo: Bene, riproviamo questo brindisi!

Tutti insieme: SIII!

Sonano Yo: Sonano Yo?

Tutti insieme: Seinano Tu!

Sonano Yo: Matan To?

Tutti insieme:Matan Tosi!

Sonano Yo: Matan Tokwant?

Tutti insieme: Matan Totant!
Sonano Yo: Allo zoo!

Tutti insieme: Chicchirichi!

Sonano Yo: C’è il leone!

Facho Unkazo: Roar, roar! (guardano Kazo Fai)

Sonano Yo: C’è il cane!

Sacho Tuto: Bau, bau!

Sonano Yo: C’è il gatto!

Bevi Kio: Miao... ma quando se beve??

 

Sonano Yo capisce che è meglio lasciare perdere e versa lo spumante... intanto arrivano le aragoste, e inizia la cena...

 

Sacho Tuto: Secondo me questa società funzionerà, faremo un sacco di soldi e Kolkazo Miprendi col cazzo che ci sfugge!

Kazo Fai: Si però bisogna vedere fino a che punto può essere perché io se poi noi decidiamo che facciamo...

Bevi Kio: Beh ma questo locale ci offre molte possiblità... dobbiamo decidere se aprire un ufficio, un negozio ecc, sarà una cosa molto seria ma che ci renderà tutto più facile

Sonano Yo: Dobbiamo iniziare con lo stabilire qualche regola... ognuno dica la sua! La mia è questa: Casse e sub-woofer per tutti!

Tibut Toju: Bene, allora io dico... straordinari obbligatori!

Sacho Tuto: Pausa sonno dalle 9 alle 13 del mattino!

Tibut Toju: Si ma dalle 8 alle 9 straordinari per tutti!

Facho Unkazo: Solo clienti femmine!

Kazo Fai: Non dobbiamo mai essere scorretti!

Bevi Kio: Come mezzi di trasporto acquisteremo solo Vespe!

Sonano Yo: Bene, ognuno ha detto la sua! Cosi’ è deciso. E adesso iniziamo a mettere l’insegna ‘I magnifici Maki Syete’ cosi’ già da domattina potremo iniziare a lavorare... durante la notte penseremo a un motto, un logo e soprattutto a cosa faremo! Adesso un’ora di uscita libera a tutti: andate, meditate e tornate!

 

Bevi Kio riuscì a convincere tutti ad andare a un pub a farsi un’altra bevuta: l’ora passò in fretta e tornarono tutti alla sede.

Sonano Yo: Ho meditato a lungo, e sono giunto a una conclusione: la concorrenza sarà tremenda, il mercato è spietato, non sarà facile farci strada.

Facho Unkazo: Beh, se solo provano a darci fastidio, con le nostre arti marziali li stendiamo tutti!

Sonano Yo: Hai già scordato le nostre regole?

Facho Unkazo: Quali regole?

Kazo Fai: Dobbiamo agire sempre e solo in modo corretto! Niente violenza gratuita! Ma non hai mai visto ‘il ragazzo dal Kimono d’oro’?

Facho Unkazo: Hai ragione! Andiamo a dipingere la staccionata!

Sonano Yo: Ormai siamo già allenati, niente staccionata. Tornando al discorso iniziale, ho capito che dobbiamo farci pubblicità per farci conoscere dal pubblico.

Bevi Kio: Giusto! Propongo di aprire un sito che parli di noi stessi e che faccia conoscere al mondo intero le nostre gesta eroiche!

Sonano Yo: Bene, sei incaricato di creare questo sito: mi raccomando, che sia spiritoso e allo stesso tempo serio, breve ma anche lungo, informativo al massimo ma che non dica i nostri segreti! E Tibut Toju ti darà una mano! E che domattina all’apertura sia già pronto! Sacho Tuto e Kazo Fai, voi metterete l’insegna ‘I magnifici Maki Syete’! Facho Unkazo, tu controllerai che gli altri facciano il loro dovere, e io controllerò che tu fai il tuo! Forza ragazzi!

 

Bevi Kio e Tibut Toju si danno da fare: registrano www.makisyete.com e creano il sito, Sacho Tuto e Kazo Fai montano l’insegna e sono quasi le 8, l’ora di apertura.

 

Sonano Yo: Forza ragazzi! Sacho Tuto e Kazo Fai, voi andate in giro a distribuire volantini, mentre noi serviamo i clienti!

Sacho Tuto: Ma in cosa consiste il nostro lavoro?

Sonano Yo: A seconda di chi entra, decideremo!

 

Infatti il volatino dice: ‘Vuoi comprare qualsiasi cosa? Vuoi capire qualsiasi cosa? Vuoi vincere alla schedina? Qualunque cosa tu voglia, rivolgiti a ‘I magnifici Maki Syete’, anche su www.magnificiakisyete.com !

 

Kazo Fai e Sacho Tuto escono, e poco distante vedono un uomo con un portatile in mano, che urla da solo: ‘Java, Java! Maledetto Java!!’.

 

Sacho Tuto: Cosa c’è che non va?

Signore: Questo maledetto Java! Non mi compila il file!

Kazo Fai: Guardi, vuole qualcosa?

Signore: Si, voglio che funzioni!

Sacho Tuto: Allora si rivolga ai magnifici Maki Syete!

Signore: E loro sapranno risolvere il problema?

Kazo Fai: Certo! Sennò mica sarebbero magnifici!

Signore: Giusto! E come ci si va?

Sacho Tuto: Guardi, l’accompagnamo noi!

Signore: Grazie, questo programma è essenziale per le banche, e devo risolverlo entro mezz’ora, altrimenti potrebbe succedere un macello!

Kazo Fai: Si, da noi sarà in mano sicure

Sacho Tuto: Non c’è mai stato nessun cliente che si sia lamentato di noi, pensi!

 

Dopo 10 minuti...

 

Kazo Fai: Eccoci arrivati!

Signore: Presto che manca poco tempo!

 

Tuttavia Facho Unkazo si piazza sulla porta e non fa passare nessuno

 

Kazo Fai: Fai passare il cliente!

Facho Unkazo: Hai detto bene: IL cliente

Sacho Tuto: E allora?

Sonano Yo: Che succede? Lasciatemi ascoltare la musica e litigate in silenzio, che queste casse sono una favola!

Facho Unkazo: Solo clienti donne!

Sonano Yo: Ha ragione, eravamo d’accordo!

Kazo Fai: E’ vero, ma questo povero signore ha bisogno di una mano col Java entro 5 minuti!

Facho Unkazo: Le regole sono regole

Kazo Fai: Tibut Toju ci metterebbe un attimo!

Facho Unkazo: Le regole sono regole!

Sonano Yo: Giusto!

Sacho Tuto: Guardi, lei ci avrebbe dovuto avvisare che non è una donna, altrimenti non le avremo fatto perdere questo tempo prezioso!

Signore: Disgraziati! E adesso non ho più tempo per sistemare tutto!

Facho Unkazo: Beh, può pur sempre fermare una qualsiasi donna per strada – CARINA s’intende – e chiederle di entrare a far sistemare tutto

Signore: Non mi lasciate scelta! Signorina, signorina! Si fermi!

Signorina: Mi dica?

Signore: Presto, entri e dica di far compilare questo programma Java!

Signorina: Ma che bel negozio, non l’avevo mai notato prima!

Signore: Presto!!

Signorina: Permesso? Qualcuno dovrebbe incollare questo diagramma con la bava!

 

Sonano Yo alza il volume delle casse per non sentire

 

Tibut Toju: Ma si, vede qui dove dice ‘i=2;’? Bisogna cambiarlo e mettere ‘int i=2;’. Ora compila!

Signorina: Grazie, molto gentile!

Facho Unkazo: Signorina, è libera questa sera? Potrei insegnarle come evitare che ciò si ripeti!

Signorina: Ma veramente...

Facho Unkazo: Le conviene, e poi lo faccio volentieri: mi dispiace sapere che la gente perde un sacco di tempo con questi errori! Ci vediamo alle 20.00 al Colosseo! Arrivederci

 

La signorina esce dal negozio...

 

Signore: Allora, presto, mi dia il portatile e mi dica cos’è successo!

Signorina: Funziona tutto a quanto pare! Però vogliono incontrarvi alle 20.00 al Colosseo per sistemare tutto!

Signore: A si? Bene, sono stati talmente veloci che ci andrò sicuramente!

Signorina: Parlerò a tutti di questo bellissimo negozio!

Signore: Anch’io, anche se non ho ancora capito bene in cosa è specializzato! Anzi, ora entro e glielo chiedo!

 

Cerca di entrare ma la porta è chiusa, e dentro la luce è spenta... vede un cartello appeso che dice: ‘Ore 9 – Ore 13: Pausa Sonno’

 

Signore: Che strano! Comunque, arrivederci!

Signorina: Arrivederci!

 

 

 

 

 

9/9/3

 

Il tempo passa, e ormai i Maki Syete sono diventati pezzi grossi con la loro società che aiuta chi ne ha bisogno… tutto procede liscio…

Facho Unkazo: Pronto, Magnifici Maki Syete

Voce al telefono: Pronto, aho… ho letto er vostro annuncio…

Facho Unkazo: Mi dica

Voce: Quello che dice che siete simpatici e carini…

Facho Unkazo: Ma no suvvia, facciamo solo il nostro dovere! Certo lo facciamo in maniera carina e simpatica, questo sì

Voce: Beh, a me me serve che me aiutate

Facho Unkazo: Siamo qui a posta

Voce: Ora vi spiego…

Facho Unkazo: Non c’è bisogno… un attimo che attivo il Piraware

Voce: Er Pirache?

Facho Unkazo: Ecco, vediamo… noooo!!! Lei è Totti e vuole essere sicuro di vincere il prossimo derby!

Voce: Aho, ma tu come ‘o sai?

Facho Unkazo: Java, java!

Voce: Ma guarda sti impiccioni! Vabbè comunque m’avete da risorve sta cosa…

Facho Unkazo: Ma si, vedo che Tibut Toju ha impostato in automatico che si vince 6-0… a no, poi l’ha riscritto Sacho Tuto… nell’anno 2000+x si vince x^2+log (x*2)+x!+arcsin(e^x) a zero?!?!

Voce: Vabbè basta che se vince! Bella!

Facho Unkazo: Bella, ciao!

Bevi Kio: Ma tu hai appena parlato con Totti?!

Facho Unkazo: Beh, si, aveva bisogno del mio aiuto…

Bevi Kio: Vabbè, ora rispondo io al telefono!

Kazo Fai: Aspettate che è arrivata una e-mail!

Sonano Yo: Accidenti, dev’essere qualcosa di importante…

Kazo Fai: Ora ve lo leggo… ‘Aiuto! Siamo disperati! Vogliamo fare il bagno a mare ma non c’è più la spiaggia! E’ tutta colpa del porto di Saline Joniche!..’

Facho Unkazo: Vabbè ma mica è roba per noi!

Kazo Fai: Un attimo, non ho finito! ‘…Dovete aiutarci! Sennò make maki syete siete?’

Sonano Yo: Ha ragione! Make maki syete saremmo?

Facho Unkazo: E’ vero! Si parte!

Sacho Tuto: Vi porto io che la strada la conosco bene!

Il mattino dopo sono tutti in viaggio nella stessa macchina… Sacho Tuto alla guida, Tibut Toju col computer in mano, Facho Unkazo con l’asciugamano sulle spalle, Kazo Fai già si spalma la crema solare, Sonano Yo dorme e Bevi Kio beve vino in continuazione. Il viaggio procede, ma non ad altissima velocità perché Bevi Kio vuole fermarsi a tutti gli autogrill per rifornirsi di alcoolici che puntualmente consuma…

Siamo ormai a Salerno, alla consueta fila al mercato di San Severino… ed ecco che ci si immette sulla SA-RC…

Facho Unkazo: Hai letto quel cartello? ‘Segnali stradali elettronici e computerizzati – La SA-RC è stata scelta per sperimentarli’

Tibut Toju: Interessante…

Bevi Kio: Quale cartello? Io ne vedo due… anzi, quattro!

Passano pochi Km ed arriva l’inevitabile restringimento (segnalato da cartello elettronico)… si passa in una corsia della carreggiata opposta... Tibut Toju digita qualcosa sul portatile…

Tibut Toju: Ecco, dopo quel camion mettiti sull’altra corsia così superiamo questa fila di camion…

Sacho Tuto: Eh? Sull’altra corsia? Quella dove ci stanno venendo contro ai 100 km/h?

Tibut Toju: Si, ci ho pensato io…

Sacho Tuto: Sarà… io mi butto… accidenti, è vero! Non ci viene contro nessuno…

Kazo Fai: Ragazzi non per dire ma stiamo tagliando la fila!

Sonano Yo: Vallo a dire a quei poveri ragazzi che stanno perdendo la spiaggia!

Bevi Kio: E poi ho già finito tutto, ho bisogno di un autogrill! Hic!

Facho Unkazo: Ecco, è finito il tratto a una corsia… accidenti, ma quelli stanno tutti fermi perché inspiegabilmente il loro cartello è diventato un cerchio rosso con scritto STOP! Ma com’è possibile?!

Tibut Toju: Ahem…

Tibut Toju digita qualcos’altro e l’autostrada si risistema (si fa per dire)… e il viaggio prosegue così…

Sacho Tuto: Eccoci, ora molliamo l’Autostrada e prendiamo la Superstrada!

Kazo Fai: Ok, quanto ci manca per la Superstrada?

Sacho Tuto: Veramente è già questa!

Kazo Fai: E perché parcheggiano nella corsia d’emergenza?

Sacho Tuto: Perché abitano lì! In quei palazzi… anche in quelli ancora non del tutto finiti!

Tibut Toju: Ti do’ il cambio

Sacho Tuto: Ok

Tibut Toju ingrana la prima, la seconda… e sembra come posseduto da uno spirito… inizia con una guida spericolatissima a superare a destra, sinistra, nella corsia opposta… non ha più freni… l’unica cosa che dice è ‘GP4! GP4! E’ meglio di GP4!!’ Gli altri non fanno neanche in tempo a protestare che si è già arrivati…

Sonano Yo: Eccoci al porto…

Kazo Fai: Adesso ci diamo un ruolo ognuno e analizziamo bene la situazione… ci sono volontari?

Facho Unkazo: Si! Io… mi tuffo! Voi intanto montate l’ombrellone

Sonano Yo: Beh, in fondo siamo stanchi… facciamo un bel bagnetto, ce lo meritiamo! Piazziamoci li sulla spiaggia!

Tutti si tuffano, chi di pancia, chi a pesce, chi a pesce ma poi ci ripensa in aria…

Sacho Tuto: Andiamo alla boa!

Kazo Fai: No, è buio e ho paura

Sacho Tuto: Ma non è così lontana!

Facho Unkazo: Ma se quasi non si vede!

Sacho Tuto: Ma no! La vedi la Sicilia?

Facho Unkazo: Si!

Sacho Tuto: Ecco, la Sicilia è a un 20 km… quindi la boa è sicuramente a meno di 20 km, posso dimostrartelo matematicamente!

Facho Unkazo: Dici? Mmm… vabbè mi fido!

Sonano Yo: Ma non dovevamo riposarci? Vabbè, andiamo!

Passano 5 minuti…

Kazo Fai: Ragazzi qua il fondo del mare è scuro e non vedo il fondale…

Tibut Toju: Mettiti la maschera!

Kazo Fai: Già ce l’ho!

Facho Unkazo: Vabbè già che ci siamo arriviamo… fammi vedere quanto siamo lontani… Cavolo, dov’è finita la Calabria?!?!

Sonano Yo: Ci penseremo dopo! Adesso dobbiamo solo pensare a dov’è la boa!

Kazo Fai: Si ma poi dobbiamo tornare, così non possiamo essere sicuri di farcela a tornare indietro!

Sonano Yo: Che si fa allora ragazzi?

Bevi Kio: Oddio cosa vedo!! Ma quelle sono bottiglie di vino ancora chiuse alla deriva! Deve averle perse una nave!

Facho Unkazo: Dobbiamo andare a prenderle! Inquinano il mare!

Bevi Kio: E’ vero! Dobbiamo berle subito per evitare rischi secondo me!

Facho Unkazo: Eccoci!

Dopo un bel po’, finalmente arrivano…

Sonano  Yo: Ragazzi, se ognuno ha scelto la propria bottiglia direi di prenderle, tutti insieme, e berle!

Facho Unkazo: Ok!

Tutti prendono le bottiglie, ma nel farlo lanciano un grido di dolore e si addormentano… Se fossero stati svegli avrebbero visto uno spettacolo grottesco… le bottiglie erano in realtà la parte finale di una gigantesca medusa… la famosa Ubriakon Iovemang! Avendo sentito che qualcuno aveva toccato I suoi tentacoli, stava portando le sue prede nella sua tana sottacquea… Intanto, l’effetto del tentacolo sta per finire…

Sonano Yo: Ma dove siamo?

Ubriakon Iovemang: Lo so io dove siete!

Kazo Fai: Maki Syete mando styamo?

Ubriakon Iovemang: Non importa… tanto ora vi mangio! Ogni giorno mangio centinaia e centinaia di persone portate qui dalla corrente! MUHAHAHA!

Bevi Kio: E no, che cavolo! Tutte quelle bottiglie… almeno facci bere qualcosa prima!!

Ubriakon Iovemang: Non posso, quelle bottiglie sono solo un’esca… dentro non c’è niente!

Kazo Fai: Quello che stai facendo non è corretto! Ha ragione Bevi Kio!

Tibut Toju: Non puoi fare così, è troppo sleale!

Ubriakon Iovemang: Beh, in effetti…

Sonano Yo: Sarebbe giusto concederci un ultimo desiderio…

Ubriakon Iovemang: Mmm… va bene…

Kazo Fai: Voglio sentire un po’ di musica!

Ubriakon Iovemang: E come si fa? Al massimo vi canto una canzone io…

Tibut Toju: Ci penso io!

Tibut Toju tira fuori il portatile ultima generazione dalla tasca del costume (se l’era portato anche per fare il bagno)…

Tibut Toju: Che canzone sentiamo?

Sonano Yo: Beh, è un ultimo desiderio per tutti noi… impossibile accontentare tutti… metti in modo che ne sceglie una a caso…

Tibut Toju: Ok! Poi dalla musica capiremo qual’è…

..Tadadum!...Tadadum! Dum!...Tadadum!...Tadadum! Dum! Tarataratara!... ‘Sitting here eating my heart out waiting, waiting for some lover to call!’…

Gli occhi dei Maki Syete, che si erano spenti perché si sentivano già pasto per meduse, si accendono… iniziano a ondeggiare lievemente… e mentre le note aumentano di intensità inizia un ballo travolgente senza programmi!

…’looking for some hot stuff baby this evening!’…

Hanno ormai perso il controllo di se… danno le spalle alla medusa… e, tutti insieme, iniziano a togliersi il costume, sempre a ritmo con la musica! La medusa è incredula!

…’hot stuff baby this evening, gott have some hot stuff – God I need some lovin’ tonight!’

Lanciano I costumi alla medusa e si girano… al che la medusa, svenendo, dice: ‘Non potrò mai digerire tutta quella roba!’. Finisce la musica, e I Maki Syete riprendono il controllo di sè…

Sacho Tuto: Dove siamo?

Kazo Fai: Al porto!

Facho Unkazo: Ma no, quello era prima! Alla boa, alla boa!

Bevi Kio: Ma no, quello era prima! Alle bottiglie, alle bottiglie!

Sonano Yo: Ma no, quello era prima! Ci ha preso la medusa, che è svenuta, vedete? Presto, scappiamo prima che si riprenda!

 

Kazo Fai: Ma no, fuori l’acqua è profonda, e non si vede il fondo!

Facho Unkazo: Andiamo che sta per aprire gli occhi!

Kazo Fai: Aiuto prestooo!

I Maki Syete riescono a scappare appena in tempo, ma la medusa li insegue… li sta per raggiungere, quando Tibut Toju le butta addosso il portatile che la stende… nuotano senza sapere dove sono, per giorni e giorni… finché non scorgono una spiaggia… la raggiungono con le ultime energie, senza nè computer, nè costumi, nè altro…

 

  

 

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